Mr. & Mrs. Smith 1×04 – Double DateTEMPO DI LETTURA 3 min

/
()

Mr. & Mrs. Smith 1x04 recensioneMr. & Mrs. Smith procede spedito continuando ad intrattenere senza ripetersi, fattore molto importante da sottolineare. Nonostante il DNA tutto sommato procedurale con cui si è presentato, i cosiddetti casi del giorno e il continuo cambiamento nelle dinamiche di coppia tra i due coniugi salvaguardano serenamente la visione.
Questo quarto episodio corrisponde anche al giro di boa della stagione. Un giro di boa che si presenta sotto forma di un’interessantissima cena anticipata da un incontro che sembra fortuito ma che molto probabilmente non lo era. Il tutto a posteriori e ripensando all’incontro tra il John Smith di Donald Glover e quello di un irriconoscibile Wagner Moura (specialmente per coloro che se lo ricordano dai tempi di Narcos). E l’incontro “fortuito”, specialmente per chi ha visto tutte e quattro le stagioni di Atlanta (si, sempre lì si va a parare) ricorda moltissimo una di quelle classiche situazioni che hanno coinvolto i character di Brian Tyree Henry o Donald Glover, andando di fatto a riproporre una formula coadiuvata ma con un pizzico di azione, thriller e anche di truffa finale. Perché c’è sempre una truffa alla fine.
D’altronde quali sono le probabilità che uno sconosciuto (che d’ora in poi si chiamerà Wagner John) a New York rubi l’ordine di un altro omonimo (che verrà chiamato Donald John) che si trovava lì nello stesso momento?

WAGNER JOHN VS DONALD JOHN


Certo, c’è un palese gioco di fondo sulla facilità di imbattersi in un altro Smith visto quanto sia diffuso il cognome negli USA, però le probabilità rimangono completamente a sfavore. Ma non è questo ciò che importa perché fa parte del gioco ed è un MacGuffin che funziona piuttosto bene anche perché fa leva su un’ironia di fondo che a Glover piace tanto. Sempre parlando d’ironia e di situazioni assurde, fa davvero ridere il modo in cui viene instillato il dubbio sia nello spettatore che in Donald John circa la mano amputata dell’ex fidanzata. E bisogna essere onesti: se (come chi sta scrivendo queste righe) si è andati immediatamente indietro a rivedere la scena per scoprire se era effettivamente vero, allora il dubbio ha funzionato e bisogna fare i complimenti all’attenta regia di Christian Sprenger che ha accuratamente tenuto nascosta la mano per lasciare tutti in un limbo alla Schrödinger.
Seppur sia una specie di filler, l’interazione con l’altra coppia di Smith più anziani è utile per ampliare l’universo narrativo della serie (qualcuno potrebbe serenamente vederci una serie di stagioni antologiche, e probabilmente non sbaglierebbe) ma anche per enfatizzare la relativa mancanza di esperienza dei giovani Smith rispetto al pelo sullo stomaco degli altri due che, di fatto, hanno fatto svolgere una delle loro missioni con l’inganno.
Il trasferimento in Centro/Sud America, il livello di violenza mostrato, ma soprattutto fatto intuire dai volti ricoperti di sangue, e l’inserimento di un classico machete portano la missione qualche gradino sopra il normale livello di difficoltà della coppia protagonista impegnata in situazioni più quotidiane e urbane. Un livello di rischio completamente diverso a cui Wagner John e sua moglie sono volontariamente sottoposti rispetto a Donald John e relativa Jane ma che si adatta sicuramente di più ai due character protagonisti.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ampliamento dell’universo narrativo e potenziale creazione di stagioni antologiche
  • La mano amputata di Schrödinger
  • La cena
  • La telefonata in elicottero di ritorno dalla missione
  • La trama orizzontale non si muove

 

Partendo da un giorno di riposo e da una situazione apparentemente normale, l’episodio tocca una serie di tasti inaspettati andando contemporaneamente ad ampliare l’universo in cui è ambientata la storia, rendendolo di fatto infinito, intercambiabile e antologico. Si apprezza il coraggio della scelta e anche il risultato non delude affatto, soprattutto considerando il divertimento provato nell’assistere a tutte queste assurdità.

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

Precedente

Feud: Capote Vs. The Swans 2×03 – Masquerade 1966

Prossima

True Detective: Night Country 4×05 – Part 5

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.