Suits 9×10 – One Last ConTEMPO DI LETTURA 3 min

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I’m dancing in the dark, with you between my arms…
(Ed Sheeran – Perfect)

Nella prima metà di questo series finale mancano del tutto i sorrisi e il clima rilassato che ci si aspetterebbero dall’atto conclusivo di uno show durato ben nove anni.
La contesa con Faye Richardson sembra aver imboccato una spirale discendente, portando alla rovina di tutti quanti. Poi arriva il colpo di scena, svelato pienamente solo nel finale ma abbastanza prevedibile: Harvey risolve la questione decidendo di lasciare e di andare a lavorare con Mike e Rachel a Seattle. Notare come la puntata “One Last Con” si concluda con un’ammissione di verità e come il percorso di Mr. Specter sia del tutto parallelo a quello del suo pupillo: ad un certo punto, la pace viene solo dallo smettere di fingere, dall’ammettere ciò che si è davanti a se stessi e al mondo. Questo scalda il cuore.
Volendo, si può parlare di trucco, quasi di imbroglio nella seconda parte, dove davvero ci sono gioia, applausi e tanta simpatia. Si celebra il matrimonio di Louis e Sheila. Ottima scelta quella di farlo officiare dallo psicologo diventato amico. Improvvisamente, però, alla sposa si rompono le acque, c’è addirittura un momento in cui si teme che la festa possa improvvisamente tramutarsi in tragedia (come si è visto succedere tante volte nella realtà). Per fortuna tutto si risolve per il meglio, arriva la piccola Lucy e, con una soluzione da fiaba, per non sprecare tutto l’allestimento e il raduno di invitati in abiti eleganti, le nozze diventano quelle di Harvey e Donna.
Questo escamotage ha un po’ il gusto del compromesso fra il desiderio di chiudere bene tutte le trame, di dare al pubblico quelle nozze con cui finisce ogni favola che si rispetti e il timore di dedicare troppo minutaggio a momenti sentimentali, risultando noiosi. Comunque, l’abito di Donna è perfetto, anche se non bianco, le canzoni di sottofondo sono azzeccate e tutti si meritano cinque minuti di bene messi in fila, tanto i personaggi quanto gli spettatori.
Prima dei titoli di coda, c’è tempo per consegnare sorprese anche ad altri membri del main cast: Katrina viene nominata name partner (stavolta però c’è il giuramento solenne di non cambiare più nome allo studio legale almeno per i prossimi cinque anni). Samantha viene reintegrata anche fra i nomi sul muro e questo sancisce definitivamente il positivo percorso compiuto negli ultimi due anni da lei e dalla sua interprete Katherine Heigl.
Louis resta managing partner, “ormai ha imparato a camminare con le sue gambe” e non ha più bisogno di confrontarsi sempre con Harvey. Una soluzione di solito associata a personaggi come Candy Candy piuttosto che ad un avvocato di successo sulla cinquantina, ma chi ha seguito la serie fin qui ormai è certamente troppo affezionato a Mr. Litt per sottilizzare.
Il montaggio finale è pure un modo per rivedere Meghan Markle, a cui è stato sicuramente rivolto un pensiero nello scrivere il battibecco sugli abiti “da royal wedding”.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Harvey e Donna
  • Louis e Sheila
  • Mike
  • Katrina
  • Samantha
  • Il dottor Lipschitz
  • L’escamotage di cambiare gli sposi in corso di matrimonio

 

Se si guardano certi vecchi film, risalenti per esempio agli anni ’50, si capisce proprio come fossero intesi per dare un momento di sogno a chi andava al cinema, di evasione dalla prosaica realtà della sua vita. Oggi non si usa più così, si prediligono toni crudi, fino all’iperrealismo, a meno che non si tratti di veri e propri cinecomics. Grazie dunque a Suits per aver compiuto con grazia il suo percorso, sempre in abiti elegantissimi, con personaggi intenti a gestire il gioco del truffarsi a vicenda mentre provavano a costruire indispensabili rapporti di tipo famigliare, per aver punteggiato il tutto di brevi ma acute osservazioni sulla vita e per il suo finale con la giusta dose di zuccheri. Grazie per aver tirato fuori una nona stagione molto migliore dell’ottava. La speranza, ora, è che rimanga ancora uno spazio nel mondo seriale per qualche blue sky show come questo.

 

Thunder  Away 9×09 0.95 milioni – 0.2 rating
One Last Con 9×10 0.86 milioni – 0.2 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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