Tulsa King 2×05 – Tilting At WindmillsTEMPO DI LETTURA 4 min

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Tulsa King 2x05 recensione“Tilting At Windmills”, il quinto episodio della seconda stagione di Tulsa King, segna un punto di svolta nella narrazione della serie, introducendo sviluppi cruciali che potrebbero alterare drasticamente gli equilibri della storia.
Sebbene l’episodio mantenga un ritmo meno serrato rispetto al suo predecessore, offre momenti di intensa drammaticità e rivela nuove sfaccettature dei suoi personaggi principali.
Al centro della trama c’è ancora una volta la dinamica tra Dwight Manfredi (Sylvester Stallone) e Cal Thresher (Neal McDonough), con l’aggiunta di Margaret Devereaux (Dana Delany) che assume un ruolo più prominente nel loro confronto.
Tuttavia, è la trasformazione del personaggio di Tyson Mitchell (Jay Will) a catturare veramente l’attenzione dello spettatore. La sua evoluzione, per quanto prevedibile considerati gli eventi recenti, risulta comunque scioccante.

ALCUNE CREPE NELLA TULSA FAMILY


L’episodio raggiunge il suo apice durante una sequenza di combattimento visceralmente intensa presso il nuovo parco eolico di Dwight, dove gli uomini di Jackie Ming vengono colti nell’atto di vandalizzare la proprietà.
L’attacco ordito da Thresher si rivela essere una mossa strategica su più livelli: non solo mira a danneggiare finanziariamente Dwight, ma rappresenta anche una sfida diretta all’autorità di Jackie Ming e un messaggio psicologico per l’intera organizzazione di Manfredi.
È qui, inoltre, che si assiste alla metamorfosi di Tyson: da aspirante mafioso a potenziale minaccia. La sua reazione violenta durante lo scontro e l’apparente piacere che ne trae aprono inquietanti scenari futuri, suggerendo la possibilità che possa trasformarsi in un antagonista ancora più pericoloso di Thresher o Bevilaqua.
Il contrasto tra l’ambizione di Tyson e la riluttanza di Dwight nel permettergli di “sporcarsi le mani” crea una tensione palpabile che potrebbe portare a una frattura irreparabile all’interno del gruppo. La performance di Jay Will nel ruolo di Tyson è particolarmente notevole nel trasmettere questa graduale ma inesorabile trasformazione del personaggio. 

DWIGHT MANFREDI NON APPROVA IL METODO MONTESSORI


Meno convincenti risultano, invece, le sottotrame familiari che coinvolgono Tina e Joanne, rispettivamente figlia e sorella di Dwight. Nonostante l’elevazione a personaggi regolari per questa seconda stagione, le loro storylines appaiono marginali e non particolarmente memorabili, limitandosi a scene di contorno che non aggiungono molto alla narrazione principale.
L’unico elemento positivo della sequenza riguardante la visita alla scuola dei nipoti di Dwight, è lo scambio di battute tra The General e il preside della scuola: due personaggi agli antipodi che si punzecchiano a vicenda. Dwight ne esce vincitore, ovviamente.
L’episodio pone le basi per sviluppi potenzialmente esplosivi nella seconda metà della stagione, specialmente se la tensione tra Dwight e Tyson dovesse degenerare in un aperto conflitto. La possibilità di una guerra civile all’interno del gruppo Manfredi potrebbe rivelarsi ancora più avvincente delle battaglie tra fazioni mafiose rivali.

L’INCONTRO PIÙ IMPROBABILE DEL SECOLO


Un altro momento davvero cruciale per l’episodio è l’ipotetico incontro ad Atlanta tra tre figure chiave del mondo criminale: il nostro Dwight Manfredi, Chickie Invernizzi e Bill Bevilaqua.
I tre uomini sembrano non avere nulla di cui parlare, se non una conversazione a base di pallottole e spargimenti di sangue, eppure la tensione cresce sequenza dopo sequenza e il vertice criminale promette di fare scintille.
In questo frangente, si può sottolineare l’incapacità come leader di Chickie Invernizzi che non ha la stessa competenza e lo stesso potere del padre.
I suoi sottoposti, naturalmente, cercano di approfittare della situazione, cercando di minare la sua autorità e convincendolo ad approvare l’incontro con Dwight Manfredi.
L’episodio, inoltre, getta nuova luce sul complesso rapporto tra Cal Thresher e Bill Bevilaqua. Una conversazione telefonica rivela un passato di collaborazione tra i due, terminato quando Bill ha scelto di distanziarsi, lasciando spazio alla gang cinese. Le ragioni precise di questa separazione rimangono avvolte nel mistero, ma potrebbero avere importanti ripercussioni sugli eventi futuri.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Sylvester Stallone che sferra pugni è sempre un belvedere
  • Primi segni di crepe e tensioni all’interno della Tulsa family
  • Tensione crescente sia tra Dwight e Cal, sia tra bande criminali
  • Chickie viene convinto a sedersi e confrontarsi con Dwight e Bill: i suoi sottoposti stanno tramando qualcosa e non lo rispettano come leader
  • Dinamiche familiari marginali e quasi soporifere

 

“Tilting At Windmills” si conferma un episodio cruciale per Tulsa King che potrebbe segnare un punto di svolta per diversi personaggi chiave. La serie continua a dimostrare la sua capacità di bilanciare elementi di crime drama con dinamiche personali complesse, promettendo un finale di stagione ricco di sorprese e colpi di scena.

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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