Dalla mente terribilmente geniale di Mike Myers (tanto per citare un’altra mente del genere) una serie comico-demenziale dai toni eccessivamente grotteschi e surreali che racconta il mondo contemporaneo.
E lo racconta, per l’appunto, proprio nei suoi aspetti più comici e surreali ovvero il cospirazionismo e le teorie del complotto, ormai onnipresenti in qualunque campo del sapere.
The Pentaverate prende l’argomento in questione e imbastisce una vera e propria spy-story caratterizzata da un umorismo demenziale e costellata da una galleria di personaggi che fanno a gara ad essere l’uno più iconico dell’altro, tutti interpretati dallo stesso comico canadese.
UNO, NESSUNO E CENTO… MIKE MYERS
Ed ecco qui tutta la lista dei personaggi interpretati da Myers “solamente” in questo episodio pilota:
- Ken Scarborough (il cui cognome è la stessa città-natale di Myers), giornalista di CACA News (nome forse non scelto a caso), testata giornalistica televisiva specializzata in notizie dal Canada. È a fine carriera e sta per essere pensionato; parte dunque per un viaggio alla ricerca di una notizia controversa con cui poter
fare clickbaitriavere il suo lavoro; - Rex Smith, speaker radiofonico e “influencer” che ritiene che tutto sia controllato da una fantomatica lobby massonica-gay; evidente parodia dei vari Joe Rogan et similia;
- Lord Lordington, membro più anziano e capo del Pentaverato;
- Bruce Baldwin, altro membro del Pentaverato, è un tycoon australiano, magnate dei media;
- Mishu Ivanov, altro membro del Pentaverato, ex oligarca e consigliere di Putin
(casuale riferimento all’attualità?); - Shep Gordon, altro membro del Pentaverato, manager e talent scout musicale (personaggio ricorrente nella filmografia di Mike Myers);
- Jason Eccleston, ex-membro deceduto del Pentaverato, genio informatico e inventore di MENTOR, un supercomputer dotato però di personalità umana (molto scorbutica e non politically correct).
Già da questa veloce descrizione si può già intuire buona parte della vicenda e il tono usato per raccontarla. Myers usa tutte le sue doti camaleontiche (aiutato da un buon lavoro di make-up) per imbastire una commedia umana in cui gli equivoci, le battute escatologiche (e a sfondo sessuale) e la satira si mescolano insieme. Ogni personaggio è un evidente riferimento a personaggi realmente esistenti enfatizzati e mostrati in una veste iperbolica e caricaturale. Tutti a parte il personaggio del giornalista Ken Scarbourough che è un evidente omaggio alle origini di Myers e, per il suo carattere docile e remissivo, si candida ad essere l’eroe positivo della vicenda.
IL PENTAVERATO
“Ignorance more frequently begets confidence than does knowledge.”
(Charles Darwin – Membro del Pentavirato 1882-1902)
Una vicenda che trae spunto dalle innumerevoli teorie complottistiche trattandole come se queste fossero vere (molto bello il finto set di Kubrick per lo sbarco sulla Luna). Lo show decide di ribaltare la questione in un’ottica di “commedia degli equivoci” con un what if decisamente interessante. Il what if in questione prende, come ipotesi, il fatto che esista effettivamente una loggia massonica che sta dietro tutti gli eventi storici più importanti.
A differenza però delle altre, questa ha come scopo il miglioramento della società umana (anche se con metodi parecchio discutibili). Questo perché i membri fondatori erano scienziati che, nel 1300, avevano scoperto che la Peste Nera era causata dalle pulci di ratto e non da una punizione divina, motivo per cui erano stati scomunicati dalla Chiesa, motivo per cui avevano dovuto creare la loggia per difendersi.
Ora lo scopo del Pentaverato è trovare soluzioni per sconfiggere il cambiamento climatico e, per questo scopo, fanno rapire un famoso scienziato esperto del settore (meravigliosamente interpretato da Keegan-Michael Key) per farlo diventare uno di loro, tramite un rituale estremamente scenografico che mostra tutta l’assurdità di tali riti. L’iperbole e il grottesco la fanno da padrone sia in questa (che ricorda molto una scena simile de Un Borghese Piccolo Piccolo di Monicelli) che in altre scene (come quella della fiera denominata ironicamente ConCanCom) che rappresentano l’aspetto più satirico dello show.
REGIA DI TIM KIRBY
L’aspetto satirico è quello che più viene messo in risalto di questo episodio pilota, ed è l’elemento certamente più divertente e che cattura maggiormente l’attenzione, soprattutto per i suoi rimandi all’attualità.
Per il resto la comicità fa leva anche su elementi puramente slapstick ed escatologici che fanno comunque parte della tradizione del comico canadese anche se, in alcuni casi, appaiono fin troppo esagerati ed elementari abbassando fin troppo il livello comico (tipo il Bigfoot che espelle escrementi).
A compensare tutto questo c’è comunque una regia e una fotografia di qualità, che si esplica nel diverso formato fra le scene ambientate in Canada e quelle ambientate negli USA, in una differenziazione volutamente ironica che ricalca gli stereotipi che intercorrono fra le due nazioni.
Non per nulla in cabina di regia c’è Tim Kirkby, già mente di famosi videoclip musicali e di pilot di ottime serie tv e ottima “spalla comica” per la creatività di Myers.
The Pentaverate si presenta subito bene come show comico leggero e scanzonato. Non rimane che proseguire nella visione e scoprire gli innumerevoli segreti di questa fantomatica (e demenziale) loggia massonica.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Pentaverate è la nuova serie comico-demenziale scritta dal comico Mike Myers e diretta da Tim Kirby. Una vera e propria parodia sul mondo contemporaneo e sui suoi aspetti più grotteschi, fra assurde teorie del complotto, misteriose logge massoniche e ritrovi di cospirazionisti al limite dell’assurdo. E il peggio è che è tutto estremamente reale.
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!