“Oh. Oh, I said “Hey.”
What, sweetie, what?
Uh… I’ve had this song stuck in my head all day. “I said ‘Hey, hey.’ I said ‘Hey.’
4 Non Blondes. That’s a perfect soundtrack for a lobotomy.”
C’è tanta rabbia in questa “What’s Going On?”, ma anche tanta voglia di riscatto che, radicata nel profondo di Sense8, è finalmente venuta alla luce. Sin dal pilot, passando poi per “I Am Also A We” e la scorsa “Smart Money Is On The Skinny Bitch“, si è riusciti a capire meglio quale fosse il vero potenziale di Sense8. Ipotizzando la visione di questa 1° stagione come un film di 12 ore (visto che ci sono 12 episodi), con questo quarto episodio di fatto si può dichiarare conclusa la fase introduttiva che in queste prime quattro puntate ha funto da enorme “spiegone” dell’universo narrativo creato dai Wacho e Stracchino (se volete una spiegazione del perchè sono chiamati così vi rimandiamo alla recensione del pilot).
Se “Limbic Resonance” e “I Am Also A We” possono essere accostate l’una all’altra per formare un lungo pilot, “Smart Money Is On The Skinny Bitch” e questa “What’s Going On?” hanno il compito di collegare i primi tasselli tra i vari “Sensates” e mostrare a loro, ma anche a noi, quali sono le principali caratteristiche di questo legame che li fonde in un’unica entità. Emblematico, in tal senso, è stato l’utilizzo delle abilità di Sun nella precedente puntata ma, allo stesso modo, viene anche spiegato (banalmente ed implicitamente) perchè la lingua principale dello show è inglese nonostante differenti potenzialità linguistiche (indiano, islandese, koreano, spagnolo, swahili). Essere uno degli 8 permette di accedere alle conoscenze linguistiche di ciascuno di loro, di parlare fluentemente lingue che non si pensava di sapere e allo stesso tempo sentirle nella propria lingua madre (inglese nel nostro caso), un escamotage semplice ma estremamente ingegnoso che ci ha permesso di evitare tutti i sottotitoli (risata generale) ogni volta che ci si trova in location con protagonisti non anglofoni. E così viene facilmente risolta una delle critiche che potenzialmente potevano essere rivolte allo show.
Questo quarto episodio è il primo a non essere anche diretto dai fratelli Wacho e la cosa si vede. Pur mantenendo il “format” schizofrenico delle inquadrature volte a far capire la pluralità delle dimensioni dei “Sensates”, la regia di Tom Tykwer (collaboratore storico dei Wacho e regista di Cloud Atlas) è meno forzata, più fluida e decisamente più apprezzabile proprio per l’assenza di tutti quei dettagli tecnici e non che rendono frammentata la scena. L’effetto benefico è evidente in tutta la puntata ma risulta ancora più palese in due momenti fondamentali: l’incontro in carcere tra Will e Jonas ed il finale totalmente legato alle 4 Non Blondes.
A farci bene caso, Will Gorski potrebbe essere tranquillamente ritenuto come il più sveglio tra i “Sensates” perchè, olte ad essere il privilegiato che ha parlato con Jonas per ben due volte, è anche colui che attualmente ha maggior coscienza di sè tra tutti e 8. Si potrebbe pensare che, condividendo emozioni e conoscenze (linguistiche), queste nozioni possano essere già a disposizione di tutti ma il processo di conoscenza per induzione sarà valido magari un giorno, per ora non lo è e quindi solamente Will ha sperimentato e riflettuto sui nuovi poteri acquisiti. Ritornando al suo incontro con l’ex Sayid di Lost, l’operazione, oltre ad essere dannatamente catartica e adrenalinica al tempo stesso, è resa alla perfezione grazie ai continui cambi di scena e di prospettiva, cosa che nelle precedenti puntate era stata sì fatta ma in maniera più caotica. Sarà che anche noi, arrivati a questo punto, siamo più inclini a capire facilmente cosa accade e come avvengano i trasporti delle entità dei singoli protagonisti, tuttavia una certa fluidità aiuta il tutto (leggasi la fuga di Nomi dalla lobotomia) per finire in quell’orgasmo dei sensi di “What’s Going On?”, cantato come segno di vittoria e liberazione contemporaneamente. La musica, che fin dall’inizio della serie si è resa protagonista di ogni evento, qui viene finalmente messa in primo piano per coinvolgere tutti i personaggi rendendoli di fatto, per la prima volta una cosa sola, un’unica entità: maestoso.
Si parlava di riscatto ad inizio recensione ma poi non è più stato tirato fuori l’argomento ed il motivo è semplice: è ovunque. Non si parla solo di riscatto dei singoli personaggi (Nomi, Will, Wolfgang) ma anche della serie stessa che qui esplode in tutta la sua originalità e maestosità. Ci sono volute 3 puntate di preparazione perchè ciò accadesse, si è faticato per presentare ogni character, si è lottato per introdurre il pubblico all’interno di questo complesso mondo visivo e uditivo ma alla fine “What’s Going On?” ha lasciato il segno e non si può non rimanere estasiati e soddisfatti per la rivalsa a cui si è assistito.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Smart Money Is On The Skinny Bitch 1×03 | ND milioni – ND rating |
What’s Going On 1×04 | ND milioni – ND rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.