Giunti all’ultimo episodio di questa seconda stagione, gli autori concentrano tutta l’attenzione sulla distruzione della Faglia, l’obiettivo primario sin dal pilota della serie. Nonostante i grandi avvenimenti di questa parte della narrazione, però, non c’è il pathos che ci si aspetterebbe e la seconda parte dell’episodio scivola via assumendo i tratti dell’arrivederci (forse). Ovviamente l’uscita di scena di uno dei personaggi principali è sempre difficile da gestire, soprattutto se una buona parte della narrazione vi si regge sopra ma qui è evidente la poca attenzione dedicata.
LA DIPARTITA DI KIRIGAN
Kirigan: “Now… you know sacrifice.” […]
Kirigan: “You have my sympathies for what comes next, when you realize that what you’ve done solves nothing. The world doesn’t need a Saint to protect it. It needs a monster. And while I remain… Let me be your monster.”
Alina: “You think that after everything, I’d still stand by you?”
Kirigan: “There is no light without darkness. Without me, you have no counter, no balance. Let me carry the hatred of this world.”
Alina: “Hatred. Because of the choices you made.”
Kirigan: “Choices you too will make… in time.”
Alina: “I will never walk your path.”
Kirigan: “I know you believe that now. But soon… Soon you will have no equal. The years spent alone will grind you down, they will harden you. And who will be there to shield you from it? Who will be there to save you?”
Alina: “I will save myself. Your legacy is already written. There is no redemption.”
Arrivati a questo punto, non si può fare a meno di chiedersi quanto la dipartita di Kirigan possa pesare sul futuro della serie. Infatti, Ben Barnes ha tenuto in piedi Shadow And Bone sin dalla sua prima apparizione e risulta arduo immaginare come si possa superare la sua assenza dal momento che un personaggio come quello della protagonista Alina nasce, cresce e corre parallelo a uno come il Darkling.
Proprio su questo punto si basa infatti l’intenso dialogo al centro di quella che un tempo fu la Faglia: chi sarà Alina ora che non ha più un contrappeso? Come potrà bilanciare la sua luce senza l’ombra? Negli episodi centrali di questa stagione la protagonista si è diretta progressivamente verso il lato oscuro guardando da lontano senza avvicinarsi troppo e con questa conclusione risulta abbastanza chiaro come la narrazione potrebbe procedere. L’involuzione in chiave malvagia della protagonista è alle porte e con tre Amplificatori chi potrebbe mai fermarla?
CINQUE (O SEI) DI CORVI?
Probabilmente la qualità altalenante di questa stagione è dipesa dall’impegno degli autori nella realizzazione delle sceneggiature dello spin off Six Of Crows. Infatti il gruppetto di furfanti, che ha avuto una buona evoluzione e una storia abbastanza solida, meriterebbe un po’ più di spazio lontano da Evocaluce e grisha impazziti. Ogni Corvo ha una precisa caratterizzazione, un obiettivo e una storia da raccontare. Non rimane che attendere una conferma e forse fare qualche speculazione su chi potrebbe essere il sesto Corvo che mancherebbe all’appello.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Alla fine della sua seconda stagione si può dire che Shadow And Bone non sia riuscita a reggere il confronto con la sua prima. Tra alti e bassi gli autori hanno comunque portato a compimento le storyline più importanti ma ora la palla passa a Netflix e al suo tribunale senza giuria.
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La notte sognivaga passeggia nel cielo ed il gufo, che mai dice il vero, sussurra che sono in me draghi ch'infuocano approdi reali e assassini seriali, vaghi accenti d'odio feroce verso chiunque abbia una voce e un respiro di psicosfera che rende la mia indole quanto mai nera. Però sono simpatica, a volte.