A questo mondo, indubbiamente, esistono vari tipi di amore. Secondo alcuni, addirittura, ce n’è uno diverso per ogni singola persona vivente.
Tolstoj, in Anna Karenina, ne distingue tre: l’adattarsi pur di avere una sistemazione, l’amore che nasce pian piano e cresce lungo il percorso fatto dagli innamorati e la folle passione che porta la protagonista a buttarsi sotto il treno.
Nel mondo ideato da Rick Jordan, almeno finora, non si hanno notizie di amori del primo tipo. Con l’introduzione della tanto sospirata Torre Bianca, però, viene dato modo al pubblico di riflettere sugli altri due.
E TU E NOI E LEI FRA NOI
Ovvero, Patty Pravo applaude.
Dunque, a quanto risulta, il legame umano costituitosi con Lan Mandragoran viaggiando per il mondo riveste per Moiraine la massima importanza, ma la vera fiamma della sua passione è l’Amyrlin, una sorta di madre superiora delle Aes Sedai. Tra l’altro, la cold opening si prende il suo tempo per narrarne le origini poverissime, per sottolineare come l’istituzione sia assolutamente democratica, o per preparare il terreno a sviluppi futuri, al momento non si sa ancora.
Complimenti per il colpo di scena che nessuno aveva visto arrivare. Questa passione contraccambiata sembra proprio uno di quei sentimenti messi lì apposta per far saltare il banco, cioè per scompigliare piani e tattiche già progettati. Per il momento conferisce un tocco di umanità a tutta la vicenda, in quanto sembra poco realistico un mondo costituito esclusivamente da personaggi dediti al compimento del proprio dovere e al perseguimento dei propri progetti.
PARLANDO DI POLITICA
Il colpo di scena di cui sopra arriva inaspettato anche perché si instaura un netto contrasto fra i sentimenti personali e quanto dell’individuo viene percepito all’esterno, in base al suo rango e posizione sociale.
L’Amyrlin, si diceva, ha origini umilissime, mentre Moiraine è nobile di nascita. Un accenno di lotta di classe paragonabile alle rimostranze di Nynaeve, la cui maestra fu rifiutata alla Torre Bianca, perché veniva da un remoto villaggio di campagna e “non aveva un accento particolarmente chic”. Forse anche per questo le Aes Sedai sono in crisi. A quanto pare, infatti, fuori dalla loro cerchia protetta e più interna il malcontento contro di loro cresce.
Come in ogni gruppo di potere che si rispetti, non mancano poi diffidenze e divergenze interne. A completare il quadro, c’è infine il nemico oscuro che preme alle porte. Un elemento che accomuna la serie a Game of Thrones o a Shannara.
MONDI FANTASY A CONFRONTO
Detto da chi non ha letto i libri di George Martin né quelli di Rick Jordan: le storie della Ruota del Tempo sembrano basarsi su una visione del mondo, tutto sommato, più sognante e adolescenziale rispetto alle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
I matrimoni di accomodamento e d’interesse, nel mondo di Game of Thrones, sono pane quotidiano, la vita è dura e crudele.
A favore della Ruota del Tempo sembra esserci un maggiore interesse per la minaccia esterna. I Sette Regni dedicavano poca attenzione all’arrivo del Re della Notte e degli Estranei, erano troppo presi a scannarsi fra di loro.
Chi scrive ha invece letto parecchi libri della saga di Shannara. Semplici nella struttura e belli, quasi comfort, ne è stata tratta una serie decisamente mediocre. Pertanto, leggere i libri della Ruota del Tempo, dalla struttura più complessa e articolata, potrebbe essere un’ottima esperienza.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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(“astuta come un luccio, forte come le correnti” insomma solo cuoricini)
L’episodio è un po’ statico, gira tutto su intrecci politici e amorosi. Per fortuna, si risveglia con due guizzi nel finale. Il primo è il giuramento di Moiraine, ufficialmente esiliata dalla Torre Bianca: non è fatto all’Amyrlin, ma a Siuan Sanche, cioè alla persona amata. Questa differenza rischia di essere fondamentale in futuro. Il secondo, invece, è l’arrivo dei personaggi principali all’Occhio del Mondo, portale verso un’altra dimensione.
La visione può quindi proseguire con interesse. Chi si è lamentato dei movimenti a velocità di curvatura dei personaggi di Game of Thrones, ma non solo, da un punto all’altro della terra in cui vivono, potrà essere soddisfatto. Qui i tempi sono biologici e i viaggi richiedono mesi.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).