“Poker’s about playing the man (…) Poker isn’t about playing the odds.”
Diverse sotto trame si intrecciano nell’episodio. La principale è quella riguardante il conflitto tra Louis e Harvey, mentre cercano di conquistare un importante cliente, Steven Palmer. Purtroppo la cosa è abbastanza mal gestita. Innanzitutto, Louis va da Donna per chiederle di trovargli un potenziale cliente con le giuste caratteristiche perché lui possa gestirlo. Non esiste. Mr. Palmer viene poi rapidamente ignorato e messo da parte in favore della lotta fra i due avvocati. La visione non è piacevole. Certo, tutto porta ad una riconciliazione finale tra i litiganti (e tanto a Steven Palmer non interessava di essere rappresentato dallo studio legale, fin dall’inizio), ora i due hanno imparato meglio come avere a che fare l’uno con l’altro, nelle nuove vesti di managing partner e sottoposto, ma si spera di non rivedere mai più simili scene. Insomma, si sta parlando di quasi cinquantenni con alle spalle ampia esperienza di psicoterapia, dovrebbero essere ad un livello molto superiore. Al limite si potrebbe richiamare in aiuto il simpaticissimo psicologo tedesco di Louis. Egli potrebbe fare, diciamo così, da mediatore e traduttore tra il pianeta Litt, dove si parla la lingua del balletto e dell’opera lirica e il pianeta Specter, dove si parla un linguaggio molto più popolaresco, fatto di basket e football. In fondo quello delle incomprensioni fra i due, perché uno fa metafore sportive che l’altro non capisce, l’altro parla di teatro ed è come se parlasse cinese, è stato l’unico momento piacevole nella loro controversia.
La sotto trama riguardante Katrina e Brian è gestita con una certa grazia, pur con momenti un po’ goffi e un po’ cliché come la scena del profumo, o il ritrovarsi in casa di lui a badare al bimbo piccolo, perché si crei un tenero quadretto idilliaco. Miss Bennet sembrerebbe aver deciso di ascoltare la ragione, di comportarsi secondo prudenza, ma resta un ma in volo nell’aria. (I Pooh, forti dell’esperienza personale di Red Canzian, avrebbero qualcosa da dire in proposito).
Ci sono poi le vicende di Alex e Samantha, con la moglie di Alex come ospite speciale. Mr. Williams risulta simpatico mentre cerca di non farsi prendere in mezzo ad una contesa fra donne di carattere forte e si affronta il tema delle truffe delle scuole di legge, già al centro del romanzo La Grande Truffa di John Grisham. Anche su questo fronte c’è la pacificazione finale tra personaggi che hanno imparato a conoscersi meglio, quindi tutto bene.
Le vere piccole gioie, in un crescendo di piacere, arrivano da Donna. Succeda quel che deve succedere (o meglio, che gli sceneggiatori avranno predisposto), vederla concedersi una serata di svago, senza troppe complicazioni o preoccupazioni, scalda il cuore perché, in fondo, la ragazza se la merita.
In questo episodio torna anche in primo piano la colonna sonora, con Dream degli Imagine Dragons e Something Just Like This, nata dalla collaborazione fra Chainsmokers e Coldplay, inserita proprio nella scena in cui Katrina dice a Brian di non potere più lavorare con lui. Non succedeva da un po’ di tempo di avere un commento musicale alla puntata così incisivo.
Per la prossima puntata, mentre lo show si avvia alla sua conclusione definitiva, si prospetta un ritorno al passato per Samantha (si era accennato ad una figlia, potrebbe essere il momento di parlarne), un ritorno di Stu Buzzini (quello a cui erano stati subaffittati alcuni locali dello studio legale in tempo di crisi) e di Sean Cahill (ciò è bene) per indagare su di lui. Dovrebbero esserci, inoltre, nuovi sviluppi nella relazione Katrina – Brian (coraggio, il male è di passaggio).
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Rocky 8 8×11 | 0.82 milioni – 0.3 rating |
Whale Hunt 8×12 | 0.91 milioni – 0.2 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).