Sneaky Pete 2×04 – MaggieTEMPO DI LETTURA 4 min

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Mentre la prima stagione di Sneaky Pete si caratterizzava per essere, tutto sommato, una serie mono-centrica sul personaggio di Marius/Pete, questa seconda stagione ha sviscerato non poco i protagonisti secondari dello show (la famiglia Murphy), diventando di fatto una serie corale.
Non che nella prima stagione i personaggi di Otto, Audrey, Carly e Julia fossero dei personaggi passivi, tutt’altro. Ma l’allontanamento momentaneo di Marius dalla famiglia permette di svilupparne meglio i caratteri proprio perché le loro azioni sono indipendenti (o quasi) da quelle del presunto “cuginastro Pete”.
Così, se già la coppia Otto-Audrey (interpretati in maniera eccezionale da Peter Gerety e Margo Martindale) riusciva a suscitare empatia nello spettatore per le loro sorti, in questo episodio non si può non provare una certa tenerezza per Audrey che cerca disperatamente di nascondere le prove del suo omicidio e, allo stesso tempo, preoccuparsi per la sorte del marito, il quale viene coinvolto in un inusuale (e alquanto divertente) road-movie tarantiniano alle prese con mafiosi ebrei rottamatori illegali di auto rubate (ed è veramente la cosa migliore di tutta la puntata).
Allo stesso tempo anche un personaggio che, nella prima stagione, passava semplicemente come un povero beota di buon cuore (Taylor), in questa puntata offre il meglio di sé dapprima con un discorso/confronto veramente da brividi con la sorella Carly riguardo la morte della loro madre, poi con il rapporto sempre più intimo che si sta creando con la collega di New York, sicuramente l’aspetto più banale e scontato di questa stagione (e questo lo si capiva già dalle precedenti puntate) ma riesce comunque ad essere efficace nel suo scopo di alleggerire la trama altrimenti troppo tendente al drama.
Per finire, per l’appunto, il personaggio di Carly, la quale, fino a questo momento, è l’unico elemento di raccordo tra le varie storylines presenti, con la sua indagine sulla vera identità di Marius. Un raccordo necessario poiché le storylines presenti in questa stagione hanno il difetto di essere parallele esattamente come le proverbiali rette che non s’incontrano mai. Una scelta del genere sicuramente ha il merito (come già detto) di sviluppare al meglio vari personaggi, ma, allo stesso tempo, ha anche il difetto di rallentare enormemente la trama, facendo perdere il filo e la comprensione generale del tutto.
Un rallentamento certamente non privo di sequenze e piccoli plot twist interni che cercano di ravvivare l’attenzione dello spettatore (come Julia che ritrova l’ex-marito fedifrago e latitante) ma che, alla lunga, potrebbero stancare.
E sarebbe certamente un peccato perché è soprattutto la seconda parte della puntata quella più interessante. A partire dal viaggio che Marius/Pete è costretto a fare con i due scagnozzi, la “città dei sensitivi”, in cerca della fantomatica Maggie, la madre del vero Pete, di cui finalmente vediamo le sembianze proprio sul finire della puntata (e sono le ottime sembianze di Jane Adams, qui al massimo della sua performance).
L’incontro finale di Marius con Maggie arriva dopo una lunga sequenza dove viene, di fatto, messa in ridicolo la pratica dello spiritismo e delle sette di medium che si dicono sensitivi (cosa che negli USA ha molto seguito).
Tutta questa sequenza è la più divertente per come viene messo alla berlina questo mondo di sedicenti sensitivi con tutte le loro pratiche esoteriche e i loro rituali, ma anche la più “lasciata andare” per gli stratagemmi abbastanza ingenui con cui Pete riesce a sfuggire al suo inseguitore, che rendono il tutto abbastanza ridicolo e tendente alla comedy pura.
È però un ottimo spunto per il cliffhanger finale, con l’inedita reazione della sensitiva Ethel (poco sensitiva però se quando uno entra in casa la prima cosa che chiede è se “serve aiuto”!) che riesce nel tentativo di catturare, ancora una volta e negli ultimi estenuanti minuti, l’attenzione dello spettatore spingendolo alla visione successiva.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Dialogo/confronto Carly-Taylor
  • Sviluppo del personaggio di Taylor in generale
  • Pete che si nasconde sotto il letto in puro stile-Taken
  • Coppia Otto-Audrey
  • Mafiosi ebrei (con tanto di trecce da rabbini) e rottamatori abusivi
  • La “città dei sensitivi”
  • …e alla fine arriva Maggie!
  • Forse una puntata eccessivamente lunga e con troppe storylines in mezzo
  • Soluzioni narrative un po’ ingenue
  • La sensitiva che chiede a uno appena entrato: “serve aiuto?” (cominciamo bene…)

 

Non serve essere sensitivi per capire che ci si trova di fronte a un’ottima puntata. Un po’ lenta, a causa delle numerose storylines presenti, per cui si raccomanda molta pazienza allo spettatore, ma ne vale la pena per la sequenza di plot twist e cliffhanger finale che fa venire voglia di passare direttamente alla puntata successiva.

 

Man On The Run 2×03 ND milioni – ND rating
Maggie 2×04 ND milioni – ND rating

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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