Nel 2011, la cantante Georgette Jones pubblica un libro dal titolo The Three Of Us: Growing Up With Tammy And George. Un titolo altamente esplicativo dato che i Tammy e George nominati non sono altro che i coniugi Jones, icone della musica country anni ’60/’70, mentre Georgette è l’unica figlia avuta dalla coppia durante i loro sei anni di matrimonio.
L’opera della Jones racconta così, attraverso un occhio interno, la vita di questa complicata famiglia, caratterizzata da una storia decisamente tumultuosa tra la madre Tammy Wynette e il padre George Jones.
The Three Of Us: Growing Up With Tammy And George diventa così la base da cui prende spunto questa miniserie targata Showtime.
George: “Don’t look back.”
Tammy: “Never”.
DA FILM A SERIE TV
George & Tammy si presenta come una miniserie di sei episodi creata da Abe Sylvia e diretta da John Hillcoat, tuttavia, il progetto primario ha radici un po’ più longeve e soprattutto spoglie differenti. Risale infatti al febbraio 2016 la notizia lanciata dall’attore Josh Brolin che annunciava la presenza sua e di Jessica Chastain nei panni di George e Tammy in un film che avrebbe raccontato la vita delle due star. Dopo anni di nulla di fatto, è del 2020 la notizia che vede il progetto trasformarsi in una serie per la tv seppur rinunciando a Brolin che lascia il ruolo di protagonista per assumere quello di produttore esecutivo. Per il ruolo di George Jones viene così scelto Michael Shannon andando a formare una coppia di protagonisti d’eccezione insieme alla co-star vincitrice dell’Oscar 2022 come miglior attrice, Jessica Chastain.
Un’accoppiata che, va detto, dopo la visione del solo pilot sembra funzionare già ottimamente, con una chimica tra i due attori notevole e ben proposta in scena. L’episodio, infatti, ha toccato più parti del rapporto tra i due personaggi, regalando un primo accenno alla loro storia attraverso le più svariate emozioni.
“The Race Is On” parte dal primo incontro tra George e Tammy, con il sogno di quest’ultima di aprire uno dei concerti del suo idolo. Concretizzato questo primo passo di svolta, la relazione tra i due si sviluppa in maniera forse troppo rapida nello scorrere dell’episodio, ma rimanendo del tutto ancorata a fatti e situazioni realmente accaduti e raccontati dalla stessa Wynette nella sua autobiografia (a partire dalla famosa cena messa in scena in questo episodio).
D-I-V-O-R-C-E
Tra le varie performance canore di questo pilot, è sicuramente il ritmo di “D-I-V-O-R-C-E” a lasciare il segno nella mente dello spettatore e non solo per una questione di orecchiabilità. La scelta degli autori della serie di puntare su questo brano per raccontare l’avvicinamento tra George e Tammy appare infatti altamente funzionale, a volte risultando anche impregnato di una vena più ironica.
Ma di ironico nella vita di questi personaggi c’è in realtà ben poco. “D-I-V-O-R-C-E”, infatti, oltre che usata quasi come corteggiamento da parte di George per spingere Tammy a lasciare il suo precedente marito Don Chapel (interpretato da Pat Healy), sembra essere una parola ben incisa nella storia della Wynette. Sposata per ben cinque volte, con quattro divorzi alle spalle, leggendo le testimonianze susseguitesi sulla sua vita, sia dirette che indirette, sembra che la donna non abbia mai raggiunto una vera e duratura felicità coniugale. E questo primo episodio non manca di mostrarne già qualche accenno.
Da un senso di rancore, invidia e gelosia che traspare da Don Chapel, si passa alla violenza di George Jones, che qui viene subdolamente mostrata sottoforma di “salvataggio” ma che lascia ben trasparire alcuni discutibili lati caratteriali. Il tutto tenendo presente la costante dell’alcol, fattore che ha determinato sin dall’inizio e, stando alla storia, continuerà ancora a determinare la relazione della coppia. Un viaggio decisamente tumultuoso all’interno di questo rapporto che sarà esplorato ulteriormente nei prossimi cinque episodi.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
L’esordio di George & Tammy conquista sicuramente una sufficienza abbondante, grazie ad una produzione notevole in tutti i suoi aspetti e ad un cast che centra l’obiettivo. Il pilot però funge abbastanza da presentazione e starà ai prossimi episodi provare ad alzare anche il livello narrativo.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.