Già dalla domanda che fa da titolo si può ben immaginare quale sarà lo sviluppo di questa nuova serie tv targata Netflix.
Who Is Erin Carter? ha un inizio lento ma funzionale a quello che poi diventerà il vero plot twist fondamentale di tutta la vicenda, un inizio che appare quasi come una pubblicità della Mulino Bianco.
La protagonista infatti è, guarda caso, Erin Carter (Evin Ahmad, già vista in Quicksand), insegnante madrelingua d’inglese presso una scuola privata internazionale spagnola.
La sua vita scorre abbastanza normalmente in quello che appare come un quartiere più che benestante con tante villette da sogno (con piscina annessa of course), fra impegni lavorativi e familiari e una figlia con una particolare attitudine alla violenza.
Il vero colpo di scena avviene circa a metà episodio quando madre e figlia si trovano nel mezzo di una rapina al supermercato mentre fanno la spesa. Con una freddezza e una lucidità inaspettate (fino a quel momento la protagonista appare come la classica “madre pancina” ultra-protettiva ed apprensiva), Erin riesce a disarmare e a uccidere con un colpo di pistola uno dei rapinatori, mettendo in fuga l’altro, non prima che quest’ultimo le abbia lanciato uno sguardo quasi d’intesa, come se i due si conoscessero da tempo.
Quello che potrebbe apparire come un tentativo disperato di una madre di proteggere la propria figlia è l’inizio di una serrata indagine, da parte di amici e familiari, sul passato di questa misteriosa insegnante che a quanto pare nasconda ben più di una doppia vita segreta.
TRAMA ORIZZONTALE E PLOT TWIST
Tutta la trama orizzontale della serie fa leva su questo plot twist, e da qui in poi si presuppone che ogni episodio aggiungerà un tassello in più che ricostruirà la vita di Erin prima che si trasferisse in Spagna.
Già questo “Episode 1” rivela molti indizi al riguardo, lasciando comunque ampi spazi per i restanti episodi. In generale gli sceneggiatori non sono affatto avari nel rilasciare “indizi” molto prima del plot twist centrale in cui si lascia presupporre che la protagonista nasconda dei segreti alle persone che sono attorno a lei. Viene inoltre rimarcato fin da subito il fatto che dietro il suo carattere “protettivo” nei confronti della famiglia si nasconda un lato oscuro, e che la sua vera personalità venga fuori dopo alcuni numerosi “scatti d’ira” (sinonimo di una violenza innata che è stata a lungo repressa).
Così tanti piccoli indizi però, così come alcuni dialoghi che appaiono fin troppo didascalici e riassuntivi (tutta la storia del cognato poliziotto per intenderci), rendono la puntata fin troppo prevedibile, così come la seconda parte che, rispetto alla prima, è fin troppo moscia.
CAST E REGIA
In compenso l’attrice Evin Ahmad riesce molto bene a mostrare questa schizofrenia del suo personaggio, e tutto sommato non se la cava affatto male. Diversamente appaiono tutti gli altri personaggi presenti, fin troppo in secondo paino rispetto alla protagonista, tanto da apparire come dei semplici cliché narrativi.
In questo non aiutano le fin troppe coincidenze presenti, già a partire dal fatto che il tutto nasca da una casualità e finendo con tutte le “casualità” che portano Erin a doversi confrontare con la sua ex vita e a re-incontrare persone che sconvolgeranno la sua tranquilla esistenza di provincia. Tutte scelte che smorzano non poco il lato “detective-story” dello show che teoricamente è poi quello che dovrebbe tenerlo in piedi.
Rimangono alcune sequenze “action” interessanti e una regia comunque impeccabile, peccato che sia al servizio di quella che è, a tutti gli effetti, una “soap-opera in salsa spy-comedy” estiva, adatta unicamente per gli amanti di questo genere.
CONCLUSIONI
In effetti il vero “peccato” di questo show è semplicemente questo: non osare abbastanza per quanto riguarda una trama orizzontale che poteva, comunque, regalare qualche emozione in più. Ma è abbastanza palese che Who Is Erin Carter? sia uno show pensato per la stagione estiva, dove il punto di forza rimangono i vari plot twist orizzontali inseriti in mezzo alla trama per tenere in vita l’attenzione dello spettatore.
Spettatore che può tranquillamente procedere con la visione dei successivi episodi, tenendo però conto che non ci saranno grosse sorprese in uno show che ci tiene a spiegare tutti i misteri tramite i dialoghi, e dove i personaggi, per quanto nascondano doppie e triple vite, sono abbastanza chiari e prevedibili nelle loro intenzioni.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Who Is Erin Carter? parte bene e ha un bel plot twist (che è poi il cuore di tutto il racconto), ma si perde fin da subito in sotto-trame irrilevanti e in toni fin troppo soap-operistici. Classica serie tv estiva da vedere quando non si ha molto da fare.
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!