Di Grey’s Anatomy spesso diciamo che resta solo il passato, quindi perché non guardare per un attimo proprio il passato di Grey’s Anatomy in RecenSerie?
La prima recensione è datata 29 settembre 2012 e coincideva con la prima puntata della nona stagione. Da lì in poi tutti gli episodi sono stati recensiti. 257 recensioni totali per 276 episodi: alcuni articoli racchiudevano due episodi, ma poca discrepanza volendo ben vedere. A fine di questa 21esima stagione, RecenSerie avrà recensito quasi il 62% degli episodi totali di questo show.
RecenSerie ha guardato e scritto per voi di circa 11.040 minuti di Grey’s Anatomy. Tanti? Sicuramente troppi in tutti i sensi, però questo dà significato alla frase che trovate di tanto in tanto scritta in uno degli articoli collegati a questo show: “si rischia di essere ripetitivi”.
Ecco il motivo di questa introduzione, un po’ diversa dal solito, ma che comunque rende la prospettiva di questo show che oltre a rappresentare (nel bene o nel male) la storia del mondo televisivo statunitense, rappresenta anche la storia di questo sito stesso: nato nel 2012 e che fin da subito ha raccontato delle vicissitudini del Seattle Grace Hospital (poi diventato Grey Sloan Memorial Hospital).
UN NUOVO DEREK, MA CON PARSIMONIA
Questa settimana l’obiettivo è quello di chiudere le due storyline mediche presentate nella precedente puntata, lasciando momentaneamente da parte Jo e Link. Spazio che viene coperto da Owen e Teddy, in vista di quella che sembrerebbe essere una possibile rottura (già gufata in precedenza). La risoluzione dei casi medici permette a Meredith di fare pace con Richard, oltre che a litigare (e fare pace nel giro di una ventina di minuti) con Nick. Quest’ultimo continua a fare dentro-fuori dalla trama con grande disinvoltura: il fantasma di Derek è onnipresente nonostante siano passati ormai dieci anni dalla sua uscita dal cast, ma, anche dopo il passaggio di testimone come showrunner da Krista Vernoff a Meg Marinis, anche Marinis non sembra intenzionata a giocarsi il personaggio per farlo stabilizzare e renderlo a tutti gli effetti il “nuovo Derek”. Con DeLuca il risultato fu pessimo, quindi il timore è comprensibile.
LA CACCIA AL TESORO PER I REPARTI DI UN OSPEDALE? UNA BRILLANTE IDEA
A movimentare la puntata c’è la caccia al tesoro che coinvolge dei giovani studenti, una parentesi simpatica che evidenzia come al solito i limiti narrativi dello show: facilità del furto del tesserino di Teddy; inesistenza della security; nessuno che interviene riguardo un gruppo di giovani che gira attorno a degli strumenti e macchinari ospedalieri.
Comprensibile il lato “leggero” della sottotrama, ma a volte sembra si cerchi di rasentare il ridicolo quasi di proposito.
Per quanto concerne gli altri personaggi, Winston continua ad aggirarsi come un fantasma lungo i corridoi e fatta salva la sua utilità in sala operatoria, la sua assenza in tutte le altre sottotrame continua a far dubitare della sua reale utilità all’interno dello show. Certo, ora che Jules è sentimentalmente libera (visto l’uscita di Yasuda dallo show), la possibilità di una liaison amorosa è più che possibile. Sono due personaggi tanto diversi? Grey’s Anatomy ha proposto coppie ancora più improbabili e dubbie, non ci sarebbe da stupirsi di nulla. A meno che non si provi a rompere il ritorno dell’ex fidanzata di Kwan e ricongiungere, quindi, i due specializzandi. Un ritorno al recente passato che potrebbe a suo modo funzionare, ma che non risolverebbe l’assenza di storie collaterali per Winston.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Gli ascolti crollano sotto i due milioni e lo show si avvicina molto lentamente al giorno in cui, probabilmente, ABC riuscirà a staccare la spina. Quanto ancora non è dato saperlo, ma se gli ascolti erano l’unico pilastro che ancora reggeva la carcassa di Grey’s Anatomy, non dovrebbe mancare poi ancora molto.
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.