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Avete appena assistito ad uno strano caso di filler.
Tralasciando il solito fatto che si sta ignorando l’elefante nella stanza altresì detto “migliaia di angeli incazzati caduti dal cielo”, gli sceneggiatori di Supernatural hanno optato per l’ennesima volta per un paio di puntate di transito in cui però si pone l’attenzione sul rapporto tra i due fratelli, nello specifico su ciò che Dean ha sacrificato per la sua famiglia e per suo fratello. Ma è una cattiva scelta quella di ignorare l’elefante per focalizzarsi sul rapporto tra i Winchester? Non proprio, o meglio non del tutto.
In linea generale “Bad Boys” potrebbe essere collocata in un punto qualsiasi di una qualsiasi stagione tanto poco sono i riferimenti alla situazione odierna, gli unici momenti che ci fanno capire che non stiamo guardando una replica sono ad inizio episodio quando dentro il bunker dei Man Of Letters ricevono una chiamata da un fantomatico Sonny. L’uomo in questione appartiene ad uno dei tanti spezzoni di vita adolescenziale di Dean, quando ancora girava con il padre ed il fratello per gli States in cerca di mostri. “Bad Boys” però è stata fatta una sorte di operazione di retro continuity visto che si aggiunge un pezzo di storia importante che ha permesso ai due fratelli di avere questo rapporto. Dean ha scelto di proteggere Sam sacrificando la possibilità di una vita normale per la normalità e la salvaguardia del fratello, cosa che ha sempre fatto e che sta continuando a fare.
Quindi da questo punto di vista la scelta degli sceneggiatori non è casuale e dev’essere vista in tal senso. Altro discorso va fatto per “Rock And A Hard Place”.L’episodio ricalca in toto l’inizio di “Bad Boys” in quanto i due brothers ricevono una chiamata da un’altra loro conoscenza nonchè ex “flirt” di Crowley, lo Sceriffo Jody Mills e, anche se è una piacevole dejavù, la cosa non può non puzzare, specialmente visto la grandezza degli States e la casualità che situazioni soprannaturali capitino proprio dove ci sono pochi amici ancora vivi dei Winchester. Ad ogni modo possiamo passarci sopra per una sorta di necessità della trama che tanto male non fa anche se irreale.
Tralasciando il solito fatto che si sta ignorando l’elefante nella stanza altresì detto “migliaia di angeli incazzati caduti dal cielo”, gli sceneggiatori di Supernatural hanno optato per l’ennesima volta per un paio di puntate di transito in cui però si pone l’attenzione sul rapporto tra i due fratelli, nello specifico su ciò che Dean ha sacrificato per la sua famiglia e per suo fratello. Ma è una cattiva scelta quella di ignorare l’elefante per focalizzarsi sul rapporto tra i Winchester? Non proprio, o meglio non del tutto.
In linea generale “Bad Boys” potrebbe essere collocata in un punto qualsiasi di una qualsiasi stagione tanto poco sono i riferimenti alla situazione odierna, gli unici momenti che ci fanno capire che non stiamo guardando una replica sono ad inizio episodio quando dentro il bunker dei Man Of Letters ricevono una chiamata da un fantomatico Sonny. L’uomo in questione appartiene ad uno dei tanti spezzoni di vita adolescenziale di Dean, quando ancora girava con il padre ed il fratello per gli States in cerca di mostri. “Bad Boys” però è stata fatta una sorte di operazione di retro continuity visto che si aggiunge un pezzo di storia importante che ha permesso ai due fratelli di avere questo rapporto. Dean ha scelto di proteggere Sam sacrificando la possibilità di una vita normale per la normalità e la salvaguardia del fratello, cosa che ha sempre fatto e che sta continuando a fare.
Quindi da questo punto di vista la scelta degli sceneggiatori non è casuale e dev’essere vista in tal senso. Altro discorso va fatto per “Rock And A Hard Place”.L’episodio ricalca in toto l’inizio di “Bad Boys” in quanto i due brothers ricevono una chiamata da un’altra loro conoscenza nonchè ex “flirt” di Crowley, lo Sceriffo Jody Mills e, anche se è una piacevole dejavù, la cosa non può non puzzare, specialmente visto la grandezza degli States e la casualità che situazioni soprannaturali capitino proprio dove ci sono pochi amici ancora vivi dei Winchester. Ad ogni modo possiamo passarci sopra per una sorta di necessità della trama che tanto male non fa anche se irreale.
I filler di per sé sono un’occasione ghiotta per spaziare nel vasto campo della mitologia popolare andando a scovare miti o mostri poco conosciuti o dimenticati. Se per “Bad Boys” l’occasione è stata presa, torturata e poi lasciata marcire in angolo riproponendo l’ennesimo caso di fantasma incazzato, “Rock And A Hard Place” sfrutta più che bene l’opportunità con Vesta. Si può dire che Vesta non sia stata scelta a caso perché l’idea che sia stata costruita prima la trama e sia stata cercata solo dopo una qualche divinità inerente al tema della verginità è più credibile ma non meno funzionante, anzi.
Era da un po’ di tempo che Dean o Sam non cuccavano come le prime stagioni e se a questo ci aggiungiamo un intrallazzo con un’ex pornostar redenta e convertita al “verginismo”, bè, non serve che dica altro per farvi capire che la puntata è stata assai piacevole.
Tuttavia il problema dell’elefante rosa e gigantesco che è in mezzo alla stanza resta e questo girarci attorno senza sfruttarlo è frustrante almeno quanto il limitare Crowley a scaldasedia in cantina quando una lotta intestina per il dominio degli inferi è in pieno svolgimento e andrebbe considerata maggiormente. Quindi ok guadagnare tempo in vista del midseason finale dove sicuramente verranno presi in considerazione questi temi però un po’ più di impegno sarebbe gradito.
Era da un po’ di tempo che Dean o Sam non cuccavano come le prime stagioni e se a questo ci aggiungiamo un intrallazzo con un’ex pornostar redenta e convertita al “verginismo”, bè, non serve che dica altro per farvi capire che la puntata è stata assai piacevole.
Tuttavia il problema dell’elefante rosa e gigantesco che è in mezzo alla stanza resta e questo girarci attorno senza sfruttarlo è frustrante almeno quanto il limitare Crowley a scaldasedia in cantina quando una lotta intestina per il dominio degli inferi è in pieno svolgimento e andrebbe considerata maggiormente. Quindi ok guadagnare tempo in vista del midseason finale dove sicuramente verranno presi in considerazione questi temi però un po’ più di impegno sarebbe gradito.
PRO:
- Dean is back in the game.
- Operazione di retro continuity.
CONTRO:
- L’elefante nella stanza.
- Ci propinano ancora casi del giorno a base di fantasmi. Ancora.
Quanto detto sopra è sufficiente a chiarire il tono di puntate che si è visto e più di una sufficienza non merita anche solo per il fattore “elefante nella stanza”. Confidiamo in più audacia prossimamente…
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.