A tre episodi dal tanto agognato ma ormai prossimo series finale (e dopo tre puntate che hanno decisamente abbassato il ritmo a causa di un abbandono improvviso della trama orizzontale), Supernatural ritorna prepotentemente a far parlare di sé con un episodio completamente sopra le righe. Finalmente.
E non è solo merito del ritorno di Chuck e di Amara, ma è anche grazie ad una regia che ha adattato alla perfezione un copione che era già interessante ma che in questo modo ha raggiunto tutto un altro livello successivo.
“FU-SIO-NEEEEEEEEEEEEE”
Dean: “Chuck has to die. He has to! Otherwise he’ll keep us tap dancing forever, and I can’t live like that, man! I can’t live like that! I won’t!”
Sam: “I know you feel like that right now, okay. I know you do. But you gotta trust me. My entire life, you’ve protected me: from Dad, from Lucifer, from everything. I didn’t always like it, you know, but… it’s the one thing in the whole world that I could always count on. It’s the only thing I’ve ever known that was true. So please… put the gun away. Just put it away, and we’ll figure it out, Dean, we’ll find another way, you and me. We always do.“
Sperando che la citazione del titolo sia stata colta (altrimenti è doveroso un recupero dei 291 episodi di Dragonball Z), l’enorme plot twist arrivato sul finire della puntata non può che lasciare piacevolmente sorpresi, specie se comparato con la direzione in cui si stava puntando: Amara e Chuck si sono fusi insieme (un po’ come Goku e Vegeta, giusto per rimanere in tema Dragonball Z).
Se da un lato era chiaro che qualcosa sarebbe successo, visto che mancano ancora tre episodi, dall’altro il raggiungimento del momento clou non aveva lasciato alcuno spazio per riflettere e fare pronostici ed il risultato è stato semplicemente fantastico. In un susseguirsi di colpi di scena ed una tensione crescente che è aumentata a dismisura negli ultimi dieci minuti, la penna misconosciuta di Meredith Glynn ha fatto la storia. Chiaramente, e va ammesso, i vari “salti” della regia, da character a character, hanno aiutato molto migliorando uno script già buono, però il connubio dei due è stato semplicemente magnifico e risalta soprattutto se paragonato alle scorse puntate ma anche, più in generale, all’intera stagione.
UN PO’ DI SANA RETROCONTINUITY
Adam: “I’ve been wanting this for going on 300,000 years. Took me that long to figure out how to do it, too.”
Jack: “Wait… killing God is your plan?”
Adam: “Yeah, Billie’s been giving us a hand, yeah. Sera and me, this is our baby, yeah. She kept me alive this long so I could see it through. All we’ve been waiting on is you. […] The main ingredient: half-human, half-archangel, all-powerful.“
Con la pressione di un’apocalisse ormai alle porte, si è cercato di alzare ulteriormente l’asticella complicando sia il piano per distruggere Chuck, sia aumentando i fattori esterni che cercano di manovrare l’operato di Sam, Dean, Castiel e Jack. Nei fumetti spesso si parla di retrocontinuity quando si presenta nel presente un fatto oppure un nuovo personaggio oscuro allo spettatore che però obbliga una rilettura completa della storia attuale.
L’inserimento di Adam(o) e di Eva come alleato di Billie per uccidere Chuck è un bel plot twist che va esattamente in questa direzione, lavorando ulteriormente su una mitologia (quella del Vecchio Testamento) sempre molto cara a Supernatural. È facile quindi pensare che nelle prossime puntate ci sarà anche un faccia a faccia tra Adam(o) e Chuck prima del gran finale, anche perché la situazione di Jack non lascia molte alternative a meno di ulteriori plot twist.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.