The Following 2×02 – For JoeTEMPO DI LETTURA 3 min

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The Following ci chiede una cosa: sospendere la nostra incredulità. Si perchè, pur tenendo conto di tutta la gente malata che c’è al mondo, è difficile credere alla nuova famigliola “felice” che ha accettato Joe Carroll nelle sue mura. Bisogna assistere all’intera puntata sospendendo la ragione e, se lo si fa, possiamo anche
rimanere piacevolmente stupiti dall’assenza di strafalcioni che minano la veridicità dello show.
“For Joe” è un episodio che si guadagna la sufficienza per due motivi: per l’attenzione dedicata ai gemelli Luke e Mark e per il ritorno all’omicidio seriale di Joe Carroll. La caratterizzazione di Luke e Mark è probabilmente il miglior motivo per seguire la serie: l’attenzione al dettaglio e alla psicologia dei due fratelli è altissima e questo è un bene perchè la serie ha estremamente bisogno di creare character profondi e tridimensionali che diano una motivazione allo spettatore. Nella scorsa stagione a farla da padrone (almeno all’inizio) era il triangolo amoroso e grazie a quello avevamo imparato a conoscere e anche ad apprezzare personaggi deviati ma che tutto sommato si facevano voler bene perchè in fin dei conti non erano del tutto cattivi, eccetto Emma. Qui il discorso è un po’ diverso perchè Luke e Mark, interpretati da un ottimo Sam Underwood, sono a tutti gli effetti degli psicopatici che non hanno inibizioni ma un briciolo di remore morali si visto che non uccidono il bambino. Tuttavia il succo della questione risiede totalmente nell’assenza di carisma dei comprimari e di Ryan Hardy stesso.
Come ha dichiarato lo stesso Kevin Bacon recentemente, il pubblico, e anche noi con le nostre recensioni, ha criticato pesantemente il suo personaggio perchè succube degli eventi e mai vittorioso in alcun caso. Ogni volta che si avvicinava alla cattura di qualcuno magicamente o gli uomini dell’FBI se lo facevano scappare da sotto il naso o “casualmente” c’era un follower di Carroll inserito in qualche posizione chiave della società che aiutava i membri della setta. Williamson sembra aver imparato la lezione ed infatti Hardy qui riesce a salvare il suo papabile nuovo interesse amoroso, Lily Gray, risultando tuttavia il solito sprovveduto ed avventato personaggio che fa sempre tutto da solo replicando gli sbagli della scorsa stagione.Si può capire tutto di quest’uomo, è l’emblema vivente della sfiga, viene inseguito da una spirale di violenza e attira serial killer come il miele attira gli orsi ed è oggettivo che abbia subito dei traumi non di poco conto vista l’infanzia ed il suo ultimo anno di vita. Eppure c’è sempre qualcosa in lui, e nella recitazione di Bacon, che non riesce a trasmettere appieno la sofferenza e la voglia di rivincita che prova, è come se Hardy viaggiasse con il freno a mano tirato pur avendo le potenzialità per far molto meglio, perchè Gavino Pancetta le ha le potenzialità, solo che a fine puntata si ha sempre la sensazione che il suo personaggio si stia decomponendo lentamente mentre è in attesa che un pugnale o una pallottola facciano il loro corso ponendo fine alla sua vita fatta unicamente di sofferenze.
E’ innegabile che si stia cercando di creare un nuovo habitat per la serie e anche scontato visto il massacro del 90% dei personaggi della scorsa stagione, tuttavia se i gemelli convincono ed il ritorno di Carroll promette bene, quello che non convince è il protagonista, ormai ombra di sè stesso ma alla ricerca di una vendetta neanche tanto desiderata. Un vero peccato.

PRO:

  • Sam Underwood e l’interpretazione dei due gemelli: da brividi
  • Va notata l’attenzione posta a tridimensionalizzare i “bad guys” della serie
    CONTRO:
    • Ryan sempre troppo passivo e sbiadito rispetto alle sue vere potenzialità
    • Bisogno sospendere qualsiasi pensiero per credere alla nuova famiglia felice di Carroll
    “For Joe” convince un po’ più di “Resurrection” e questo è un bene, tuttavia rimangono i soliti difetti e a salvare la baracca stavolta ci pensano i serial killer, non l’FBI.
    Resurrection 2×01 11.2 milioni – 4.4 rating
    For Joe 2×02 6.2 milioni – 2.0 rating

    VOTO EMMY


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    Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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