The Blacklist ritorna dopo le feste di fine anno, ma soprattutto dopo la chiusura dell’arco narrativo riguardante Alexander Kirk. Lo fa con un episodio in cui si nota subito un passo più sciolto e un clima più leggero rispetto ai precedenti, addirittura con tocchi sentimentali, come poi vedremo. C’è tutto il tempo per occuparsi di questioni lasciate in sospeso, causa emergenza Agnes.
La prima, in realtà, è in pendenza da un bel po’: stiamo parlando della posizione di Samar, del suo ruolo diviso tra il Bureau e il Mossad. Questo tema è centrale nella puntata e viene declinato sia dal punto di vista lavorativo, sia da quello più personale, perché rivediamo Levi Shur, cioè l’ex dell’agente Navabi, mentre dall’altra parte c’è Aram. L’interazione tra Samar e Aram, lungo tutta la puntata, regala perle come “meglio passare per moron che per traditore” e momenti di tenerezza come raramente se ne vedono in questa serie, fino alla conclusione amarognola. Dal punto di vista professionale, rimane da vedere se la notte porterà consiglio e cosa deciderà la ragazza. Intanto, un plauso a Mozhan Marnò e ad Amir Arison per come stanno portando avanti i loro ruoli, soprattutto lui.
L’altro problema, non piccolo, è quello della reintegrazione di Lizzie nell’F.B.I., con tutti i crismi e gli onori. Per questo c’è Mr. Reddington, il quale opera dietro le quinte e non esita a scomodare addirittura il presidente eletto degli Stati Uniti, Diaz, già visto qualche puntata fa. Lo stesso James Spader ha ammesso in un’intervista che, dopo un periodo in cui “proprio non si poteva” stare allegri, il suo personaggio ora potrà tornare a punteggiare il suo percorso di battute e simpatia, come “è nella sua job description”. Questo lascia spazio a momenti decisamente piacevoli, come la conversazione telefonica con la sua insospettabile informatrice. La tenacia con cui Red vuole che la sua beneamata ritorni nel ruolo occupato precedentemente ha fatto però sospettare, a molti spettatori, che dietro non ci sia soltanto il desiderio di riparare ai propri errori, o di vedere un sorriso sul volto della ragazza. Sembrerebbe esserci un secondo fine, come se lei fosse una pedina che deve stare al suo posto preciso. D’altronde è stato chiarito fin dall’inizio: il criminale non agisce mai senza avere anche un piccolo tornaconto personale. Per ora, il perdono presidenziale è stato concesso.
Questa forse è la vera notizia importante di un episodio senza picchi, che procede pianamente, quasi per riprendere fiato tra una prima parte di stagione piuttosto concitata e la seconda, da cui potrebbero arrivare grosse sorprese. Speriamo comunque che la felicità spinga Lizzie a curare di più il suo look: passi essere la madre di una bambina piccola, ma in questo episodio era davvero un po’ troppo trasandato.
Sempre per restare in zona Keen, l’accenno alla ricerca di una nuova soluzione abitativa per la famiglia potrebbe preludere ad alcuni aggiustamenti da farsi in vista dello spin off. Di Blacklist: Redemption, per ora si sa solo che farà staffetta con la serie madre, andando in onda dal 23 febbraio al 20 aprile mentre The Blacklist sarà in pausa. Sono stati scelti lo showrunner, David Amann, e Terry O’Quinn (indimenticato John Locke di Lost) nel ruolo di Mr. Hargrave, fondatore dell’organizzazione Halcyon Aegis. Quest’ultima notizia fa davvero ben sperare.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Dr. Adrian Shaw: Conclusion 4×08 | 5.87 milioni – 1.2 rating |
Lipet’s Seafood Company 4×09 | 5.18 milioni – 1.0 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).