The Consultant 1×01 – CreatorTEMPO DI LETTURA 4 min

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The Consultant 1x01

The Consultant parte col botto: la nuova serie Amazon Prime infatti punta tutto sulla sorpresa iniziale, sul surreale o disturbante e sulla commedia nera. “Creator” inizia con la visita di alcuni bambini delle medie alla CompWare, azienda produttrice di videogiochi. I bambini, guidati dalla giovane segretaria Elaine, devono scoprire come si lavora all’interno dell’azienda, quali sono le figure professionali coinvolte e le loro funzioni ma soprattutto vogliono conoscere il Great Creator in The Sky, colui che i giochi li crea, il signor Sang Woo.
Fin qui tutto bene se non che Elaine lascia i bambini soli con il boss non assistendo così al suo omicidio da parte del più psicopatico dei ragazzini. Questo inizio scoppiettante, un vero e proprio game over per il Grande Capo, freddato da tre colpi di pistola da un minorenne, risulta straniante, soprattutto per il contrasto tra la storia personale di Sang Woo, appena accennata da Elaine ai bambini, e il suo piccolo assassino. Ciò non stupisce data la mente di Tony Basgallop (Servant) dietro all’ideazione della serie e autore di questo episodio pilota, la cui direzione è affidata a Matt Shakman.

IL PERICOLO DEI VIDEOGIOCHI


Craig: “Hey, Elaine, you ever think about how… if the devil made him do it, then, like, what does that make us?”
Elaine: “Cigarettes make you cough. Coke rot your teeth. TV makes you stupid. You’ve been playing video games your whole life, right?”
Craig: “Yeah, since I had thumbs.”
Elaine: “And did you ever go on a killing spree?”
Craig: “Did I ever go on a killing spree? No, not yet. But, I, uh, you know… I’m not 30 yet, so who knows.”

Una linea narrativa che emerge dai primissimi minuti di visione riguarda proprio il pericolo dell’esposizione eccessiva all’uso dei videogiochi. In The Consultant però i messaggi che gli autori lanciano sono volutamente contraddittori o comunque opposti. Se infatti a uccidere Sang Woo è un bambino che ha usato troppo il joystick, dall’altro lato c’è un’opinione diversa: i videogiochi favoriscono la socializzazione e migliorano la concentrazione.
Gli autori si sono impegnati particolarmente nel rendere la duplicità anche attraverso la fotografia. Il gioco dei contrasti si fa evidente in particolare negli uffici della CompWare in cui il nero è il colore dominante di pavimenti e soffitti ma ovunque è pieno di luci sgargianti di colore rosso, blu e bianco.

UN GRANDISSIMO CHRISTOPH WALTZ


Elaine: “Let her in.”
Patoff: “I gave them all one hour.”
Elaine: “She’s right there. If you open the…”
Patoff: “Why should I make and exception for her? What’s different about this employee from the others?”
Elaine: “Nothing.”
Patoff: “It’s not as if she didn’t have transportation.”

Il personaggio principale, quello che maggiormente suscita attenzione sin dal primo teaser di The Consultant è proprio quello che dà il nome alla serie, il Consulente, interpretato da un magistrale Christoph Waltz. Nome altisonante visto in produzioni del calibro di “No Time To Die” e “Bastardi Senza Gloria”, l’attore austriaco prende qui la parte di un uomo misterioso, dal passato non limpido, a tratti comico a tratti spaventoso.
La sua entrata in scena nel cuore della notte sorprende i due dipendenti Elaine e Craig come lo stesso spettatore che si confronterà subito con il contrasto tra la sua debolezza fisica contro l’abilità e furbizia dimostrata dal suo stesso ingresso e presa di potere nella CompWare, azienda di cui non sa (o almeno così dice) proprio niente. Il licenziamento improvviso di alcuni dei dipendenti con relativo umorismo verso una donna disabile in carrozzina mette alla prova la sensibilità dello spettatore che non può comunque evitare una devastante risata. Ogni azione che Regus Patoff compie nei trenta minuti circa di visione non fa che accrescere la curiosità verso questo personaggio che cela molti misteri.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tony Basgallop è riuscito nell’intento di creare un qualcosa a metà tra lo straniante, il thriller e la commedia a tinte nere.
  • Grandissimo Christoph Waltz in un personaggio che sembra essergli stato cucito letteralmente addosso.
  • Il pilota riesce a presentare al meglio la vicenda.
  • Nulla di significativo da segnalare.

 

Creator funziona e assolve al suo scopo: intriga e si lascia guardare con facilità. L’esperienza di Tony Basgallop in Servant è evidente e sicuramente utile per questo genere di narrazione che deve disturbare la coscienza per svelare qualche oscuro significato e la scelta di Christoph Waltz per un personaggio come Regus Patoff non poteva essere più azzeccata.

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La notte sognivaga passeggia nel cielo ed il gufo, che mai dice il vero, sussurra che sono in me draghi ch'infuocano approdi reali e assassini seriali, vaghi accenti d'odio feroce verso chiunque abbia una voce e un respiro di psicosfera che rende la mia indole quanto mai nera. Però sono simpatica, a volte.

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