Suits 6×05 – TrustTEMPO DI LETTURA 3 min

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La scorsa puntata è stata tutta all’insegna dell’amore: Mike con Rachel, Louis fulminato dall’arredatrice, persino Stu Buzzini che si propone a Jessica. In questo episodio, invece, si passa all’azione e le trame si ricompattano ed è un bene perché arrivati già al quinti episodio dei canonici 10 previsti per la parte estiva è ora di mettere il piede sull’acceleratore.
Per esempio, la presenza dei broker affittuari si rivela funzionale ai piani di Jessica e soci. La scoperta che William Sutter è il suocero del compagno di cella di Mike fa addirittura da ponte tra i due filoni principali della narrazione: ovvero le avventure di Mr. Ross in carcere e gli sforzi di tutti gli altri per salvare lo studio Pearson-Specter-Litt. Duole vedere come, da questo quadro, restino un po’ esclusi due grossi personaggi come Louis e Donna che sono due addicted dei momenti di alleggerimento comico ma restano troppo lontani dal cuore dell’azione, dove c’è bisogno del loro apporto essenziale perché le cose possano funzionare al meglio. All’ultima dichiarazione di Mr. Litt, poi, meglio non pensarci neanche: Donna è tutta di Harvey e Harvey tutto di Donna, amen. Fra l’altro, questo scelta di tenerli un po’ in disparte, causa un superlavoro al povero Harvey che sta diventando l’avvocato di tutti, sfiorando i limiti del plausibile. Nonostante la cosa possa anche far piacere perchè movimenta il character, un maggiore equilibrio gioverebbe. Se non altro, renderebbe più facile seguire la vicenda e immedesimarsi nelle situazioni.
Mr. Specter ha pure Sean Cahill che gli sta con il fiato sul collo, dando vita a gustosi duetti tra i due; Neal McDonough, veterano di mille battaglie tra cui (Desperate Housewives e Arrow) sà il fatto suo.
Intanto Rachel prosegue nel suo nuovo percorso, iniziato per non stare semplicemente lì in trepida attesa del ritorno dell’amato, che la sta portando ad acquisire più grinta: riesce persino a convincere Jessica ad aiutarla nel suo progetto pro-bono con il condannato a morte. Nulla di eccessivamente importante per ora a livello di trama orizzontale ma comunque un minimo di attività anche per lei che non guasta. Il tempo dirà se, allenandosi a non pensare a lui, scorderà Mike o, quando i due si ritroveranno, sarà maturata e ancor più pronta a stargli a fianco.
Sul fronte della prigione di Danbury, invece, Mike prova a far parlare Kevin Miller per avere informazioni sul suocero per cui lavorava. Si viene a sapere qualcosa (d’altronde l’episodio s’intitola “Trust”, fiducia), ma non tutto. Fatalità manca proprio il tassello essenziale, sapere perché lui aveva litigato con sua moglie o l’identità della persona da lui travolta con la macchina, per cui si dovrà pazientare ancora, presumibilmente e casualmente in vista del midseason finale. Facile prevedere che, quando la rivelazione sarà completata, Mr. Ross si troverà a fronteggiare il dilemma decisivo: cosa fare delle informazioni raccolte. In questo ipotetico futuro è importante che non perda il candore che lo contraddistingue sin dall’inizio e scelga per il meglio, anche senza il suo parroco a consigliarlo. Magari, in un simile frangente, potrebbe rivelarsi utile lo psicologo Julius. Sarebbe poi un bene se, nel rivelare il quadro generale della situazione, si chiarisse anche il ruolo misterioso del direttore del carcere, il quale si permette di incontrare i detenuti in segreto e di minacciarli quando non copre una loro uscita gratis di prigione per qualche ora.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Le trame procedono e si ricompattano
  • Donna usa una biro a quattro colori modello originale anni ’80
  • Neal McDonough
  • Donna e Louis troppo lontani dall’azione
  • Harvey, l’avvocato di tutti: si rischia seriamente il conflitto di interessi
  • Il losco direttore della prigione
Per tutti i personaggi le cose si complicano e i problemi si stanno intrecciando sempre più l’uno con l’altro. Bisognerà vedere adesso come gli sceneggiatori decideranno di dipanare la matassa dato che tutte le risposte e le soluzioni devono arrivare in tempi molto brevi, o almeno così è stato dato ad intendere nello show. Per ora il ritmo è scorrevole e l’interesse per la storia rimane.
Turn 6×04 1.81 milioni – 0.5 rating
Trust 6×05 1.50 milioni – 0.4 rating



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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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