La Ruota Del Tempo 1×08 – The Eye Of The WorldTEMPO DI LETTURA 3 min

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Tutto questo io ti darò, se tu prostrandoti mi adorerai
(dai Vangeli)

Il cold opening porta gli spettatori a 3000 anni prima degli eventi narrati finora.
Si assiste al dialogo fra Lews Therin Telamon e Latra Posae Decume, ai tempi rispettivamente incarnazione del Drago e Amyrlin.
Il momento è solenne: lui ha appena deciso di prendere cento compagni per andare ad affrontare il Tenebroso. La sua sconfitta ha davvero causato un’involuzione della civiltà umana, come si deduce dall’inquadratura di quanto avviene fuori dalla finestra. Era un’epoca di macchine volanti e si è passati a viaggi di mesi a cavallo per andare da un posto all’altro.
Di questa sequenza di può lodare la raffinatezza, nella scelta dei nomi, nell’uso di un’altra lingua (dato il tempo passato) e negli abiti indossati dai personaggi.

NELL’OCCHIO DEL MONDO


Rand giunge, accompagnato da Moiraine, all’Occhio del Mondo.
Sul fondo di esso, giace il simbolo del Tao. Manca invece, ma c’è nei libri, il Cavaliere Verde a difesa del luogo, ulteriore legame fra questa storia e le leggende arturiane.
Lo scontro fra l’eroe e il tenebroso avviene su un piano onirico e ricorda da vicino le tentazioni di Gesù.
Per fortuna, Rand sa resistere e si merita applausi a scena aperta. Egli, infatti, riconosce che gli piacerebbe tanto vivere in campagna con Egwene e avere tanti bambini, ma sa che lei vuole altro per se stessa e rispetta la sua personalità.
Insomma, una vera crescita interiore del personaggio e un pronto riscatto dopo le scene adolescenziali poco soddisfacenti della puntata precedente.
Bene anche la decisione di continuare l’uso, ormai ampiamente consolidato, di rappresentare il Maligno come un uomo elegante, rinunciando a corna, zolfo e quant’altro.

ATTACCO A FAL DARA


Le scene di battaglia sono realizzate con una certa ricchezza di mezzi, segno evidente dell’ottimo budget messo a disposizione da Prime Video.
Anche la scena della vestizione dei guerrieri prima del combattimento si svolge all’insegna dell’eleganza e di tutte le alte, anzi altissime ambizioni dimostrate dallo show sin dal primo momento.
Particolarmente emozionante è la scena in cui le donne cercano di incanalare tutto il Potere possibile per difendere la città. Ricorda molto quanto raccontato sulla caduta di Manetheren e diventa commovente quando Egwene e Nynaeve riescono a salvarsi a vicenda.
Una sottolineatura per l’incanalatrice principale che, ad un certo punto, non riesce più a fermarsi: il Potere logora chi ce l’ha e chi non ce l’ha.
Solo il traditore Padan Fain si prenota per una morte atroce, forse già nella prossima stagione.

TEMPO DI BILANCI


Alla fine dell’episodio, Rand decide di partire da solo, per destinazione ignota.
Le profezie, intanto, si affastellano: è importante che i cinque amici partiti dai Fiumi Gemelli siano uniti, ma, a quanto pare, non è detto che tutti scelgano di stare dalla stessa parte.
Non è tanto questo, però, a spiazzare il pubblico, quanto i nuovi spunti introdotti senza preavviso.
Si vedono, per esempio, delle piratesse incanalatrici andare all’assalto della costa. Non si sa chi siano, non se ne è mai parlato, dovrebbero introdurre gli eventi narrati nel secondo libro della saga.
Queste rivelazioni, però, andavano dosate meglio, non propinate a tradimento mentre gli spettatori non hanno ancora ben metabolizzato tutta una nuova prospettiva sul mondo in cui è ambientata la storia, offerta dall’avvio della puntata.
Evidentemente, gli sceneggiatori si sono lasciati prendere dal desiderio di creare cliffhanger per assicurarsi il ritorno del pubblico quando inizierà la seconda stagione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Cold opening
  • Le tentazioni di Rand e la sua crescita come uomo
  • Attacco a Fal Dara
  • Troppi spunti accatastati lì con l’arrivo del finale di stagione

 

Punti di merito: la tentazione di Rand e la reazione con crescita di quest’ultimo. (Il professor Tolkien amava discutere di come il Vangelo fosse il più grande mito del mondo con il collega professor C.S. Lewis, autore delle Cronache di Narnia, quindi ci sta tutto.) La ricchezza e l’eleganza di ambientazioni e costumi, 3000 anni prima e 3000 anni dopo.
Punti di demerito: l’introduzione di mille spunti nuovi sul finale, dopo tutta una stagione che si è presa il suo tempo per spiegoni non sempre necessari ed esaustivi. Un problema da non sottovalutare, che produce un voto complessivo sufficiente, nulla di più.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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