Grey’s Anatomy 19×08 – All StarTEMPO DI LETTURA 3 min

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Dopo la chiusura nella precedente puntata dell’era di Meredith Grey, ora lo show della ABC cerca di voltare rapidamente pagina addentrandosi fin da subito nella vita (lavorativa e privata) dei nuovi specializzandi.
Si tratta di uno schema narrativo non nuovo: nell’arco di 19 stagioni sono stati numerosissimi i tentativi di inserire una nuova squadra di giovani da poter far crescere sotto gli occhi attenti del pubblico. Tuttavia, i risultati sono sempre stati deprecabili e, di quelle squadre di giovani, i sopravvissuti sono ad oggi praticamente tutti scomparsi.
Gli specializzandi di questa stagione, invece, funzionano: sono stati presentati con più interesse; non si è tentata la macchiettistica “copia” di un personaggio già esistente; il minutaggio dedicato loro è consono. Possibile che lo show sia finalmente pronto a voltare pagina? E per quanto ancora?

RAPPORTI APPROSSIMATIVI


L’uscita di Meredith viene gestita in maniera abbastanza distaccata ed ha senso: lo spettatore sa benissimo che Ellen Pompeo comparirà sempre meno all’interno dello show, mentre per il team del Grey-Sloan si è allontanata dal luogo di lavoro forse per una piccola parentesi della sua vita. La routine ospedaliera quindi non viene intaccata più di tanto dall’abbandono dell’ex capo, salvo per qualche menzione in alcuni dialoghi tra Maggie e Amelia.
A livello di sceneggiatura è da evidenziare un problema con la gestione delle sottotrame amorose, esattamente come accaduto tra Nick e Meredith. Il litigio tra Maggie e Winston, infatti, sta assumendo sempre più sfumature ridicole dal momento che non sembra essere nata come una rapida crepa nel rapporto, bensì qualcosa di duraturo in cui gli sceneggiatori hanno effettivamente investito del tempo. L’unica effettiva motivazione di questo litigio è il desiderio di rendere meno forte l’unica vera coppia che c’è al momento all’interno di questo show (fanno eccezione Teddy e Owen, ma chi li prende in considerazione ormai).
Link e Jo continuano a vagare in una zona poco comprensibile del loro rapporto tra effusioni amorose e dialoghi in direzione “amicizia”: gli sceneggiatori dovranno prima o poi prendere una decisione, diversamente questo limbo rischia di assumere dei contorni ridicoli che già iniziano ad intravedersi.

CASI MEDICI: UN RITORNO AL PASSATO?


I casi medici di puntata variano dal serio al faceto, esattamente come ai bei tempi che furono, permettendo allo spettatore di divincolarsi dall’eccessivo drama quando necessario.
Sia chiaro: il caso medico gestito da Link in cui poi interverrà anche Winston è sicuramente il migliore per l’approfondimento del paziente, della sua vita e la messa in prospettiva dei possibili risvolti che l’operazione che deve avvenire potrebbe avere. Anche la giovane madre, incerta sull’aborto, affiancata dalla specializzanda, colpisce ed intrattiene nonostante risulti quasi “normale” visto il grande dispiego di forze e sceneggiature passate per la trattazione di argomenti di questa tipologia.
C’è poi il caso tragicomico (che nel prosieguo della stagione potrebbe tramutarsi in drama, perché no) che vede coinvolti gli specializzandi come nei bei vecchi tempi passati.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Nuovi specializzandi e il loro utilizzo all’interno della storia
  • Casi clinici che abbracciano sia il drama, sia il lato comedy
  • Teddy nuovo capo dei capi
  • Assalto dei media al Grey-Sloan
  • Gestione delle storie d’amore e dei rapporti: Link-Jo; Maggie-Winston

 

Lo sfortunato risvolto clinico dell’operazione di Link avrà delle ripercussioni sicuramente molto importanti sia sul team di medici, sia sull’ospedale stesso. Dopo diverse puntate di nulla totale, Teddy è stata insignita del ruolo di “chief of chiefs” esattamente come Meredith e Bailey prima di lei. Starà quindi a lei tenere a galla la nave, colpita dall’esuberante interesse dei media già palesatosi nel finale di puntata.
I problemi di coppia (tra specializzandi e non) continueranno a fare da contorno e c’è la speranza che i nuovi personaggi aiutino a diversificare quello che è il racconto. È tornata in auge la vecchia tagline: “operations; relations; complications”. E c’è da esserne contenti.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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