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The Idol 1×01 – Pop Tarts & Rat TalesTEMPO DI LETTURA 5 min

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Come già discusso nel podcast in cui presentavamo la nuova serie HBO nata dalla mente del creatore di Euphoria Sam Levinson e da nientepopodimenoche The Weeknd (al secolo Abel Tesfaye), The Idol è una serie che era ed è destinata a far parlare di sé, nel bene e nel male. E non solo perché i due protagonisti sono per l’appunto The Weeknd stesso (qui a sorpresa non al debutto cinematografico visto che aveva già recitato molto brevemente in Uncut Gems) e Lily-Rose Depp (figlia di Vanessa Paradis e Johnny Depp), quanto piuttosto per tutto l’erotismo e le scene di nudo che sono già state sciorinate neanche tanto velatamente nel trailer.
Un ottimo specchietto per tutte le allodole guardone e perverse ma al tempo stesso anche un rischio perché venire etichettata e riconosciuta solo per delle scene osé e non per la qualità della produzione e della recitazione non è esattamente un bel biglietto da visita di cui fregiarsi. Eppure è esattamente quanto successo alla serie quando, un paio di settimane fa, HBO ha presentato in anteprima mondiale i primi due episodi al 76° Festival del Cinema di Cannes ed è stata ampiamente criticata per tutte le scene di nudo venendo addirittura paragonata ad un soft-porn. Accusa che sembra piuttosto veritiera a chi sta scrivendo queste righe dopo aver visto il pilot, ma The Idol non è solo questo.

SCRITTO ED INTERPRETATO DA THE WEEKND


Quanto ci si può fidare di uno show televisivo che è stato creato da un cantante che per giunta è anche l’attore protagonista della sua stessa serie? Teoricamente poco, e infatti i sei episodi di cui è composto The Idol, oltre ad avere avuto una produzione a singhiozzo a causa degli impegni musicali del cantante, sono anche stati completamente riscritti da Sam Levinson visto che la serie stava andando in una direzione più vicina all’esplorazione del concetto di setta e questo non rientrava nei piani iniziali di The Weeknd. Da qui, conseguentemente, la completa riscrittura delle sceneggiature e anche tutta una nuova serie di riprese aggiuntive sotto la regia attenta di Levinson stesso.
Il risultato finale quindi è frutto di un lungo processo creativo che non è andato esattamente come previsto (si vocifera un costo tra i 50 e i 75 milioni di dollari per sei episodi, una cifra assurda considerando l’assenza totale della CGI) ma che nel complesso non sembra aver completamente mancato il bersaglio. Si ha infatti la sensazione che ci vorrà un po’ prima di poter valutare completamente la nuova serie HBO.

Yeah, but what, what is it?
Chaimy, it’s cum.
What?
On her face.
What?
Someone came on her face and then took a photo.

IT’S BRITNEY JOCELYN, BITCH!


In una recente intervista durante la campagna pubblicitaria Lily-Rose Depp ha ammesso di aver tratto ispirazione da Britney Spears per l’interpretazione dell’icona pop Jocelyn. Una dichiarazione che non sorprende dato che, specialmente nella prima parte dell’episodio, si hanno diverse reminiscenze di quella che avrebbe potuto essere la vita di Britney nel pieno del suo exploit.
Jocelyn è infatti circondata da un intero entourage che fa molta fatica a tenere sotto controllo il suo lato festaiolo e tutti gli scandali che ne derivano, come per esempio una foto comparsa online e decisamente non adatta ad un pubblico di età inferiore ai 18 anni. L’entourage e i vari giornalisti la osservano da distante giudicandola e temendo il suo prossimo passo ma anche, in qualche modo, proteggendola da sé stessa per evitare delle ricadute psicologiche che sembra aver già avuto in un passato non tanto lontano. La storia di Britney Spears è nota a tutti e, anche se non ci sono palesi citazioni, il paragone è spontaneo. E va bene così perché nell’insieme questo stesso paragone aiuta ad umanizzare la cantante interpretata dalla Depp, umanizzarla e compatirla ma pur sempre rimanendone affascinati dalla sua carica erotica. E in questo Lily-Rose Depp è sorprendentemente brava.

LA SECONDA ANIMA DI THE IDOL


Il pilot ha chiaramente una doppia anima che divide l’episodio a metà tra un prima e un dopo Abel (The Weeknd). È un taglio netto che elimina praticamente il 90% dei character introdotti fino a quel punto per focalizzarsi solamente su questo gestore di un club, Abel, che durante una serata (e nonostante dei capelli imbarazzanti) riesce a far colpo proprio su Jocelyn.
Si ha quasi la sensazione che questa divisione sia stata chirurgicamente applicata da Levinson stesso durante l’opera di riscrittura, anche se non si hanno abbastanza elementi per dire quale delle due parti sia stata opera sua, se non addirittura entrambe. La seconda parte del pilot rimane comunque necessaria per introdurre il character interpretato da The Weeknd e per dar ufficialmente il via alla trama. Bisognerà quindi aspettare la 1×02 per poter valutare se effettivamente questa struttura non proprio amalgamata verrà riproposta nuovamente o meno.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Regia e musiche
  • Lily-Rose Depp si rivela una piacevole sorpresa
  • Molto emblematiche tutte le dinamiche dei manager di Jocelyn
  • Prima parte dell’episodio sicuramente più interessante della seconda focalizzata sui due piccioncini e un po’ troppo fine a sé stessa
  • La foto pubblicata e l’ennesimo scandalo
  • Ma che capelli ha The Weeknd?
  • Un po’ troppo separate le due anime dello show
  • Probabilmente un po’ troppo irrealistica la seconda parte dell’episodio

 

Una series premiere piuttosto intensa e anche strana visto che si divide in due con un pre-Abel e un post-Abel che non hanno molti elementi in comune. Nel complesso, rispetto alle critiche pesanti emerse dopo Cannes, il pilot dimostra di non essere solo luccicante ma di avere una trama un po’ più profonda da esplorare, trama che però sembra necessitare di più tempo.
Si potrà avere un giudizio più completo solo dopo i rimanente 5 episodi, nel frattempo si ringrazia HBO per il soft-porn settimanale.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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