Per recensire questa puntata vorrei partire dal titolo emblematico, “Mad
Love”, amore folle. Amore e follia, amore e ossessione, tra i due sentimenti il
passo è breve e una volta varcato il limite non si torna indietro; ma l’amore
è tutto, è il sentimento che muove il mondo che muove ogni nostra azione.
Vorrei citare il sommo poeta ma sarei
banale, anche perché l’ultimo verso del
paradiso dantesco poco c’entra con serial killer e detective; ma confermo e
sottoscrivo, tutto si fa per amore, e in fondo Joe Carroll non uccide per amore
della bellezza che riscontra nella morte? E i suoi seguaci non seguono alla
lettera tutto ciò che dice per ammirazione spassionata nei suoi confronti?
Tutto è amore, magari un amore malato, ma è pur sempre amore.
Amore, tema che nella
settimana di san valentino non poteva di certo mancare, e perché come dice Joe
Carroll in ogni bella storia c’è bisogno di una storia d’amore e qui ne vediamo
più di una, ma tutte hanno un fattore comune: sono fuori dall’ordinario, e una
cosa è certa, sicuramente la più intrigante non è quella di Ryan Hardy e Claire
Matthews. E se proprio vogliamo essere sinceri, gli stessi Ryan, Claire e
Jenny, la sorella di Ryan introdotta in questo episodio sono poco interessanti,
sono stereotipati e talvolta noiosi. L’unico vero motivo per apprezzare la
serie infatti sono i personaggi che le danno il nome, i followers, e più di
tutti il loro maestro Joe Carroll; sono personaggi poliedrici e pieni di
sorprese, affascinanti e affascinati a loro volta dalla morte, dalle opere di
Poe e dalla perfezione e profondità dei suoi versi. In questo episodio
scopriamo qualcosa in più su Jacob, fidanzato di Emma e amante di Paul: il
ragazzo dal visino pulito e amabile infatti ha veramente la coscienza pulita
dato che non ha mai ucciso nessuno nonostante uno dei prerequisiti necessari
per far parte della setta sia proprio questo. Joe lo sapeva, Paul lo sapeva e in
un impeto di rabbia lo rivela ad Emma che sconvolta chiede al suo ragazzo di
uccidere l’ostaggio in cantina; ma lui non è ancora pronto e la poverina
rimarrà ancora prigioniera mentre Jacob verrà accettato nonostante tutto da
Emma e Paul che, tra l’altro, amandolo troppo decidono di appianare i dissapori
fra di loro, cominciando una relazione a tre, o per lo meno è quello che si capisce
dalla scena sotto la doccia. Beh, se non è amore questo ditemi voi cos’è!
In
questo bel quadretto però abbiamo anche il figlio di Joe, Joey (complimenti
alla mamma per la scelta del nome) che comincia a essere sospettoso nei
confronti della sua baby sitter e la spia di soppiatto, scoprendo per caso dove
nascondono un cellulare; prevedo guai dentro la casa nella prateria. Ma il
bello è proprio questo, niente sta andando secondo i piani, per quanto perfetti
possano essere stati, e ognuno sceglie di scrivere il capitolo della proprio
storia a modo suo: nella vita reale questo succederebbe, gli uomini non sono
macchine e molto spesso niente va come si era prefissato. Ma se i bad guys ci
regalano sorprese e emozioni a non finire purtroppo dobbiamo fare i conti anche
con l’altra parte dello show: Ryan Hardy e company.
