Mr. & Mrs. Smith 1×01 – First DateTEMPO DI LETTURA 4 min

/
()

Mr. & Mrs. Smith 1x01 Recensione Pilot Donald Glover Amazon Prime VideoSono passati ben diciannove anni dall’ormai lontano 2005. Qualcuno resterà sconvolto da questa notizia, ma essendo passati ormai i canonici vent’anni ecco che Hollywood mette in cantiere un remake di un suo vecchio successo. Sì, perché Mr. & Mrs. Smith fu un vero successo, figlio di quell’epoca di star-system in cui due nomi di cartello come Brad Pitt e Angelina Jolie riuscivano a trascinare di peso il pubblico in sala. Quindi c’era da aspettarsi che qualcuno, dopo circa vent’anni, si svegliasse con l’idea di riadattare la sceneggiatura originale di Simon Kinberg.
Non che questo sia necessariamente un male, perché remake non è sinonimo di “brutto” e tutto va valutato tenendo ben presente le persone che ci sono dietro e, soprattutto, guardando il prodotto finale. Vale anche per la nuova serie prodotta dagli Amazon MGM Studios e distribuita ovviamente su Prime Video, che vede in veste di showrunner Donald Glover e Francesca Sloane, ovvero gli autori delle ultime due stagioni di quel gioiello che vale la pena recuperare su Disney+ che si chiama Atlanta. Sarebbe dovuta esserci, dietro e davanti la cinepresa, anche Phoebe Waller-Bridge, Miss. Fleabag per dirne una. Tuttavia ha lasciato il progetto per “divergenze creative” con Glover nel 2021, lasciando il suo posto alla semi-sconosciuta Maya Erskine.

UN REMAKE DIVERSO


Innanzitutto c’è da precisare che questa nuova serie TV attinge solo l’idea di partenza dal film di Doug Liman. Infatti, mentre i coniugi Smith erano veramente marito e moglie nel film, qua sono solo due agenti segreti che fingono di avere una vita matrimoniale per portare avanti le loro missioni sotto copertura. Una scelta che sembra pagare fin da subito. Mentre si reinventa un concept efficace, come quello alla base della storia, si crea allo stesso tempo qualcosa di nuovo, generando nuovi scenari, nuove potenziali situazioni che il pubblico non conosce già.
Durante il “First Date” di John e Jane Smith si assiste alla loro prima missione, che coincide anche col loro primo appuntamento. Un appostamento dai risvolti esplosivi che assume le sembianze di un’uscita romantica di tutto rispetto: caffetteria, passeggiata al parco e teatro. Ci pensa fortunatamente un’esplosione inaspettata a scuotere personaggi e spettatori, fin troppo coccolati dai taglienti dialoghi dei due protagonisti così diversi l’uno dall’altro.

Jane:It’s an old KGB tactic, you draw less attention as a couple.

LO SPY-COMEDY SECONDO GLOVER


Il pubblico di fedelissimi che segue Donald Glover, anche noto in musica come Childish Gambino, sin dai suoi inizi in Community avrà riconosciuto anche qui quel suo tocco nei toni, nelle atmosfere messe in scena, nei dialoghi spiccioli e nel mood visivo. Forse non è un caso infatti che in cabina di regia, per questi primi due episodi, si sia accomodato Hiro Murai, che con Glover/Gambino ha da sempre stretto una solida collaborazione, partendo dai videoclip musicali, passando per Atlanta, fino al suo mediometraggio intitolato Guava Island.
A Murai si aggiunge un altro aficionado di Atlanta come il dop Christian Sprenger, ed ecco che la ricetta segreta per ricreare quelle tonalità è stata svelata. Ad ogni modo sembra evidente che Glover abbia preso l’idea della tesi di Master di Simon Kinberg per raccontare una storia romantica moderna, fatta di dispositivi informatici, chatbot, relazioni umane che si servono di smartphone e messaggi per crescere. A tutto ciò si aggiunge poi il lato action, in cui l’artista statunitense si cimenta per la prima volta, e per cui la curiosità cresce fortissima in vista dei prossimi episodi.

CHIMICA


Infine bisogna spendere due parole anche per la protagonista della serie. Maya Erskine si è infatti ritrovata a bordo di un progetto che era inizialmente pensato per la Waller-Bridge e che era sicuramente, dato il suo ruolo di showrunner, anche scritto su misura per la protagonista dell’ultimo Indiana Jones. Tuttavia, dopo alcuni lavori di riscrittura, ecco che il ruolo di Jane Smith sembra calzare a pennello per la nuova interprete, dal curriculum alquanto singolare.
Maya Erskine è nota, infatti, principalmente per i suoi lavori come doppiatrice, nonostante anche lì non sia mai riuscita a ritagliarsi un ruolo abbastanza rilevante. Desta quindi scalpore vederla come protagonista in un progetto in cui uno dei colossi dello streaming come Prime Video sembra puntare tanto. Per il momento la prima impressione data dopo circa cinquanta minuti è pienamente positiva, grazie ad una chimica ben presente con il collega/marito John Smith, celata dal freddo carattere di lei, che inizia a scricchiolare proprio al termine dell’episodio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il tono di Atlanta con un high concept come quello di Mr. & Mrs. Smith
  • Regia e fotografia votate al romance, anomale per un prodotto action
  • L’esordiente Maya Erskine e la chimica con Donald Glover
  • I dialoghi che intrattengono per tutto l’episodio
  • L’improvvisa esplosione
  • Oltre alla possibile liaison tra i due protagonisti, manca un amo per continuare la visione con il prossimo episodio

 

Il primo appuntamento di John e Jane Smith, coppia pericolosa, apparentemente sposata, è un successo. Se i due coniugi avessero accettato da bere dopo aver consegnato una torta, che segretamente era una bomba, sarebbero morti. Sembra assurdo, ma è solo Donald Glover.

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

Precedente

Expats 1×03 – Mid-Levels

Prossima

Feud: Capote Vs. The Swans 2×01 – 2×02 – Pilot – Ice Water In Their Veins

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.