“And they will never, never tear us apart.”
Come sostiene anche la giornalista Barbara Palombelli, le donne sembrano dividersi in due categorie: le “adorate”, le quali hanno, fin dalla nascita, tutti attorno pronti a coccolarle e favorirle, a cominciare dal padre e da eventuali fratelli e le altre, per le quali “manco pane e formaggio”.
Non le si può dare torto. Casomai si potrebbe individuare, nella categoria “adorate”, il sottoinsieme delle Donne Filosofali. La definizione è ripresa dall’esilarante parodia della saga Twilight realizzata da Leo Ortolani, dove Jennifer Bellanatroccola (la Bella Swan di turno) fa impazzire il ragazzo innamorato di lei con le sue indecisioni, le sue paturnie e le sue contorsioni mentali.
La Katarina Rostova emersa dal racconto di nonno Dom a Lizzie sembra proprio da catalogare fra le Donne Filosofali, non solo per i suoi ripetuti tentativi di suicidio. Gli effetti devastanti di una simile personalità si moltiplicano grazie all’incontro con Ilya, impiegato dell’ambasciata russa negli Stati Uniti, il quale si sente molto Cavalier Servente nei suoi confronti e per lei è pronto a spingersi oltre ogni limite.
La performance di Gabriel Mann nel ruolo è solo da elogiare: con la sua carica di dolcezza e umana simpatia, riesce quasi a far rivivere l’emozione del vedere, al giorno d’oggi, una replica in tv del film Wall Street, nella scena in cui James Spader viene inquadrato al tramonto e al di là della vetrata dell’ufficio in cui lui si trova si vedono le Torri Gemelle. Già, perché Ilya è il futuro Red, o più precisamente l’uomo che si sottopose a plastica facciale per andare, spacciandosi per Raymond Reddington, a ritirare milioni di dollari sparsi da quest’ultimo nelle banche di mezzo mondo.
Occorre sottolineare come quanto mostrato sia un racconto di una persona che la gran parte degli eventi narrati li sa per sentito dire. Molti fans non sono rimasti soddisfatti dalle risposte fornite nell’episodio. Per alcuni è tutta una menzogna e Red è Katarina che ha cambiato sesso, per altri, più probabilmente, c’è ancora qualche passaggio da compiere. Le ossa bruciate alla fine della scorsa stagione, per esempio, potrebbero essere di Ilya (Volkov, in russo, dovrebbe significare qualcosa tra il capro espiatorio e il caprone di Satana).
Sicuramente resta la magia delle scene a San Pietroburgo, si notano i collegamenti con episodi precedenti fra cui Cape May (nelle scene di lotta in cui è coinvolta Katarina) e tanti tasselli devono ancora andare a posto: se l’attuale Red fosse Ilya, teneva famiglia, come più volte confermato sin dalla prima stagione. Non se ne è fatto cenno in questa puntata. Non sono neanche state mostrate le cicatrici dell’incendio che il personaggio interpretato da James Spader ha sul corpo. Diventa inoltre più difficile collocare il racconto fatto a Madeline Pratt su quando tornò e trovò la sua famiglia sterminata (bisognerebbe far tornare la signora proprio solo per un viaggetto a Tegucigalpa, onde chiarire la faccenda). La conta dei punti finisce in pareggio, perché effettivamente cavolo e aringhe è un piatto di gusto russo, per cui Red potrebbe provenire dall’ex Unione Sovietica, ma Gabriel Mann è di diversi centimetri più alto di James Spader, si nota bene nelle scene in cui è accanto a Lotte Verbeek.
Nel finale di puntata, Lizzie dichiara a Red di sapere tutto, ma di non aver capito perché lui sia rimasto Reddington, dopo averlo impersonato all’inizio. Lui, avendo bella fresca la ferita di aver scoperto il tradimento di lei, giustamente non le risponde (perché chi sa tutto può essere il miglior amico o il più mortale nemico), poi però va da Dom a chiedergli di riferirgli, parola per parola, cosa abbia detto alla nipote, perché potrebbe avere messo in moto una devastante catena di cause e conseguenze. Si spera solo che il rispetto per l’ex agente Oleander abbia la meglio e che si possa rivedere Brian Dennehy anche in futuro, per arrivare ad una degna soluzione del fitto mistero.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Brockton College Killer 6×18 | 4.11 milioni – 0.6 rating |
Rassvet 6×19 | 3.97 milioni – 0.5 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).