Non mi soffermerò
sull’elencare tutti gli elementi noiosi della coppia scoppiata, lui che la
lascia perché la ama (complimenti agli sceneggiatori per l’impegno e la
fantasia) e non mi soffermerò assolutamente sul patetico elenco della famiglia
sterminata dalla sfiga, voglio solo prendere in considerazione la scena madre
della puntata, quella in cui Maggie affronta Ryan mettendogli le calamite sul
petto. La stupidità di questa scena è clamorosa, sul serio: il piano di Maggie
era da applauso, ho ammirato il suo non volerlo uccidere con le proprie mani
completando indirettamente l’opera di Joe, su di lei non ho niente da dire,
anzi se proprio dirò che mi dispiace sia morta subito, ma Mike Weston mi ha
sconcertata. Mi chiedevo per tutto il tempo: cosa sta facendo il ragazzino
fuori dal ristorante, sta scartando le figurine? Seriamente, non capirò mai
questi ritardi clamorosi degli eroi di turno che arrivano sul più bello
salvando la situazione, tipica squallida americanata. Ho anche pensato, già da
un po’ di tempo a questa parte, che Mike fosse uno degli adepti di Carroll, ma
pure fosse vero il suo ritardo clamoroso non avrebbe senso pratico. Comunque
nonostante il momento eroico, se così vogliamo chiamarlo, Mike è un personaggio
che non mi è chiaro: è così ossessionato da Hardy tanto da farci la tesi solo
perché lo ammira o perché davvero come sospetto sia un complice di Carroll? Le
cose potrebbero coincidere comunque, dato che a modo suo Carroll stesso è ossessionato
da Ryan, tanto che lo ritiene uno dei tre responsabili dei suoi insuccessi. E magari
il ruolo di Mike nella setta e nella storia è proprio quello di tenere il
protagonista vivo, chissà, visto anche che Ryan si getta stupidamente a braccia
aperte tra i pericoli e questo Joe Carroll lo sa, ma comunque sia non è questo
il luogo dove snocciolare teorie, per questo ci sono i forum.
In ogni caso, sotto
questo punto di vista, questa è una serie che ha molto potenziale, peccato per
le scivolate di stile e per i terribili cliché; si rovinano con le banalità, ed
è quasi scandaloso che agli autori siano riusciti così bene i “cattivi” e così
orribilmente i bravi ragazzi. Questa puntata è stata la peggiore della quattro
andate in onda, e non dico che non mi sia piaciuta, perché quando vedo questo
show sono totalmente affascinata da Carroll e i suoi, costruiti ad hoc, con
tutte le imperfezioni e le debolezze dell’essere umano, ma purtroppo invece non vedo l’ora che finiscano le parti patetiche di Ryan “faccio la vittima
tanto nessuno mi ama” Hardy. Mi dispiace per Kevin Bacon che in
questa serie rende poco o nulla, ma qui lui funziona veramente solo quando nell’inquadratura
con lui c’è James Purefoy. I flashback della scorsa puntata erano stati
interessanti, vedere come Carroll ha gettato fumo negli occhi al detective è
stato meraviglioso, ma questi della puntata analizzata mi facevano venire
voglia di cavarmi gli occhi: patetici, sorella gestita malissimo, e Claire
terrificante. A far perdere punti è stato anche il fatto che Joe nonostante
fosse il coprotagonista sia apparso pochissime volte; comunque in conclusione,
di questa puntata salvo il trio, Maggie, Joe e forse pure Mike, ma solo per il
fatto che il suo personaggio non mi convince perché per il resto sarebbe da riciclare
come gli altri.
- Il trio Emma Paul e Jacob.
- La bella caratterizzazione di Joe e suoi followers.
- Mike Weston sembra un doppiogiochista.
- Maggie e il suo piano per uccidere Ryan.
- Ryan Hardy e il suo patetico elenco di familiari morti.
- Ryan Hardy e la sua patetica storia d’amore con Claire.
- Ryan Hardy e la sua patetica sorella.
riprendono temo che la bella storia di Joe possa finire in una sola stagione.
Ma chissà, magari arriverà lo sceneggiatore bravo all’ultimo e salverà la
situazione come Mike Weston. La sufficienza va data, perché il trio di Emma
Paul e Jacob se la merita, peccato che ci pensi Hardy a rimettere in pari i
piatti della bilancia.
VOTO EMMY
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.