Mayor Of Kingstown 3×07 – Marya Was HereTEMPO DI LETTURA 3 min

/
3.5
(2)

Marya was here 3x07 MoKSettimo episodio che tenta di contestualizzare il mondo che subisce le conseguenze delle (re)azioni sconsiderate delle varie fazioni nella guerra tra bande che affligge Kingstown.

INCAPACITÀ DI AZIONE


L’evidenza che emerge da questo episodio è la sostanziale incapacità di Mike di poter risolvere la situazione che si è andata a creare all’interno del contesto criminale di Kingstown. All’inizio dell’episodio vengono uccise una decina di donne, fatte entrare dai russi attraverso il Canada per rimpinguare il personale dei locali di spogliarelli di giovani prostitute.
Il titolo dell’episodio richiama proprio la testimonianza del passaggio di una di queste, vittime di un sistema che sostanzialmente le usa senza curarsi della loro umanità intrinseca. La reazione di Iris per tutto l’episodio testimonia proprio questa presa di consapevolezza.
Lei come le altre sono numeri o mezzi per fare soldi, nelle mani di uomini malvagi e/o incapaci di fare altro. Niente di più. Attraverso questa consapevolezza, il personaggio di Iris acquisisce in questo episodio un ruolo più centrato, paragonato a quanto visto finora dove sostanzialmente vagava nella serie senza un senso preciso se non quello di essere salvata.
Attraverso i suoi occhi viene svelato il grande torto di Mike: la sua sostanziale incapacità di fare quello che dice di essere.

UN SINDACO SENZA CITTÀ


Come detto nella scorsa recensione, Mike non sa fare altro che dire alle persone di non fare nulla, in un contesto dove ad ogni azione corrisponde una reazione, normalmente sempre più potente della precedente.
Interessante paragonarlo a questo contesto storico dove ogni tipo di contenimento ad azioni di sopruso o prevaricazione fallisce miseramente. Mike non può esigere che gli altri non facciano nulla quando a morire sono sempre più innocenti, come la parente di Bunny o le ragazze dentro l’autobus, vittime senza senso di una guerra di potere. Sintomatica la presa di consapevolezza che quel limite che ha sempre cercato di mantenere non sia mai esistito se non nella sua testa. Pertanto anche il ruolo di sindaco dimostra la sua sostanziale inutilità e l’arco narrativo legato a questo ruolo acquisisce un senso.
Unendo anche le due consapevolezza (quella di Mike e di Iris), l’episodio riesce a ricentrare l’intera serie, dopo un lungo periodo in cui sembrava persa in trame confuse e colpi di scena inutili. Mancando 3 episodi alla fine è un buon segnale.

QUINDI TUTTO SISTEMATO?


Questi segnali positivi però non riequilibrano ancora il tutto poiché troppe cose rimangono abbozzate o inconcludenti. Si prenda Kyle e sua moglie: per entrambi si sta tentando di raccontare qualcosa che esula dalla stretta trama principale. Peccato che di entrambi finora si sia mostrato poco e comunque nulla che non dia un senso di già visto. Kyle nel suo nuovo lavoro nella SWAT sembra aver trovato un equilibrio, diversamente dal suo collega ormai in deriva. Ok, quindi? Sembra soltanto un espediente per arrivare ad un’ennesima tragedia.
Stessa cosa per Tracy che, in maniera prevedibile, viene molestata dal suo collega nell’ospedale in cui lavora. Il motivo di introdurre questa storyline non è ancora chiara ma è evidente che la modalità in cui viene resa non la renda interessante.
Tutto questo in maniera disordinata e scollegata tanto che i personaggi ormai non si vedono mai parlare tra di loro se non quando devono aggiornare anche lo spettatore. È evidente che la sceneggiatura rimanga un tasto dolente della serie, indecisa su cosa e dove puntare tutte le sue carte ma stranamente convinta di stare raccontando qualcosa di importante. Cosa che purtroppo non è, visto il focus narrativo che tende a perdersi spesso.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Mike e Iris che prendono consapevolezza di sé
  • L’espediente del frase ricorrente nell’episodio che da il titolo all’episodio
  • Ancora storyline inutili o poco integrate nella serie

 

Si vede qualche miglioramento e a questo punto emerge un po’ di curiosità nel sapere come si risolverà il casino che è la città di Kingstown, soprattutto quando è chiaro che una soluzione non esiste e in questo episodio anche Mike ne prende consapevolezza.

Quanto ti è piaciuta la puntata?

3.5

Nessun voto per ora

Dopo miliardi di ore passate a vedere cartoni giapponesi e altra robaccia pop anni ’80 americana, la folgorazione arriva con la visione di Twin Peaks. Da allora nulla è stato più lo stesso. La serialità è entrata nella sua vita e, complici anche i supereroi con le loro trame infinite, ora vive solo per assecondare le sue droghe. Per compensare prova a fare l’ingegnere ma è evidentemente un'illusione. Sogna un giorno di produrre, o magari scrivere, qualche serie, per qualche disperata tv via cavo o canale streaming. Segue qualsiasi cosa scriva Sorkin o Kelley ma, per non essere troppo snob, non si nega qualche guilty pleasure ogni tanto.

Precedente

Mayor Of Kingstown 3×06 – Ecotone

Prossima

Suits: LA promossa a serie completa da NBC

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.