Come ampiamente sbandierato tra trailer, interviste ed anche nelle precedenti recensioni, “Wayward Sisters” non è semplicemente una midseason premiere come tutte le altre. Già il titolo, molto altisonante per chi è avvezzo alle avventure dei Winchester da 13 anni a questa parte, dovrebbe far drizzare le antenne, se poi si viene a conoscenza anche della “casuale” corrispondenza con il nome del possibile spin-off di Supernatural, allora si può collegare facilmente le due cose e realizzare che questa “Wayward Sisters” non è altro che il tanto famigerato backdoor pilot dello spin-off (di cui non si sentiva alcuna necessità).
Claire Novak: “We saved Sam and Dean. All of these amazing women. My family. They don’t know it yet. They think I’m staying because I’m broken. But I’m staying because I need them. My family. My army.“
Chi scrive queste righe è esattamente la stessa persona che nel Maggio 2014 recensì il meno fortunato primo backdoor pilot di Supernatural, noto ai posteri come “Bloodlines“. La tiepida accoglienza ricevuta ed una non così sicura presa sul pubblico aveva però fatto desistere The CW dall’ordinare una stagione intera della serie ambientata a Chicago, tuttavia il prurito era rimasto e alla fine ha trovato una valvola di sfogo in questo nuovo progetto che, però, condivide con il predecessore diversi elementi. Principalmente non motivo di vanto.
Innanzitutto, e questo non è un elemento negativo ma semplicemente un dato di fatto (nonchè constatazione visti gli anni trascorsi), sia”Bloodlines” che “Wayward Sisters” hanno lo stesso padre spirituale: Andrew Dabb. L’attuale showrunner di Supernatural, nella storica era Carver, era il primo sceneggiatore di punta e come tale gli era stata data la possibilità di partorire il concept per il possibile spin-off; ora, nonostante la situazione sia un po’ cambiata, lo si ritrova nuovamente alla scrittura in collaborazione con Robert Berens, di fatto il Dabb dell’era Dabb. E qui terminano gli elementi positivi in comune perchè per il resto non c’è veramente moltissimo da salvare in questo backdoor pilot visto che, esattamente come il predecessore, condivide una sostanziale mancanza di pathos e la scarsa necessità (nutrita dallo spettatore) di proseguire la visione con un’intera serie. Certo sono stati fatti diversi passi avanti per migliorare il primo impatto con il pubblico, tuttavia manca ancora qualcosa.
Innanzitutto la presenza di un cast completamente femminile non è un caso, anzi. The CW è un canale molto teen ed il pubblico di Supernatural è composto da una buona parte di ragazze/donne che, all’epoca di “Bloodlines“, avevano percepito una certa misoginia già presente nello show. D’altronde tra Dean, Sam, Castiel, Lucifer, Crowley e chiunque altro possa venire in mente, la maggioranza del cast era (ed è) ancora prettamente “testosteronica” (licenza poetica). Ergo: perchè non sfruttare questo desiderio collezionando tutte i personaggi femminili ricorrenti della serie per dare vita ad uno show estremamente femminista? Detto fatto, e con il vantaggio di partire con un cast che il pubblico già conosce e non va presentato.
Tutto bene sulla carta, se nonché uno dei principali talloni d’Achille della puntata è proprio la sua protagonista principale (il character di Claire Novak) ed il cast in generale (tolta Jody e le ultime due nuove arrivate). Manca infatti una vera e propria ragione per vedere insieme tutti questi personaggi visto che, se ci si dimentica per un attimo il plot-twist finale (che è facilmente etichettabile sotto la categoria “mutaforma”), non c’è un’apparente ragione per Patience di restare da Jody, per Donna di rimanere li e, più in generale, di guardare Claire Novak fare la bulla in giro (recitazione pessima al solito per la Newton). In tutto ciò va comunque fatto notare sia a livello geografico una certa distanza tra il Minnesota di Donna e la Sioux Falls in South Dakota, sia una totale apatia di Sam e Dean per uscire dalla situazione in cui si erano cacciati. Non qualcosa di poco conto insomma.
E dulcis in fundo non bisogna dimenticarsi della terribile recitazione degli “alieni” che ricorda dannatamente le scene d’azione dei Power Ranger: il biglietto da visita che era meglio non sbandierare.
Jody: “You guys take care of the world. We got Sioux Falls covered.”
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Bad Place 13×09 | 1.74 milioni – 0.6 rating |
Wayward Sisters 13×10 | 1.85 milioni – 0.6 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.