In questo suo terzo episodio, Hanno Ucciso L’Uomo Ragno mescola due momenti chiave per la vita di Max e Mauro: quello in cui hanno sostenuto l’esame di maturità al liceo scientifico e quello della loro prima apparizione in tv.
Quest’ultimo è importantissimo forse non tanto perché avviene su Italia 1, canale nazionale, ma perché fa incontrare il duo con figure di primo piano nel mondo della discografia, come Jovanotti e Claudio Cecchetto.
Nei panni di un Lorenzo “prima maniera” c’è il giovane, quasi esordiente, Leonardo Cappelli. In quelli dell’inventore del Giocajouer c’è un volto molto più noto come Roberto Zibetti.
Le due sotto trame, scolastica e musicale, si fondono non solo perché ambientate negli stessi giorni, ma anche perché sono accomunate, per così dire, dalla filosofia di Eduardo de Filippo secondo cui “gli esami non finiscono mai“.
Questo a Max non piace, ma tant’è.
NON ANCORA 883
In cabina di regia, Sydney Sibilia cede il posto ad Alice Filippi, ma il tono semiserio della narrazione rimane inalterato.
Il racconto che porta alla prima esibizione televisiva occupa forse un minutaggio maggiore, con minuta descrizione, ad esempio, nella scelta del look per il grande giorno del duo. La sceneggiatura, comunque, non rinuncia ad avvalersi di collaudati artifici retorici per strappare (riuscendoci) un sorriso al pubblico. Uno per tutti, il furgone dei Pezzali, con cui i ragazzi sono andati a Milano, che fonde a metà strada per Pavia, di notte.
Se questa può essere una licenza poetica, reale è la differenza fra il duo che si esibì con un nome inventato lì per lì dagli organizzatori dell’evento e quello che poi sarebbero diventati gli 883. Fanno fede i veri filmati d’epoca trasmessi alla fine della puntata.
Qui le canzoni sono in inglese e non c’è traccia, nei testi, di storie tratte dalla vita reale della gente comune.
Per il momento, comunque, tutto sembra essere andato abbastanza bene.
ALLEGRIA DI NAUFRAGI
Sul fronte scolastico, sono da segnalare innanzitutto i simpatici maneggi di Mauro.
Repetto aggiunge un suo tocco particolare al classico armamentario ben noto a chiunque sia andato a scuola, ovvero copiare, passarsi bigliettini e simili. Questo, a parte rendere piacevole la visione, è in linea con un personaggio capace di mollare tutto, senza dire niente a nessuno, all’apice del successo per trovare lavoro ad Eurodisney.
Una sorpresa antiretorica giunge nel finale: Max si è preparato su Ungaretti e i professori Ungaretti gli chiedono. Magari proprio mentre il pubblico era pronto a sentire una domanda su tutt’altro autore, come spesso succede in film e telefilm.
A volte le cose vanno per il verso giusto. Resta il tema della casualità come forza motrice della vita. Il discorso su quanto sia cambiata la maturità da allora ad adesso esula, ovviamente, dai termini della presente recensione.
PROSSIMAMENTE
L’episodio, prima del finale col filmato d’epoca, si conclude con alcune scene che fanno quasi da trailer a quanto si vedrà in futuro.
Si vede Max, alla guida di un’ambulanza, incontrare Mauro per caso. A quanto pare, i due non si parlano da diversi mesi.
Lo spettatore resta sorpreso, anche se quello che è successo poi, come si dice, è storia. Lo straniamento deriva proprio dal discreto successo dell’apparizione in tv di cui si è detto prima. Un motivo in più per proseguire nella visione di questa serie, anche se un po’ si stringe il cuore nel vedere litigare due amici così complementari l’uno per l’altro.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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La serie procede intrecciando con abilità diversi piani spazio – temporali, senza prendersi troppo sul serio. La sceneggiatura bada sempre a non stare troppo distante dalla quotidianità della gente comune e questo è un bene, perché accompagna le canzoni.
Per la gioia dei fans, è già stata annunciata una seconda stagione. Questo primo ciclo di puntate dovrebbe concludersi, intanto, nel 1992, quando Hanno Ucciso L’Uomo Ragno divenne il tormentone dell’estate.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).