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The Blacklist 7×07 – Hannah Hayes (No. 125)TEMPO DI LETTURA 4 min

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You keep working on it, sweetie, I’m going to say hello to a friend

Può succedere anche a te.

Tempo fa, fu eseguito uno studio sulle donne di potere: da quanto emerso, esse sviluppavano gli stessi atteggiamenti e comportamenti degli uomini in posizione analoga. La stessa cosa avviene a ruoli invertiti, sembra dire questo episodio. Al centro c’è un’ipotesi dal sapore fantascientifico, ma non del tutto impensabile, ovvero uomini ingravidati contro la loro volontà.
Fa stranissimo vedere un tipico politico all’americana, affascinante e tirato a lucido, andare a chiedere un aborto al consultorio, contro le leggi da lui stesso firmate. Si vedono comunque diverse reazioni in persone diverse: c’è chi accetta la situazione, come il reverendo e chi si ribella, come il governatore di cui sopra. Una chiara presa di posizione in favore del libero arbitrio.
La dottoressa Hannah Hayes, incisivo blacklister di giornata, è il perno di tutto quanto, mentre tiene segregato in cantina il suo violentatore, padre della sua adorata figlia. Notare il tocco di classe della maschera da porco.
Merita una sottolineatura, in questo contesto, la dichiarazione di Katarina sull’essere stufa di avere uomini che le controllino la vita. Spia addestrata anche a sedurre, fu inviata certamente ad accalappiare Raymond Reddington e forse anche Konstantin – Alexander Kirk. Potrebbe esserci o meno un programma genetico dietro la scelta dei bersagli, ma di certo lei ha vissuto tutto come un’imposizione e ha dichiarato, nell’episodio Requiem, di non sapere se amasse Raymond o il marito, ma di amare certamente la figlia Masha. Il parallelismo è inquietante.

I bambini ci guardano.

La piccola Daisy non è l’unica bimba coinvolta in giochi violenti, molto più grandi di lei, presenti nella puntata. C’è anche Agnes, testimone della lotta di Katarina contro chi le dà la caccia durante un pomeriggio al parco. Nella prossima puntata, stando alla sinossi diramata in rete, dovrebbe parlare alla mamma di quanto accaduto. Si spera sarà l’occasione per una correzione di rotta nella scrittura del personaggio dell’agente Keen.
Lizzie, infatti, in questa stagione sta inanellando tutta una serie di comportamenti poco logici, uno dopo l’altro. Buon ultimo, l’eleggere l’agente Park, conosciuta dieci secondi prima, ad amichetta con cui confidarsi i più intimi segreti della propria vita privata.
Sicuramente il nuovo arrivo si è inserito nella Task Force in modo organico e subito efficientissimo, ma qui si esagera con le accelerazioni.
Parlando proprio dei passi avanti della trama orizzontale, si segnala innanzitutto un Red nella sua forma migliore, divertito e divertente, vestito meno impeccabilmente del solito e con licenza di guida, pronto ad approfittare di un camper in regalo, dove riesce pure a dormire bene come gli capita raramente.
Trova Patrick Masuda e il racconto del ragazzo riecheggia stranamente quanto accaduto durante l’ormai mitica Notte dell’Incendio. Se così fosse, si spiegherebbe l’interessamento di Katarina nei suoi confronti. Red ha dichiarato di aver ricavato una nuova pista dall’incontro col giovane, non si capisce se per trovare una cura al suo male o per sistemare definitivamente le sue pendenze con la Rostova, ma forse l’attuazione dei suoi prossimi piani dovrà attendere.

Cliffhanger finale.

Le ultime scene dell’episodio, infatti, introducono un colpo di scena e preparano l’altro tema da sviluppare nel prossimo episodio. A quanto pare, Frank lo Straniero è “l’agente conosciuto un tempo come Ilya Koslov“, quindi Berdy e Katarina lo rapiscono. Non occorre qui riaprire l’ormai annosa discussione sull’identità delle ossa nella valigetta o su chi fosse un tempo Red, perché non è mai stata veramente chiusa. Interessante notare come Frank sia stato presentato, seppure di sfuggita, a Lizzie. In attesa degli avvenimenti futuri, si può solo essere felici per una prolungata presenza nello show di Brett Cullen e di Gabriel Mann (il quale pare sia stato avvistato sul set) e congratularsi con chi, fin da subito, aveva formulato questa teoria notando la somiglianza fra i due attori.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il tema forte al centro della puntata
  • Red in libertà
  • Colpo di scena finale
  • La scrittura del personaggio di Lizzie ha bisogno di una regolata

 

Non si è ancora giunti a trovare un argomento definitivo per decidere se una donna debba o meno abortire, né si vede una soluzione del dilemma in arrivo in un prossimo futuro. Non si è ancora arrivati a capire quanto di una persona dipenda dalla natura e quanto dalla cultura. Non è possibile capirlo con un rigoroso metodo scientifico, per il quale occorrerebbero due copie identiche della stessa persona, una sottoposta solo alla cultura, l’altra solo alla natura. The Blacklist, comunque, affronta il tema a modo suo e di certo stimola una forte e profonda riflessione su argomenti importanti. A questo si aggiungono anche significativi progressi nella trama orizzontale, per un buon risultato complessivo.

 

Dr. Lewis Powell 7×06 4.19 milioni – 0.6 rating
Hannah Hayes 7×07 3.96 milioni – 0.5 rating

 

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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