Nello scorso episodio era stata richiamata la dualità dell’animo umano diviso tra scienza e fede. Questa dicotomia, oltre a segnare profondamente la stagione, viene utilizzata come artificio per poter creare fin dal principio una diatriba verbale e conoscitiva tra Cotton ed il Dottor Wainwright. I due pur essendo totalmente opposti in quanto a credenze, si ritrovano ad essere curiosi per la stessa medesima questione, ma è l’approccio a definire Cotton come uomo di fede ed il dottore come uomo di scienza: Cotton è portato a credere che “quando hai eliminato l’impossibile, qualsiasi cosa resti, per quanto improbabile, deve essere la verità” (nella puntata, l’uomo parafrasa proprio la suddetta frase di Sherlock Holmes), infatti egli è ormai convinto dell’esistenza delle streghe, a differenza della passata stagione quando sembrava mantenere delle forti riserve riguardo l’argomento avanzando diversi dubbi nei confronti del padre; Samuel invece, piuttosto di teorizzare e di basarsi semplicemente sul suo personale pensiero, preferisce partecipare in prima persona alla ricerca della fonte della peste approdata a Salem.
“Book Of Shadows” prende titolo dal libro-diario che ogni strega sembra esser tenuta a scrivere, parlando della propria vita. Titolo e nome che riporta la mente indietro di anni, quando Streghe era una delle pochissime serie tv approdate in Italia ed il loro Libro delle Ombre rappresentava la potenza del Trio. In questo caso il libro sembra quasi più utile a Mary per poter spiare ed indagare su Anne e la contessa. L’episodio (così come il successivo) sottolinea il deciso e marcato cambiamento occorso a John Alden ed al suo temperamento pacifico e non violento: John in conclusione d’episodio compare a sorpresa a casa di Cotton -sconvolto dal fatto di rivederlo vivo- e fin da subito appare chiaro che l’uomo non è di certo giunto per discutere in maniera tranquilla di ciò che sta accadendo alla cittadina. Il fatto che si sia rivelato dopo aver cercato di celare il proprio ritorno agli occhi di tutti -in primo luogo a quelli di Mary- lascia adito a qualche dubbio: John mostrandosi a Cotton si è definitivamente giocato l’effetto sorpresa oppure il reverendo manterrà il silenzio sulla ricomparsa dell’uomo?
Entrambi gli episodi decelerano prepotentemente relativamente alla porzione di trama riguardante Mercy Lewis: la ragazza, sopravvissuta all’incendio fatto appiccare da Mary Sibley, sembra più convinta che mai a vendicarsi della donna. Eppure, pur continuando a sottolineare quanto sia assetata di sangue, la matassa fatica a disfarsi: paradossalmente, infatti, Mercy continua a riempire le scene di promesse di vendetta, senza compiere effettivamente qualcosa che possa indurre lo spettatore a credere di essere ormai in procinto di vedere la tanto agognata guerra tra streghe promessa dalla tagline della stagione. Mercy è sempre stata irrequieta ed incontrollabile, ma dopo l’incendio sembra aver perso tutta la sua verve e la sua cattiveria. La sua parte di trama è utile solamente ad aggiungere un ulteriore filone romantico alle vicende narrate: Dollie ed Isaac, infatti, fuggono da casa Lewis e dal loro aguzzino. Per quanto la loro fuga possa funzionare (o verrà fatta funzionare) ancora non è dato saperlo.
L’episodio “The Wine Dark Sea” ci permette di osservare George Sibley nel suo grande splendore di oratore alla comunità di Salem: l’uomo viene nuovamente convinto da Mary a parlare pubblicamente cercando di imporsi per poter ridurre il potere ed il consenso che sembra raccogliere Hathorne, quest’ultimo sempre più deciso e diretto nel cercare di convincere Anne Hale a sposarlo. La puntata coincide con il tanto atteso primo faccia a faccia (pur essendo avvenuto in una visione) tra Mary Sibley e la contessa Palatine. Tra le due sembra esservi un divario enorme in quanto a potere magico, eppure è stata Mary a portare a termine il Sommo Rito. Non la più potente tra le due, ma la più operosa ed abile probabilmente. Anche se c’è da dire che molto del lavoro svolto da parte di Mary è avvenuto in totale assenza di nemici o di persone che le impedissero di compiere il proprio dovere: i problemi iniziarono ad arrivare solo con l’arrivo a Salem di Increase Mather, ma nemmeno lui riuscì ad impedire il realizzarsi del Sommo Rito, anzi, finì per essere una vittima.
Da rivedere il profondo cambiamento di George: per quanto Mary possa essere bella e affascinante, pare abbastanza strano che un uomo che mai si è dimostrato facilmente “addomesticabile” come George si faccia ammansire da una promessa di pagherò -in termini sessuali- da parte della propria aguzzina.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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From Within 2×03 | 0.50 milioni – 0.1 rating |
Book Of Shadows 2×04 | 0.33 milioni – 0.1 rating |
The Wine Dark Sea 2×05 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.