Elaborare un lutto è qualcosa di assolutamente personale. Ognuno a modo suo cerca di superare il dolore dell’affetto mancato, eppure la vera domanda in questo contesto è: può il ritorno di un caro scomparso anni prima risanare completamente le cicatrici? Secondo questa quarta puntata di Resurrection la risposta è no. Nonostante la possibilità di riabbracciare il proprio piccolo, Lucille palesa quanto detto sopra sfogando la sua rabbia contro Barbara, colpevole di essere scivolata nel fiume e di aver coinvolto Jacob nell’incidente. La tranquilla cena in famiglia si trasforma così in un crogiolo di risentimenti esplicitati e di quello che è il caposaldo più importante per la matriarca di casa Langston: la famiglia deve rimanere unita e proteggersi sempre. La vera domanda è: era un messaggio diretto a tutti oppure in particolare al figlio Fred che pian piano scopre sempre di più?
“Old Scars” si sofferma in particolare su questo nodo della trama che dà una svolta importante al tutto, dando anche al pubblico la possibilità di elaborare nuove ipotesi. Così, giunti alla quarta puntata della seconda stagione, gli autori iniziano a dare qualche dettaglio in più sul passato di Arcadia, e quello che sembrava essere il risorto zero in realtà non è altro che il primo di una seconda ondata di ritorni. A questo punto comincia anche a delinearsi la funzione del personaggio Margaret, il cui ruolo va man mano diventando di fondamentale importanza sui misteri della piccola cittadina. Sembra ormai assodato, ma faremmo meglio a non puntarci il tutto per tutto, che la vecchia fabbrica della famiglia Langston sia un pezzo importante del puzzle.
Importante punto di svolta che non è esente da piccoli errori. Le incongruenze riguardano in primo luogo Margaret che scopriamo essere a conoscenza del modo per eliminare definitivamente i risorti, che lei chiama però demoni. Il ritaglio di giornale trovato da Bellamy si rivela essere un pezzo importante del mistero, si parla di un gruppo di operai morti in un incidente e che presumibilmente quegli operai siano stati i primi a ritornare ad Arcadia dalla terra dei morti nei lontani anni trenta. Ma se è vero che la donna conosceva il modo per eliminarli definitivamente, come mai uno di questi operai è ritornano nuovamente? Soprattutto, è stata lei a farlo sparire in qualche modo? In questo contesto si allaccia anche un vecchio personaggio, sparito appunto dietro una bolla d’acqua: Caleb.
Nonostante non faccia più parte della cast, la sua fine continua ad essere un nodo cruciale da risolvere, che ci sia qualcun altro ad Arcadia che conosce il segreto per far sparire per sempre un risorto? Se così fosse chi potrebbe essere?
Se il focus principale è rivolto ai vecchi rancori non del tutto passati, da un’altra parte in città le dinamiche sembrano cambiare in modo incoerente. Ovviamente ci riferiamo a quanto accade in casa Hale. Janine subisce una completa trasformazione, rivede completamente il suo comportamento dando una spalla su cui piangere a Rachael. Cercando un punto di vista più analitico questo atteggiamento può essere fatto risalire a due ragioni, la prima legata alla maternità mai avuta, quindi la speranza di poter crescere il bimbo, la seconda è che la donna abbia preso un colpo in testa o soffra di bipolarismo. Un comportamento che stupisce e che si spera venga in qualche modo spiegato.
Resurrection è una serie tv che ci ha abituato ad un andamento costante, statico e scarno di forti emozioni. Nel complesso le storie sono coerenti e ben sviluppate, fatta eccezione per questa puntata che vede per la prima volta l’alterarsi nel comportamento di un personaggio senza alcuna motivazione (Janine). I capisaldi sono l’affidabilità della qualità che rimane pressoché inalterata, una buona sceneggiatura e un buon cast che con il proseguire delle puntate veste sempre meglio i panni del proprio personaggio. Da un altro punto di vista non possiamo non notare qualche difetto che manifesta a volte in maniera lampante e altre volte maschera con qualche colpo di scena.
Per quanto questo show faccia della lentezza un punto quasi di forza – potremmo definirlo il suo marchio di fabbrica – a volte questo elemento si trasforma in un punto debole arrivando a snervare il telespettatore. “Old Scars” rappresenta una puntata che sotto questo punto di vista risulta ancora più lenta nella sceneggiatura che in alcune scene regala abbondanti secondi di silenzio al telespettatore. Se però da un lato l’episodio risulta fiacco, dall’altro la trama fa un bel passo avanti e gli autori accontentano il pubblico raccontando qualcosa in più su Margaret Langston che difatti possiede quell’elemento mistery che coinvolge e sconvolge più di tutti gli altri.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Multiple 2×03 | 5.47 milioni – 1.4 rating |
Old Scars 2×04 | 5.00 milioni – 1.4 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.