Supernatural 10×05 – Fan FictionTEMPO DI LETTURA 4 min

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Supernatural has everything. Life, death, resurrection, redemption, but above all, family. All set to music you can tap your toes to. It isn’t some meandering piece of genre’d wreck. It’s… epic. And that, well, that is my bag of tea.

Supernatural taglia il ragguardevolissimo traguardo dei 200 episodi e da “Fan Fiction” ci si aspettava sicuramente qualcosa di speciale, eccentrico ed al contempo strano, così come si è sempre contraddistinta la serie dal “Pilot” del 13 Settembre 2005 ad oggi. Sorprende un po’ la scelta che a scrivere l’episodio non sia lo showrunner Jeremy Carver, già autore del 100° episodio (5×18 “Point Of No Return”), ma Robbie Thompson, la stessa penna di quel “Meta Fiction” della scorsa stagione e di quel “Slash Fiction” della settima stagione. Nome molto simile per due puntate però così diverse per importanza e qualità.
“Fan Fiction” è studiato a tavolino in ogni minimo dettaglio per far la gioia di tutti i fan che da dieci anni a questa parte si ritagliano quei 40 minuti settimanali per guardare lo show, quegli stessi fan che nei forum scrivono le loro teorie e ricordano a menadito ogni singolo mistero o storyline lasciata in sospeso dalla gestione Kripke, alla gestione Carver, purtroppo passando per quella Gamble. Dieci anni e così tante storie raccontate che è normale essersi dimenticati qualcosa lungo il percorso, succede sia agli spettatori che agli sceneggiatori, o almeno così si credeva fino a quando una lunghissima serie di citazioni hanno smentito ogni perplessità a riguardo. In “Fan Fiction” si gioca con la mitologia stessa della serie, da Adam, il fratellastro dei Winchester tuttora chiuso nella gabbia con Lucifero, al medaglione che in teoria serve per mettersi in contatto con Dio, niente viene lasciato in sospeso e tutto viene rispolverato come a dimostrazione del fatto che gli autori non si sono dimenticati di certe trame, sono semplicemente ancora lì che aspettano di essere trattate.
Il titolo è esattamente quello che dice di essere perchè la trama è potenzialmente una fan fiction scritta da qualche fan per il puro piacere di far dire e fare ai Winchester ciò che meglio crede si adatti ai loro personaggi. Il caso del giorno, pur non essendo eccezionale, è studiato per essere funzionale alla storia e al simbolismo che cela dietro ogni citazione, infatti quale miglior mostro/divinità si può utilizzare se non quella che, secondo la leggenda, ispira creatività artistica in scrittori e produttori? Calliope afferma che tutti i sentimenti trasmessi dalla fan fiction di Supernatural scritta per il teatro sono come una “bag of tea“, un modo di dire per indicare il vero piacere che traspare da certe cose, come i libri scritti dal profeta Chuck o la fan fiction scritta da Marie. Questa frase, che è inclusa nella citazione ad inizio recensione, include sia una lusinga verso il lavoro che fanno gli sceneggiatori sia un complimento velato a tutte le fan fiction che girano nei forum e di cui sicuramente Carver ed i suoi hanno fatto man bassa per tirar fuori certe idee.
Non è azzardato dire che “Fan Fiction” è una lettera d’amore scritta dagli sceneggiatori ai propri fan, una lettera che serve a dimostrare quanto, pur non essendo palese in molte puntate, gli autori stiano attenti a ciò che viene detto nei vari commenti e nelle recensioni di ogni episodio. La scelta di prendersi in giro con i vari bromance (Wincerst, Samstiel, Destiel, Cassdean), di ritirare magicamente fuori dall’oblio Adam, il fratello dimenticato nella gabbia con Lucifero, o di giocare sulla serie di libri scritti da Chuck non sono casuali, sono dei graditissimi easter eggs che dimostrano l’apprezzamento di autori e produzione circa tutti i commenti e le discussioni sulla serie, in pratica sono una sorta di meta fiction, non quel “Meta Fiction” però. La stessa apparizione nel finale di puntata di Chuck, inaspettatamente tornato dalla morte, è sia un regalo fatto ai fan che da anni reclamano il ritorno del profeta all’interno di Supernatural, sia la dimostrazione che qualcosa di grosso bolle in pentola, qualcosa che ha a che fare con angeli, demoni e magari con il ritorno di Dio.
Si può fare un’obiezione a Supernatural, anzi la si deve fare, perchè l’assenza di Castiel e Crowley si fa sentire sempre di più e appare come una scelta insensata per il semplice fatto che il 200° episodio meritava ospiti importanti ed eventi importanti per festeggiare adeguatamente, quindi almeno uno dei due doveva comparire. Certo se non Crowley, che non viene mai nemmeno citato, almeno Castiel sarebbe servito per innalzare il tenore della storia, invece ci si è dovuti accontentare dell’attrice che lo emulava, una scelta discutibile ma coerente con budget e con tenore del “monster of the week”. Quindi ok alla coerenza, ma ci si aspettava qualcosa in più.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’inaspettato ritorno di Chuck
  • Easter eggs e autocitazioni sparse in tutto l’episodio
  • Capacità di ridere di sè stessi ironizzando su teorie tratte dai forum del web
  • Elenco di tutte le sigle mai apparse in Supernatural
  • Cover di “Carry On My Waynwrd Son”
  • Assenza di alcuni personaggi importanti come Castiel e Crowley, è il 200° episodio per tutti in fin dei conti

 

Un 200° episodio commemorativo ma soprattutto autocelebrativo che esalta ogni possibile teoria del fandom, riporta alla luce trame dimenticate e si prende in giro. Non ci si aspettava niente di peggio, anzi…

 

Paper Moon 10×04 1.93 milioni – 0.8 rating
Fan Fiction 10×05 2.17 milioni – 0.9 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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