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La Primavera Della Mia Vita

Un film italiano che porta con sé freschezza e aria di primavera, non privo di difetti e stonature, ma comunque piacevole e sorprendente.

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Due amici si ritrovano dopo tre anni di separazione e intraprendono un viaggio in Sicilia sulle tracce delle legende più astruse della loro terra. Dopo diverse peripezie e incontri bizzarri, scoprono che quel viaggio in realtà era solo un modo per riavvicinarsi e compiere il proprio destino. I due si scopriranno uniti come prima, sebbene abbiano preso due strade opposte.

 

Per chi non li conoscesse (e l’unica ragione possibile sarebbe essere stati rapiti dagli alieni negli ultimi tre anni), Colapesce e Di Martino sono un duo di cantautori siciliani attivi da diversi anni sulla scena musicale indipendente ma arrivati al successo del grande pubblico con due partecipazioni al Festival di Sanremo, la prima nel 2021 e l’ultima nel 2023.
Proprio sull’onda della loro più recente apparizione sul palco Sanremese, è uscito (nelle sale sarà distribuito solo il 20-21 e 22 febbraio) il loro primo film scritto a otto mani insieme a Michele Astori e al regista Zavvo Nicolosi. Quest’ultimo ha girato moltissimi videoclip musicali tra cui tutti quelli di Colapesce e Di Martino, ma si trova qui a cimentarsi con il suo primo lungometraggio. La produzione è invece affidata a Wildside, Vision Distribution e SugarPlay, una costola della più famosa etichetta musicale Sugar. Inoltre, sono moltissimi i colleghi che hanno partecipato con dei Cameo a questo progetto: Madame, Brunori Sas, Roberto Vecchioni ed Erlend Øye dei Kings of Convinience.
Per essere un film di esordio su tutti i fronti, La Primavera Della Mia Vita è un ottimo punto di partenza e un contenitore ricco d’idee brillanti e originali.

No, io Vecchioni complottista non me lo accollo.

Dalla legenda che vede William Shakespare, o meglio Gugliemo Scrollaspada, originario di Messina, all’esistenza di un pane psichedelico prodotto da una anziana signora nell’Isola Cornuta, i protagonisti compiono un viaggio metafisico ed esperienziale toccando diverse mete della loro terra da cui molti anni prima se ne erano andati per rincorrere il successo. Lorenzo e Antonio, infatti, proprio come Colapesce e Dimartino, sono due cantautori che formano un duo che, per divergenze artistiche, si è sciolto tre anni prima dei fatti raccontanti nel film.
Antonio lasciò Lorenzo nel bel mezzo della scrittura del loro nuovo disco perché stanco della pressione del mondo dello spettacolo che, a suo dire, gli imponeva ritmi troppo intensi ma soprattutto non lo rendeva più felice come prima.
Il loro sogno era sempre stato quello di scrivere un libro sulle legende più assurde della tradizione siciliana ed è per questo che quando gli viene proposto di portare a termine il progetto i due si ritrovano.
Il road movie che ne viene fuori è sicuramente interessante, divertente e ricco di spunti. I due attori protagonisti sono credibili e affiatati, davanti alla macchina da presa sono quasi sempre naturali, solo in qualche scena risultano rigidi ma considerando che è il loro esordio al cinema si può comprendere qualche intoppo. Da notare anche che i loro tempi comici risultano sempre giusti con le battute che arrivano in modo diretto, molto più di alcuni comici di mestiere.

Mi sono reso conto che volevo sempre di più, obiettivi sempre più grandi, ma alla fine ero sempre infelice.

Senza dubbio questo è un film diverso dalle ultime commedie italiane a cui lo spettatore è abituato. Se non avesse delle Major che lo hanno prodotto e distribuito, si potrebbe dire che sia un film indipendente. Questo aspetto rende l’opera prima di Nicolosi godibile e in alcuni momenti sorprendente. Moltissime delle idee che sono poi diventate scene del film sono guizzi geniali che è sempre bello ritrovare sullo schermo. Lo spettatore curioso e attento alle novità apprezzerà la fotografia, i colori e alcune delle scelte registiche operate.
Non si può inoltre non parlare del tema del film, ovvero l’amicizia. Qui la si vede protagonista e motore di tutti gli eventi senza alcun tipo di sdolcinatezza o banalità. La relazione tra Lorenzo e Antonio si evolve mostrando a tutti che l’unicità dietro a un rapporto così profondo fa sì che, attraversando tutte le fasi, si possa poi giungere al coronamento del vero amore, ovvero lasciare libero l’altro di prendere la propria strada.


Un film italiano che porta con sé freschezza e aria di primavera, non privo di difetti e stonature, ma comunque piacevole e sorprendente.
I due interpreti principali non deludono e per fortuna non diventano macchiette, ma riescono ad essere a loro agio anche nel ruolo di attori. Il regista dimostra talento e ottime iniziative sia in fase di scrittura che di regia, si spera quindi che possa svilupparle in un nuovo lungometraggio, magari più strutturato e curato. La Primavera Della Mia Vita rimane però un film divertente e fresco, un piacevole esordio.

 

TITOLO ORIGINALE: La Primavera Della Mia Vita
REGIA: Zavvo Nicolosi
SCENEGGIATURA: Colapesce, Di Martino, Zavvo Nicolosi e Michele Astori
INTERPRETI: Colapsce e Di Martino
DISTRIBUZIONE: Vision Distribution
DURATA: 100′
ORIGINE: Italia, 2023
DATA DI USCITA: 20\02\2023

 

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Vivo a Milano, ma sono una romana doc, guardo tante serie tv e film e nel mio tempo libero lavoro, faccio sport e viaggio tanto.
Mi piacciono molto i cani e amo le mezze stagioni, anche se non ci sono più.

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