The Blacklist 9×19 – The Bear MaskTEMPO DI LETTURA 3 min

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Bear Mask:Admit it man. Deep down, when it really matters most, you’ll always be a day late and a dollar short.

Secondo alcuni, viviamo in un mondo talmente pazzo e illogico che conviene fare sempre anche la cosa apparentemente più stupida e sbagliata, perché potrebbe rivelarsi quella giusta.
Stando a quanto visto nella puntata in oggetto, potrebbero non avere tutti i torti.
Aram, infatti, per risolvere i suoi dubbi e tormenti, amplificati dal nuovo incarico di capo della Task Force, decide di ricorrere ad un ciclo di allucinogeni, amministrati comunque sotto rigoroso controllo medico.
Gli effetti dell’esperimento sono bizzarri, ma promettono di non rivelarsi del tutto negativi. Se non altro, l’agente Mojtabai sembra aver ben chiarito tutti i dati del suo problema ed essersi portato un bel passo avanti sulla via della soluzione.

I PROBLEMI DI ARAM


Lo spettatore inizia a capire che qualcosa non va quando Aram, nel telefono non bloccato dagli assalitori del Post Office, sente la voce di Red e si sente la canzone What A Wonderful World.
Si produce un effetto a metà fra il film Inception, quando irrompe la voce di Edith Piaf e il film Ricomincio Da Capo, con una decisa pendenza verso quest’ultimo. L’agente Mojtabai, infatti, si aggira nel mondo dei suoi sogni e delle sue allucinazioni, ripetendo sempre le stesse esperienze in un loop potenzialmente infinito.
Non manca la passeggiata sul viale dei ricordi, come buona tradizione di ogni episodio di The Blacklist senza numero.
Per ora, Aram è uscito dal circolo vizioso grazie al ricordo di Samar, ma non finisce qui. Come suggerisce l’inquadratura finale, egli può essere il peggior nemico di se stesso.

I PROBLEMI DI RED


Ignaro di tutto ciò, il Concierge del Crimine prosegue le sue investigazioni sull’esplosione con cui si era conclusa la puntata precedente.
Come era facile sospettare, la donna vista alla finestra non era Kate Kaplan, ma la sorella.
Intanto, si segnala il ritorno di Mierce, per assistere la sorella Weecha, gravemente ferita. La sciamana cerca di ridurre i contatti con Red al minimo indispensabile, per non farsi “infettare” dal suo malsano desiderio di vendetta contro chi ha ucciso Lizzie.
L’effetto benefico della donna, capace di volgere al bene un animo maschile traviato e travagliato, è noto da molti secoli. Dante Alighieri ci ha scritto tutta la Divina Commedia. Red però è un materiale ben più duro e incallito rispetto ad Aram, per cui il risultato è molto più incerto.
I problemi di cuore, inoltre, andranno per il momento messi da parte di fronte ai nuovi sviluppi della situazione.

I PROBLEMI DI COOPER


Harold Cooper, dal canto suo, indaga sul ricatto di cui è vittima. Nella corsa contro il tempo, Ressler lo assiste validamente.
Nonostante l’assassinio di Michelle Lacroix, moglie di Tyson, hanno ottenuto un indizio che, per quanto enigmatico, si rivela importante e unisce due sotto trame. Quando si parla di una banca che continua a funzionare anche se risulta chiusa da anni, Red sa perfettamente di cosa si parla (è la Caelum Bank, titolare del prossimo episodio, descritta come una vera “fortezza volante” dalla sinossi diffusa online). Come se non bastasse, il conto utilizzato per i pagamenti è il suo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ritorno di Samar
  • Ritorno di Mierce
  • Le sotto trame si uniscono
  • What A Wonderful World
  • Il loop fra sogni e allucinazioni è una soluzione semplice per far bella figura a poco prezzo

 

La sceneggiatura ha usato un modo semplice e di sicuro effetto per riempire bene gli spazi che mancano da qui alla fine della stagione, fra tre puntate. Quando si parla di sogni e allucinazioni si hanno meno vincoli. Beninteso, Samar nel ruolo di spirito guida può restare finché vuole.
Anche le clip riguardanti la morte di Lizzie aiutano ad arrivare pronti alla data di consegna, quando si è stretti con i tempi.
Il risultato è funzionale, ma rimane un certo senso di insoddisfazione. Se il percorso interiore di Aram verso una maggiore sicurezza di sé dovrà continuare, si spera lo farà in modo migliore e più strutturato.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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