“And you wonder why I insist on flip phones and dead drops. Honestly.”
Le onde del destino
Hegel dichiarava di avere visto, in Napoleone, “la Storia a cavallo”. Il filosofo tedesco credeva nell’individuo cosmico – storico, destinato a cambiare le cose, mentre tutti gli altri erano destinati a fargli da paesaggio o da aiutanti. Tolstoij era di parere completamente opposto: non credeva alla “genialità” del singolo individuo e non la trovava nemmeno nel generale Bonaparte. A contare e a decretare l’esito della guerra tra russi e francesi, scrive, furono l’indomito spirito del popolo russo e le onde del destino, le quali hanno interagito con quest’ultimo per portare al comando delle operazioni prima il generale Kutuzov, quando serviva una persona della sua indole, poi lo zar, persona di indole completamente opposta, quando serviva un personaggio di carattere diverso.
Pensando a questo, assumono maggiore significato le scene in cui Vontae sta leggendo Guerra e Pace e quelle in cui Elodie coinvolge Aram in giochi pericolosi, adducendo il pretesto di aver bisogno di un brivido per sopportare la sua dura vita col marito paralizzato. Il giovane amico di Red sembra proprio un piccolo Dembé, studia sodo e con profitto, mentre lei una novella Katarina Rostova. Anzi, forse proprio la mitica spia russa potrebbe averle insegnato come diventare una pericolosissima Donna Filosofale. Insomma, il copione è sempre quello, cambiano solo attori e questo mette tutta la narrazione in una prospettiva piuttosto intrigante.
Le tre leggi della robotica
Anche nel caso di giornata il livello etico della discussione rimane alto: si parla dell’influenza dei computer sulle sorti dell’intera umanità, con rimando evidente alle tre leggi della robotica di Asimov.
Il grande scrittore di fantascienza, però, è morto nel 1992 e quindi c’è modo di aggiornare le sue intuizioni al giorno d’oggi, parlando anche di video deepfake sin dalla sequenza di apertura, con cui la puntata si garantisce una partenza turbo.
Raramente lo show sconfina nei territori del fantascientifico. Si rischia di rendere la puntata molto ostica per quella fetta di pubblico a cui non piace il genere. La rappresentazione di un blacklister non umano (perché, in fin dei conti, le persone le uccide il computer Clark) risulta comunque avvincente. Il tema di sacrificare alcuni per il bene dell’intera umanità, poi, è sempre attuale, sia un essere umano in carne ed ossa oppure un’intelligenza artificiale a dover prendere delicatissime decisioni. Al giorno d’oggi però, se ancora non bastasse, si è aggiunta una nuova variabile all’equazione, perché si è reso possibile ipotizzare un futuro, non necessariamente roseo e non necessariamente catastrofico, in cui gli uomini potrebbero essere sottomessi alle decisione di un computer.
Per quanto riguarda più prosaicamente le sorti dei personaggi dello show, si segnalano l’uscita di scena di Francesca Mila, al termine di un tesissimo gioco a fregarsi l’un con l’altro e l’arrivo dell’agente Alina Park come nuovo membro della Task Force.
Dispiace per l’infermiera da combattimento ma, in fin dei conti, se l’è meritato, poiché l’avidità le ha fatto fallire il test a cui Red l’ha sottoposta. Il nuovo acquisto, invece, potrebbe riservare sviluppi imprevisti e grandi soddisfazioni. Si è vista quale furia possa scatenare quando si trova messa alle strette, quindi potrebbe essere portatrice sana di gene guerriero. Sembra inoltre intenzionata a raccontare del perché, dopo una pur brillante uscita dall’accademia, si sia fatta consegnare ad una sede non certo centrale e prestigiosa come Anchorage in Alaska. Per fortuna sua, Lizzie potrebbe essere proprio la persona giusta con cui confidarsi.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Norman Devane 7×05 | 3.90 milioni – 0.6 rating |
Dr. Lewis Powell 7×06 | 4.19 milioni – 0.6 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).