Torniamo al punto di partenza. L’inizio di stagione ci aveva preannunciato una fine ambigua, misteriosa ma di sicuro largamente prevedibile con lo svolgersi degli eventi. Da quando, nel corso delle puntate, siamo venuti a conoscenza dell’impeccabile quanto ambizioso piano di Emily, penso che a nessuno abbia sfiorato l’idea che tutto andasse come previsto. Lo
capiamo subito, dal “I’m sorry” di Emily, da come cade in acqua e dal fatto che Revenge è destinato ad una trama circolare, da dove ormai credo sia impossibile uscire. Senza ombra di dubbio è pur vero che sei il grilletto fosse stato premuto da Victoria, le cose sarebbero state ugualmente banali, ma avrebbe da un certo punto di vista, smosso le acque, perché alla fine dei conti Victoria, protagonista tanto quanto Emily (degli altri Grayson ce ne frega ben poco), è di fatti immobile dalla scorsa stagione. Uno dei pochi personaggi interessanti è stato retrocesso a mera comparsa e non sto esagerando, se pensate che tutto quel che ha fatto è servito solamente al mal funzionamento del piano di Emily (dovuto alla passività di Victoria e alle circostanze, non certo ad un comportamento attivo della matrona Grayson, altrimenti non staremmo qui a lamentarcene).
Aggiungete poi, Lidia come causa della disfatta di Emily e avrete un quadro completo della poca riuscita del midseason. Lidia era sicuramente un fattore imprevedibile per Emily e da un lato capisco perché la scelta degli autori è ricaduta proprio su questa, però dall’altra parte ha minimizzato la furbizia di Emily, famosa perché infallibile e perché non ha un margine di errore: poteva realmente bastare una casa sulla spiaggia a chi, più di ogni altra cosa, brama l’ascesa sociale e il ritorno tra coloro che contano?
Il difetto più grosso dell’episodio tuttavia consta in tutti i preparativi operati nelle precedenti nove puntate: abbiamo passivamente e pazientemente assistito ai preparativi del matrimonio del secolo, abbiamo sopportato anche i ripensamenti di Daniel e il suo fastidioso ritorno di fiamma con la ex quasi morta, il figliol prodigo di Victoria, la presenza di Charlotte, il ritorno dall’oltretomba di Lidia, tutto questo perché confidavamo (beh, mica tanto alla fine..) nel piano di Emily, non nella sua riuscita badate bene, perché sapevamo qualcosa andasse storto, ma in una puntata al cardiopalma che ci ripagasse delle brutture a cui abbiamo assistito. Così non è stato. Certo Emily è dispersa in mare e questo getta le basi per la seconda parte di stagione, ma ancora una volta si tratta di preparativi: preparativi per la seconda metà, che poi si ridurranno in preparativi per il finale di stagione che altro non sarà che un preparativo per una probabile quarta stagione. Revenge è entrato in un circolo vizioso dal quale a fatica riuscirà a venirne a capo, il risultato per questi primi dieci episodi è insoddisfazione da parte del pubblico ed un calo di ascolti per la ABC.
- Emily dispersa: incuriosisce scoprire come se la sarà cavata (mi pare ovvio che non è morta)
- “Long life to David Clarke”
- Emily e Aiden
- Colpo di scena prevedibile
- Zero suspance
- Fattore Lidia
- Victoria ormai retrocessa a personaggio secondario
- Nove episodi sono serviti da preparativi a questa puntata di metà stagione, che funge da preparativo alla seconda parte di stagione, che getterà le basi per il finale di stagione, che preparerà il terreno ad una probabile quarta stagione, che morse il gatto, che si mangiò il topo, che al mercato mio padre comprò.
Il midseason non solo è insoddisfacente, ma rende inutili i nove episodi che lo hanno preceduto.
VOTO EMMY
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Lunatica, brutta, cinefila e mancina. Tutte le serie tv sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.