Il mistero dell’identità del Drago Rinato si svela, in questo episodio, sin dal flashback a cui si riferisce l’immagine. La giovane guerriera incinta è infatti la madre del personaggio in questione.
Prima di arrivare alla piena rivelazione, però, c’è tempo per una quantità di elementi di un certo interesse.
Primo fra tutti: le vie magiche, scorciatoia fra posti molto lontani. Di esse non viene mostrato molto, perché sono immerse nell’oscurità più totale. Interessa invece sapere che sono state invase dal Tenebroso e dai suoi scagnozzi. Volendo, ci si potrebbe anche vedere una metafora del disagio mentale.
L’avvio della puntata, dunque, è all’insegna dell’azione. Riflessioni e discussioni iniziano dopo e non sono sempre le benvenute, come si vedrà.
FAL DARA
La scorciatoia porta Moiraine e i ragazzi dei Fiumi Gemelli alla città di Fal Dara, figlia primogenita di una piramide egizia e di Castel Sant’Angelo a Roma, luogo di origine di Lan Mandragoran.
Quest’ultimo si rivela essere una sorta di principe decaduto, il cui regno è andato perduto anche a causa della Macchia. Un fenomeno paragonabile all’avanzata del Nulla nella Storia Infinita di Michael Ende. La figura del principe decaduto, salvato da un fedele servitore, ha una lunga e gloriosa tradizione, che parte dall’antica Grecia e arriva a Char Aznable, passando per re Artù protetto da mago Merlino.
All’interno della serie questa rivelazione rende il personaggio di Lan più complesso e sfaccettato, quasi più umano nelle sue contraddizioni. La dedizione incrollabile alla sua missione, infatti, non gli impedisce di rendere la pariglia a Moiraine, concedendosi una notte con Nynaeve.
AND THE DRAGON REBORN IS … (RULLO DI TAMBURI)
Soprattutto, però, stabilisce un parallelo fra il medesimo e il Drago Rinato. Infatti il vero Prescelto è Rand, nato alle pendici di Monte Drago e portato ai Fiumi Gemelli (cioè dall’altra parte del mondo) da Tam al’Thor, per crescere tranquillo e lontano dai pericoli.
Le circostante in cui venne al mondo, mostrate nel flashback, sono a dir poco rocambolesche e il mondo non si ferma né si china ad adorare il divin fanciullo. Non c’é comunque tempo per piangere sul passato: grazie ad una simpatica barista, incombono predizioni per il futuro.
Perrin viene visto con gli occhi gialli e il sangue che cola sul mento (no bueno), Rand mentre culla un bimbo (c’è di peggio nella vita) mentre per Egwene ci sono una fiamma bianca e un anello d’oro (Aes Sedai?). Sono tutti collegati e “importanti”, data la nitidezza della visione. Quanto a Moiraine, l’amata Amyrlin la rovinerà.
IL TRIANGOLO NO!
Se i giovani amici non ci stanno a morire quando si scoprirà chi di loro è il vero Drago, è umanissimo e ci sta. Al limite, ci sta pure Mat in fuga, spaventato dal proprio lato oscuro.
Purtroppo però, questa presa di coscienza, questa crescita umana in cui i personaggi trovano una propria voce, vira subito all’adolescenziale più a buon mercato con l’introduzione di un triangolo amoroso. Rand e Perrin, infatti, risultano tutti e due innamorati di Egwene. (Perrin, fra l’altro è già vedovo).
Non è questo il modo migliore di sviluppare figure di giovani, per quanto La Ruota del Tempo, nel suo girare, non chieda permesso né perdono né perché (un po’ come la Storia di Elsa Morante). Quasi quasi è meglio la notte di sesso senza futuro tra Lan e Nynaeve, che hanno qualche anno in più.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Manca solo un episodio alla conclusione di questa prima stagione. Con la rivelazione dell’identità del Prescelto, un discorso si sta chiudendo in modo efficace e funzionale. Tuttavia, non si fa in tempo a metabolizzare l’informazione, che già ci sono nuove profezie in attesa di adempimento, pronte a dare materia ad un nuovo ciclo di puntate.
Si spera che, con la crescita dei loro poteri e la loro sempre maggiore consapevolezza di sé e del mondo che li circonda, i giovani amici possano arrivare ad occuparsi di qualcosa di più ampio rispetto alle loro storielle.
L’introduzione della barista veggente è troppo opportuna per non essere utilizzata in questo senso.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).