La Ruota Del Tempo 3×04 – The Road To The SpearTEMPO DI LETTURA 3 min

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Recensione La Ruota Del Tempo 3x04La Ruota Del Tempo offre un puntatone ricco, elegante e sfizioso come un pranzo di gala in un ristorante tre stelle Michelin.
Si comincia con l’antipasto, cioè col cold opening. Protagonista è Aviendha, costretta suo malgrado a diventare Sapiente. Proprio mentre stava “danzando” con tanta grazia un duello ben coreografato con Lan. Poveretta.
A strong heart and a strong mind are your weapons now. But you hold them as surely as you’ve ever held a spear, they will see you through anything” è solo la prima delle frasi molto citabili di cui è ricca la puntata. Vengono anche introdotti gli Aiel Shaido e Couladin, di cui molto si parlerà in futuro. Perché nel mondo ideato da Robert Jordan, ogni organizzazione  è sempre divisa in fazioni, l’unanimità non esiste.

RAND – UN VIAGGIO NEL PASSATO


Moirane:Ready?
Rand:No

Arriva poi il piatto forte. Nel Rhuidean, Rand deve affrontare un percorso in cui rivivrà, attraverso gli occhi dei suoi antenati, momenti salienti di 3000 anni della storia dell’umanità. Si comincia da suo padre Janduin, per finire ai giorni della Frattura del Mondo, in cui Lanfear era ancora Mierin Sedai.
Un plauso innanzitutto a Josha Stradowski, che qui interpreta ben sette ruoli, sopportando trucco e accorgimenti prostetici. Le scene, inoltre, sono state girate nel deserto del Sud Africa, vicino ai confini con la Namibia, in giorni da 39°C all’ombra. La gente sveniva.
La narrazione segue piuttosto fedelmente quando narrato nel libro quarto della saga, L’Ascesa Dell’Ombra. Mancano solo alcune creature magiche nella scena in cui i contadini felici si dedicano al raccolto cantando. Toglierle, però, è stato saggio perché ricordano troppo da vicino gli Ent di Tolkien.

SERVE UNA PAUSA PER METABOLIZZARE


To lead is to now where you came from, to understand the blood in your veins.

Al di là dei valori tecnici innegabili, è quanto scoperto da Rand a essere da esplosione del cervello, anche per lo spettatore. In poche parole: i superbi guerrieri Aiel e i Tinkers – Calderai, coerenti nel pacifismo sino alla morte, sono rami dello stesso ceppo. Provengono dai servi dell’élite Aes Sedai di epoca leggendaria.
Si rivede, poi, Latra Posae Decume, in versione sia più giovane sia invecchiata. O meglio, si rivede per chi segue lo show, perché nei primi cinque romanzi del ciclo non viene nominata. Nei vari episodi narrati, emerge il conflitto sempre presente fra sentimenti personali, amore su tutti, regole e dovere. Forte è anche il sapore “campagnolo”, quasi più negli atteggiamenti ostinati di diversi personaggi, perfettamente azzeccati, che nelle scene bucoliche.

MOIRAINE – UN VIAGGIO NEL FUTURO


Se non sono stati fatti i complimenti al reparto costumi in precedenza, è stato solo per riservarli alle scene in cui Moiraine vede vari futuri possibili. Occorre stoppare la sequenza fotogramma per fotogramma, per godere di ogni particolare ed eventualmente evitare l’effetto mal di mare delle riprese rotanti. Una citazione particolare merita la scena in cui Lanfear guida tutti i personaggi “buoni” come Rand, Egwene ed Elayne contro Moiraine. A parte la povera Aes Sedai, sono tutti in versione “dark”. Una gioia per gli occhi.
Nei libri, Moiraine spiega brevemente, in una lettera successiva alla sua esperienza, la conclusione a cui è giunta: Lanfear è il problema principale. Chi ha visto l’episodio può solo concordare. Curiosità finale: l’idea della rotazione pare sia venuta a Rosamund Pike durante un massaggio rotante con l’acqua.

 

THUMBS UP 👍 THUMBS DOWN 👎
  • Josha Stradowski
  • Tutti in versione dark
  • Rivelazioni epocali
  • Attenti al mal di mare da rotazione

 

Profonde riflessioni su quanto possano avere in realtà in comune due antagonisti, magari in aperto conflitto fra di loro, esulano dai termini della presente recensione. Sarebbe meglio passarle ad analisti politici, economici e strategici, data la loro stretta attualità.
Lo showrunner Rafe Judkins, in un’intervista, non ha taciuto gli enormi sforzi compiuti per realizzare questo episodio, fondamentale per l’economia di tutta la saga. Ha però aggiunto che, alla fine delle riprese, “l’Universo ha benedetto” tutto il cast e la troupe con un tramonto “biblico”, come si vede nell’immagine. Se dunque l’Universo ha benedetto, una semplice recensora non può avere nulla da obiettare.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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