Yellowstone 5×06 – Cigarettes, Whiskey, A Meadow And YouTEMPO DI LETTURA 3 min

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Yellowstone 5x06 recensioneIl titolo dell’episodio arriva direttamente dalla chiacchierata tra marito (Rip) e moglie (Beth) circa la rappresentazione ideale del paradiso di quest’ultima e di quanto sia diverso rispetto a ciò che invece rappresenta per il padre. Una chiacchierata tanto interessante quanto estemporanea ma che lascia ben intendere una sorte di “quiete prima della tempesta” (leggasi: midseason) che non è destinata a durare molto.
Le indicazioni che portano ad uno sconvolgimento generale sono moltissime: alcune arrivano via elicottero, altre arrivano sotto forma di proiettili sparati addosso a cani inermi e innocenti, altre ancora sono visibili per via di una calma surreale che non altera in alcun modo lo status quo dei membri della famiglia Dutton.

Beth:I mean I don’t need anything else: cigarettes, whiskey, a meadow, and you.
Rip:Darling, you have a warped sense of priorities, I’ll tell you.
Beth:No, I don’t. Three things that make me feel good in the perfect meadow. I don’t need anything else. Do you?

A CONTI FATTI NON È ACCADUTO NULLA


Questa prima parte di stagione, per ora, non ha riservato molti cambiamenti e sembra essere molto più incentrata sulle conseguenze di alcuni eventi, come la vittoria di John Dutton III o la morte di John Dutton IV, piuttosto che sulla nascita di nuove situazioni. Una sorta di immobilismo scenico che, onestamente, non viene percepito più di tanto ed è merito di una (quasi) sempre ottima sceneggiatura firmata dallo stakanovista Taylor Sheridan che riesce a dosare con una certa dimestichezza tutti i vari character e le diverse storyline.
Il salto temporale che separa lo scorso season finale da questa prima parte della 5° stagione non è stato oggetto di analisi ma è servito solo a far andare avanti veloce un periodo che di interessante aveva solo la campagna elettorale e poco altro. Ora per Sheridan ciò che è importante è il focus sul nuovo status quo di John che ha implicazioni su (quasi) tutti gli altri membri della famiglia ma non sul resto del suo ranch che rimane fondamentalmente molto distante da qualsiasi dinamica politica, continuando a mostrare una realtà “contadina” molto inalterata.
Ed è questo probabilmente l’obiettivo di “Cigarettes, Whiskey, A Meadow And You”, ovvero riportare tutti i character all’interno di una realtà in cui il tempo scorre diversamente, i valori sono diversi e l’uomo è sempre e comunque più piccolo della natura che lo circonda, e non viceversa.

P.O.T.U.S. & FIGLIOL NON PRODIGO


Come già detto, “Cigarettes, Whiskey, A Meadow And You” non è una puntata che scrive la storia di Yellowstone ma è piuttosto uno dei classici episodi preparatori che rallenta volutamente il ritmo prima di sfoderare un paio di colpi di scena.
Quei colpi di scena hanno però probabilmente già un nome e si chiamano Jamie e President Of The United States (P.O.T.U.S. per gli amici intimi), con il primo che vuole orchestrare una vendetta contro il padre adottivo mentre viene manovrato dalla sua nuova fiamma ed il secondo che invece, pur non avendo ancora mostrato la sua faccia, staglia già la sua ombra ingombrante nel Montana che conta, ovvero quello di Rainwater e del Governatore del Montana. Con il primo in procinto di essere detronizzato con il benestare dell’uomo più potente degli States e con il secondo pronto a non inginocchiarsi di fronte a niente e nessuno, pronto a rispondere colpo su colpo ad ogni minaccia.
Tutto è quindi in divenire e c’è poco da analizzare negli eventi di questo episodio ma tanto basta per potersi guadagnare una sufficienza e creare aspettative per il futuro.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La quiete prima della tempesta
  • L’arrivo del P.O.T.U.S.
  • Bucolicità ovunque
  • La quiete prima della tempesta
  • Kayce sempre inutile

 

Mentre la situazione in Montana sta per essere sconvolta dall’arrivo del Presidente Degli Stati Uniti D’America, John Dutton e famiglia si godono una grigliata in compagnia, ballando al ritmo di musica country e rinchiudendosi lontano da una realtà che sta per stravolgerli in un midseason che si preannuncia piuttosto interessante.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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