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Smoke 1×08 – MercyTEMPO DI LETTURA 3 min

08/08/2025
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Il precario equilibrio dell’indagine crolla, come era facile aspettarsi: Dave girovaga per la città appiccando sei fuochi e facendosi così beffe dell’intero pool investigativo che teoricamente doveva incastrarlo. Non ci sono prove, non ci sono testimoni, non c’è nulla contro di lui.Ecco quindi che il personaggio di Taron Egerton giganteggia prendendo per i fondelli Michelle, fingendo di ricostruire tutta la dinamica da esterno.Una faccia di bronzo di imponenti dimensioni che surclassa tutti in questo episodio, soprattutto perché Dave si vendica. Il suo passato era stato esposto involontariamente da Freddy in “Whitewashed Tombs”, quindi lui replica propinando l’intera storia di Michelle e di sua madre. Un colpo da maestro per una persona che sta cercando volontariamente di essere fastidiosa a tutti i costi, cercando di mostrare i muscoli e pressando psicologicamente gli altri.

IL MORTO CHE NON TI ASPETTI


“Mercy” è un altro episodio ottimamente costruito che sembrerebbe imbarcare acqua verso la fine, quando la sceneggiatura sembra perdersi in una serie di sequenze d’amore, salvo poi recuperare e sferrare un colpo di teatro.
Mentre Dave viene tenuto sotto stretta osservazione da Ezra, Michelle litiga verbalmente e si scontra fisicamente con il suo ex amante-collega, Steven. Quest’ultimo muore e in Michelle, come già mostrato in questa serie tv, qualcosa scatta: si arma di pazienza e ripulisce l’intera abitazione, creando uno scenario alternativo rispetto alla realtà. Crea, infatti, un incendio come quelli che appicca solitamente Dave, per poter coprire le proprie tracce. Il problema sarà riuscire a non farsi incastrare per Michelle, a questo punto, visto che Dave era sotto stretta osservazione e chiuso in casa dell’ex moglie. Ma non c’era margine di riflessione ulteriore da parte del personaggio interpretato da Jurnee Smollett, occorreva agire rapidamente e così è avvenuto. Sarà curioso quali forme prenderà il doppio gioco consapevole dal momento che i ruoli saranno ribaltati: Dave è innocente (in questo specifico caso), mentre Michelle è la colpevole, ma sarà costretta a giocarsi la sua miglior faccia da poker per l’occasione.

TUTTO PRONTO PER IL FINALE


Un colpo di scena che rimescola le carte a ridosso del finale e che potrebbe rappresentare un grosso cambiamento per tutti quanti: Michelle rischia di essere incastrata a sua volta; Dave potrebbe venir accusato dell’omicidio dell’agente e, con la complicità di Ezra, incastrato a sua volta. Tutte strade possibili, ma sarà interessante capire cosa Dennis Lehane deciderà per Smoke.
Lo show si presenta nuovamente ottimamente strutturato sia a livello di regia, sia a livello di scrittura dei dialoghi.
Si era già menzionato il monologo/dialogo tra Freddy e Dave nel precedente episodio, ma in questa ottava puntata grande dispendio di energie viene riservato al confronto tra Dave e Michelle, all’interno della tavola calda, riportato in parte ad inizio recensione.
Numerose continuano ad essere le riprese con inquadratura a due, dando la sensazione al pubblico di essere un osservatore silenzioso e passivo di tutto ciò che sta avvenendo. Riprese molto simmetriche e che ricreano una tensione contenuta, ma decisamente palpabile, perfettamente in linea con la narrazione dello show.
Restano ancora tutte sullo sfondo le altre sottotrame portate a galla:

  • Michelle e sua madre → un argomento lasciato a sé, forse necessario solo per collegare l’investigatrice al mondo della piromania e a Dave;
  • Dave e Ashley → ormai separati, senza troppi ricami;
  • Harvey Englehart → presente in alcune sequenze decisamente superficiali e di contorno.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Dave si vendica appiccando numerosi fuochi sparsi per la città
  • Confronto tra Dave e Michelle
  • Dave finge di ricostruire come persona estranea ai fatti, gli incendi
  • Scrittura dei dialoghi e regia
  • La morte inaspettata in chiusura di puntata
  • Le sequenze d’amore sembrano un lato negativo…ma poi tutto precipita a causa dello scontro Michelle-Steven e quindi l’episodio assume ancora più valore e bellezza

 

Il migliore episodio fino a questo punto e arriva sicuramente nel momento migliore visto e considerato che “Mirror, Mirror” rappresenta la chiusura della serie.
Gli incastri narrativi sono ultimati e le pedine sono pronte sullo scacchiere. Resta solo da capire quale pedone avrà la peggio in un gioco dove nessuno sembra in grado di dichiararsi innocente.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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