Fallout 1×04 – The GhoulsTEMPO DI LETTURA 4 min

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fallout 1x04 recensioneQuesto quarto episodio è speciale per diversi motivi e non solo per essere la puntata che segna il giro di boa di questa prima stagione che, proprio mentre vengono scritte queste righe, è stata rinnovata in grande spolvero da Amazon Prime Video. Infatti dopo tre episodi in cui Jonathan Nolan si occupava della regia e i due showrunner Geneva Robertson-Dworet e Graham Wagner si adoperavano proattivamente per scrivere in prima persona le sceneggiature, “The Ghouls” ha un doppio passaggio di testimone visto che tutti e tre non si occuperanno in prima persona delle restanti cinque puntate.
Kieran Fitzgerald e Daniel Gray Longino sono rispettivamente il fortunato sceneggiatore e regista scelti per questa puntata. Un cambio nel dietro le quinte che però non danneggia in alcun modo la qualità vista in precedenza ma che, anzi, continua a sorprendere in positivo in praticamente ogni aspetto: il ritmo continua a rimanere piuttosto alto; la gestione dei vari character è curata al punto giusto concedendo a tutti il giusto spazio (cosa non scontata); le scenografie e gli effetti speciali non perdono un colpo e quella follia latente del videogioco non viene persa, mantenendo un po’ di ironia mista a scene splatter che funzionano perfettamente.

DENTRO IL VAULT-33


Ora che Fallout è stato ufficialmente rinnovato si può guardare con un occhio un po’ meno critico nei confronti del tempo speso con dei personaggi secondari rimasti nel vault di Lucy. Se da un lato si può capire l’importanza nella trama orizzontale del fratello di Lucy, Norm, che serve per scoprire i vari misteri (anche famigliari) dietro l’attacco al loro vault, dall’altro è di difficile comprensione il minutaggio speso per far accoppiare il cugino di Norm e Lucy, Chet, con la vedova assetata di vendetta.
Quello che effettivamente conta è la scoperta di una nuova colpevole di questo attacco che è direttamente collegata con la famiglia MacLean: Rose, la mamma di Lucy e Norm. Ex “dweller” del Vault-33, causa principale della fine del Vault-32 e, possibilmente, anche la mandante del rapimento di Hank MacLean visto che ne giustificherebbe la sua non-uccisione. Ovviamente tutto questo è tutta carbonella che si sta aggiungendo al bracere per farlo diventare sempre più grande.

FUORI DAL VAULT-33


Per quanto riguarda tutto ciò che accade nel mondo in superficie, innanzitutto bisogna apprezzare come Kieran Fitzgerald abbia coraggiosamente preso Maximus e lo abbia messo in panchina in attesa di tempi migliori. Una scelta non da tutti visto che, al quarto episodio e con un legame ancora piuttosto debole con il pubblico, non è da tutte le serie tv optare per togliere uno dei protagonisti dalla scena. Segno che anche lui avrà il suo momento per brillare ma anche segno che c’è molta flessibilità nella stanza degli sceneggiatori e fondamentalmente nessuna regola stringente, il che è ottimo e aiuta a diminuire le probabilità di cadere in uno di quei classici errori da serie tv generalista dove tutti devono sempre apparire in scena almeno con un minutaggio minimo.
La durata della puntata non è eccessiva, Fitzgerald e Longino rimangono dentro i 45 minuti che facilitano sia un buon ritmo che un focus su ciò che conta realmente ora come ora: l’approfondimento del rapporto tra Lucy e il Ghoul, i due character che finora (e a dispetto di Maximus) sono il vero faro che risplende nel cuore del pubblico. Tra l’utilizzo iniziale della “Wasteland rule” e quello finale della “Golden rule” c’è spazio per tridimensionalizzare le motivazioni e le personalità dei due protagonisti anche cambiando le dinamiche carceriere-prigioniero instaurate ad inizio episodio.
Niente di nuovo come trama per uno spettatore datato e con diverse tacche seriali nella propria cintura, perchè alla fine è un qualcosa di già visto, però la riscopertà dell’umanità del Ghoul, cioè di Cooper Howard, è palesemente uno dei punti che più tiene legato lo spettatore a questo character che non è cattivo ma lo è diventato per colpa della vita. E ora a Lucy tocca il compito di ridare lustro alla sua umanità perduta.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Apprezzabile la scelta di minimizzare eliminare il minutaggio di Maximus per concentrarsi sulla trama che conta
  • Fantastica la scena iniziale dove il Ghoul taglia un dito a Lucy per la legge del taglione
  • Scene d’azione all’interno del “supermercato” con la liberazione degli ostaggi e dei ghouls
  • Ritmo e gestione dei character e delle trame
  • Il robot “Snip Snip” con la voce di Matt Berry
  • L’utilizzo delle droghe da parte dei ghoul è finalmente spiegata anche per i non videogiocatori
  • Scene nel Vault-33 un po’ inutili per l’economia dell’episodio
  • Deus ex-machina vari ed eventuali, forse un po’ troppi
  • Poco realistica la reazione di Lucy che non emette nemmeno un gemito di dolore quando il Ghoul le taglia il dito

 

Un altro gustosissimo episodio di Fallout che si fa serenamente apprezzare vuoi per la componente action, vuoi semplicemente per questo mondo che continua ad essere esplorato dallo spettatore. Rimangono alcuni dettagli da limare per raggiungere la perfezione e non guasterebbe un minimo in più di realismo scenico, forse la vera mancanza di questa puntata e di quelle precedenti.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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