The Good Lord Bird 1×02 – A Wicked PlotTEMPO DI LETTURA 4 min

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“Now when I passed by thee, and looked upon thee, behold, thy time was the time of love; and I spread my skirt over thee, and covered thy nakedness.”
(Ezechiele 16:8)

“Picaresco” è un termine che denota un particolare tipo di romanzo nato in Spagna nella seconda metà del sedicesimo secolo (il capostipite è il romanzo anonimo Lazarillo De Tormes) in cui il personaggio protagonista è un individuo (spesso appartenente alle classi sociali più povere) che vive avventure, di volta in volta pericolose e/o assurde, in giro per il mondo e ha come uniche armi il proprio ingegno e la propria sfrontatezza. Si tratta di un genere letterario che ha trovato linfa vitale soprattutto negli Stati Uniti alla fine dell’800 grazie alle opere dello scrittore Mark Twain che ha fatto dei propri personaggi (Huckelberry Finn e Tom Sawyer fra tutti) il prototipo di questo tipo di character, declinato come caratteristica positiva della nuova gioventù americana dell’epoca.
Si può dire che il personaggio di Onion/Miss Henrietta (l’ottimo Joshua Caleb Johnson), e di riflesso quello del suo compare Bob (Hubert Pont-Du Jour), siano una specie di moderna rilettura di tali personaggi, così come l’intera The Good Lord Bird rilegge, in maniera critica e molto spesso ironica, tutto il mito della Guerra Civile, della Frontiera western e, in generale, la mitologia storica americana per come il pubblico la conosce.
In questo episodio, infatti, i due personaggi decidono, per varie ragioni, di allontanarsi dal resto del gruppo. Questa loro decisione li porterà nella cittadina di Pikesville (nome certamente non casuale), in Missouri, e in particolare nel famigerato Lawrence Hotel dove il giovane Onion compirà un ulteriore passo nel suo percorso di formazione. La particolare condizione in cui si trova il giovane protagonista e voce narrante della serie (dover andare in giro necessariamente en travesti), è infatti un ottimo espediente narrativo per parlare della condizione femminile dell’epoca, particolarmente aggravata dalla schiavitù e dalla condizione generale degli afro-americani. In tutto questo però, il giovane sperimenta anche quella che, a tutti gli effetti, è la sua prima “cotta” con la prostituta Pie (Natasha Marc) e assisterà alla sua prima impiccagione, in una scena carica di pathos e densa di emozione in cui la colonna sonora di Nina Simone funziona da perfetto coro greco per le vicende. Vive, insomma, le proprie avventure picaresche, in una cornice che però rimane sempre ironico-surreale e che presenta elementi costanti di dark humour che ricordano, per molti versi, le pellicole dei fratelli Coen.
In particolare la coreografica entrata in scena di John Brown (Ethan Hawke) nel finale, più preoccupato per l’esperienze sessuali del suo protetto che di liberare gli schiavi a Pikesville, è qualcosa di epico e delirante allo stesso tempo.
Il personaggio di John Brown viene qui relegato solo nei minuti finali in quanto viene data preminenza maggiore al discorso sociale e storico, nonché allo stesso co-protagonista della vicenda che è in realtà il vero protagonista della miniserie. È infatti attraverso il suo sguardo disincantato ed esterno che gli autori decidono di raccontare le vicende dell’abolizionista americano. Ma questo ovviamente non danneggia né sminuisce la presenza di John Brown all’interno della stessa miniserie e non esclude anche una sua parodizzazione, esaltandone gli stereotipi attorno alla sua figura. In questo caso la performance di Hawke sembra rifarsi a quella di un novello Samuel L. Jackson di tarantiniana memoria, con tanto di citazioni bibliche al Libro di Ezechiele e carica irosa condita da esplosioni e pallottole per ogni dove.
The Good Lord Bird è uno show estremamente pop che fa del guilty pleasure il suo punto di forza ma non per questo trascura o perde di vista quello che è il suo obiettivo principale: parlare di un’epoca che potrebbe apparire come lontana ma che riflette un problema tremendamente attuale. E lo fa senza sconti o retorica di fondo, solo giocando un po’ sulla figura mitica dei personaggi raccontati e riuscendo comunque nel suo intento.
Chiude l’episodio lo stupendo assolo di chitarra di Shuggie Otis in Sweet Thang, ulteriore conferma delle ottime scelte musicali degli autori di The Good Lord Bird.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Onion e la condizione femminile (afro-americana) nell’800
  • Dark humour coeniano
  • Episodio picaresco
  • Scena del processo e impiccagione
  • Entrata in scena di John Brown
  • Morte di Chase (avrebbe potuto essere un bel personaggio da portare avanti in una storyline orizzontale)

 

Episodio quasi completamente incentrato sulle (dis)avventure di Onion e Bob al Lawrence Hotel. Una parentesi che getta ulteriormente luce sulla condizione degli afro-americani dell’epoca ma sempre con quel tocco di humour nero che non guasta mai. Nel finale un epico Ethan Hawke si riprende la scena come un novello Samuel L. Jackson in preda a deliri citazionisti biblici.

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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