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The Big Bang Theory celebra Star Wars, non che non lo avesse mai fatto, anzi, citazioni e rimandi sono presenti nella serie fin dai primissimi episodi, tuttavia in questa puntata lo fa con nientepocodimenoche Dart Fener, o meglio, con la sua voce ovviamente, James Earl Jones.
Come si arriva a Mr. Earl Jones è semplice: non entrando nella lista del Comic Con, Sheldon pensa bene di
creare una convention personale e dato che Robert Downey Jr. era impegnato e Stan Lee ha messo le cose ben per iscritto, valida alternativa è il protagonista di Star Wars, reo di voler mangiare sushi nel suo ristorante preferito.
Quando la sit com concentra le sue energie in questi aspetti della vita dei personaggi (= nerd stuff) riesce tutto meglio e l’attenzione non cala nemmeno per un secondo; è chiaro che essendo abituati ad un tipo di show gradiremmo vedere quello rispetto alle dinamiche su cui ultimamente la serie si è stabilizzata (Leonard e Penny, coppie, amore, Amy), è da tanto che ce ne lamentiamo e lo chiediamo a gran voce e l’episodio targato TBBT eccolo qua.
Sheldon che ha rischiato la morte come personaggio cardine, rinvigorisce e ci dimostra come la sua non sia affatto una comicità scontata ed al contrario riesca a convincere avendo ancora diversi colpi in canna: rapportato a guest star, ma anche semplicemente ad i suoi amici senza esagerarne i caratteri o le situazioni sociali, Sheldon è veramente il miglior personaggio e l’unico capace di reggere lo show sulle sue spalle.
Battute molto buone ed in quest’episodio emerge più che mai il fatto che quando TBBT mette in scena situazioni potenzialmente comiche, le battute possono anche passare in secondo piano poiché forti già di una struttura ben solida alla base, e di certo questa struttura non è Amy che pomicia con Sheldon, per dirne una.
Per quanto riguarda il resto dell’episodio, la situazione tra ragazze non era delle più memorabili, tutt’altro: lenta e difficilmente inquadrabile, quasi soffrisse la mancanza dei protagonisti maschili, per fortuna che a reggere la parte femminile dello show c’è Kaley Cuoco.
Messa da parte la trama a sé stante di Sheldon, il resto dell’episodio è abbastanza piatto e poco divertente, la stessa storia del Comic Con poteva essere gestita molo meglio, con carne così succulenta si potevano trovare miriade di battute, azioni e circostanze o anche allungare o gestire meglio la storia dei biglietti (dai, la scena finale dei tre ragazzi in casa era pessima…). Star Wars a parte, puntata nella norma; fortunatamente la parte con Sheldon e Earl Jones vale la sufficienza (la Fisher con la mazza meriterebbe poi la standing ovation). Si è visto di meglio ma per oggi ci accontentiamo.
Come si arriva a Mr. Earl Jones è semplice: non entrando nella lista del Comic Con, Sheldon pensa bene di
creare una convention personale e dato che Robert Downey Jr. era impegnato e Stan Lee ha messo le cose ben per iscritto, valida alternativa è il protagonista di Star Wars, reo di voler mangiare sushi nel suo ristorante preferito.
Quando la sit com concentra le sue energie in questi aspetti della vita dei personaggi (= nerd stuff) riesce tutto meglio e l’attenzione non cala nemmeno per un secondo; è chiaro che essendo abituati ad un tipo di show gradiremmo vedere quello rispetto alle dinamiche su cui ultimamente la serie si è stabilizzata (Leonard e Penny, coppie, amore, Amy), è da tanto che ce ne lamentiamo e lo chiediamo a gran voce e l’episodio targato TBBT eccolo qua.
Sheldon che ha rischiato la morte come personaggio cardine, rinvigorisce e ci dimostra come la sua non sia affatto una comicità scontata ed al contrario riesca a convincere avendo ancora diversi colpi in canna: rapportato a guest star, ma anche semplicemente ad i suoi amici senza esagerarne i caratteri o le situazioni sociali, Sheldon è veramente il miglior personaggio e l’unico capace di reggere lo show sulle sue spalle.
Battute molto buone ed in quest’episodio emerge più che mai il fatto che quando TBBT mette in scena situazioni potenzialmente comiche, le battute possono anche passare in secondo piano poiché forti già di una struttura ben solida alla base, e di certo questa struttura non è Amy che pomicia con Sheldon, per dirne una.
Per quanto riguarda il resto dell’episodio, la situazione tra ragazze non era delle più memorabili, tutt’altro: lenta e difficilmente inquadrabile, quasi soffrisse la mancanza dei protagonisti maschili, per fortuna che a reggere la parte femminile dello show c’è Kaley Cuoco.
Messa da parte la trama a sé stante di Sheldon, il resto dell’episodio è abbastanza piatto e poco divertente, la stessa storia del Comic Con poteva essere gestita molo meglio, con carne così succulenta si potevano trovare miriade di battute, azioni e circostanze o anche allungare o gestire meglio la storia dei biglietti (dai, la scena finale dei tre ragazzi in casa era pessima…). Star Wars a parte, puntata nella norma; fortunatamente la parte con Sheldon e Earl Jones vale la sufficienza (la Fisher con la mazza meriterebbe poi la standing ovation). Si è visto di meglio ma per oggi ci accontentiamo.
PRO:
- Sheldon e James Earl Jones
- James Earl Jones e Carrie Fisher come guest star
- Scena iniziale
CONTRO:
- Dinamiche tra ragazze
- Situazione del Comic Con
Settima stagione che vacilla, sufficienza non del tutto meritata.
The Occupation Recalibration 7×13 | 20.35 milioni – 5.7 rating |
The Convention Conundrum 7×14 | 19.5 milioni – 5.2 rating |
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Lunatica, brutta, cinefila e mancina. Tutte le serie tv sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.