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The Handmaid’s Tale 3×08 – UnfitTEMPO DI LETTURA 4 min

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The-Handmaid-s-Tale-3x08“Who can remember pain, once it’s over? All that remains of it is a shadow. Not in the mind even, in the flesh. Pain marks you, but too deep to see. Out of sight, out of mind.”

Nonostante il pedante attendismo, ormai tipico di The Handmaid’s Tale, rimanga invariato anche in questo episodio, bisogna effettivamente lodare la decisione di spostare (almeno per questa volta) il focus nei flashback su di un personaggio analizzato decisamente troppo poco per l’importanza che ricopre all’interno della storia.
Niente June, quindi, niente scene in stile The Tree Of Life e nessuno slow motion musicale a sottolineare il legame madre e figlia. “Unfit” preferisce soffermarsi su Aunt Lydia e sul percorso emozionale che l’ha portata in quella posizione.
La sua crudeltà mista a bontà (quando si affeziona ad una Ancella) è sempre stata mostrata come elemento cardine del suo carattere, senza dar modo allo spettatore di capire da dove potesse provenire, o se qualche avvenimento passato fosse la fonte. Oltre a dar modo allo show, così come allo spettatore, di approfondire la conoscenza con un personaggio diverso dal solito, la decisione di focalizzarsi su Lydia permette di prendere un attimo il respiro da una trama che, come evidenziato nella precedente recensione, poco si è discostata da quella degli ultimi due anni.
June è ora in fase passivo-aggressiva con chiunque e si viene a ripresentare lo stesso identico schema già apparso quando il personaggio della Moss era in dolce attesa. June si mostra arrogante, anarchica e sfacciata, contro le regole e contro chiunque, per il semplice motivo che il rapimento di Nichole e la causa in corsa la pongono tra le intoccabili, esattamente come quando era incinta. Un elemento di pura e semplice ridondanza questo che va ad aggiungersi a quelli già presenti nello show: Hannah è nuovamente sparita dal radar di June che si mostra disperata e pronta a tutto pur di recuperare la figlia (deja-vù).
The Handmaid’s Tale si permette, oltre all’analisi del personaggio di Lydia, anche di prendere in esame due precise situazioni finora più citate all’interno dello show che altro.
La prima è ovviamente il senso di attaccamento e di “massa” che le Ancelle provano tra di loro, mostrato in scena dal bullismo psicologico portato avanti nei confronti di Ofmatthew, incapace nel reggere lo stress della situazione e che si ritroverà a fine episodio a compiere l’insano gesto della rivolta. Ma in un mondo dove l’ordine naturale delle cose viene mantenuto con la forza e con le pallottole, il suo atto rivoluzionario (dettato più dalla paura e dalla rabbia piuttosto che da un suo interesse nella resistenza) si spegne nel più sanguinolento dei modi con completa noncuranza del suo stato di salute (incinta al momento della morte).
Il secondo momento comunitario che cerca di analizzare il forte senso di “famiglia” ed unitarietà tra le Ancelle è la morte post parto del bambino atteso fin dall’inizio dell’episodio. La scena è volutamente enfatizzata (così come solo The Handmaid’s Tale sa fare) con slow motion, soundtrack volutamente malinconica ed un ridondante utilizzo dei primi piani esterrefatti e abbattuti non solo dell’Ancella e della moglie, ma anche di tutte le presenti nella stanza.
Anche questa semplice scena sottolinea ancora una volta, senza che ce ne fosse bisogno, l’amore per i dettagli di questo show: il rito del parto, conclusosi felicemente ed apparso nella scorsa stagione, era stato portato in scena con un profuso utilizzo di luci calde e soffuse; in questo caso, invece, volendo sottolineare la tragicità del momento, le luci sono scure ed ottenebrano i volti dei personaggi in scena.
La morte concede visita a Gilead strappando vite e gioie solo annunciate.

“Que Sera Sera| Whatever will be will be| The future’s not ours to see| Que Sera Sera| What will be will be…”

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il bullismo ai tempi di Gilead
  • Il focus su Aunt Lydia
  • La morte del bambino
  • Il senso di famiglia che si percepisce ora più del solito tra le varie Ancelle
  • Il crollo psicologico e la distruzione al supermercato
  • Canzone con cui si conclude l’episodio
  • Il solito attendismo snervante
  • I primissimi piani in slow motion della faccia contratta di June: va bene che è la protagonista, ma si potrebbe cambiare ogni tanto oppure no?

 

Que Sera Sera.

 

Under His Eye 3×07 ND milioni – ND rating
Unfit 3×08 ND milioni – ND rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

2 Comments

  1. Il punto è che questa puntata è stata inutile totalmente. Cosa avrebbe aggiunto conoscere il passato di Lydia? Sapere che era una stronza già prima di Gilead non aggiunge nulla di nulla al valore della serie.

    E DiMatthew sarebbe dovuta essere fra le intoccabili, essendo incinta. Invece viene bullizzata e uccisa proprio come una rivoltosa qualsiasi.
    Il problema di questa serie è che non si potrà andare avanti all’infinito non raccontando nulla. Mi auguro che se verrà rinnovato, la prossima stagione sia l’ultima, prima che si cada davvero nel ridicolo. Non vedo un futuro per questa serie

  2. Ciao Patrick, in realtà l’approfondimento riguardo Lydia permette di mettere in luce il suo stile di vita ed il suo cambiamento (da “semplice” religiosa a cinica e vendicativa) dovuto ad una sorta di rifiuto in campo amoroso. E’ un approfondimento doveroso per un personaggio così importante, che forse arriva leggermente tardi all’interno della serie, ma che rappresenta a suo modo una boccata d’aria per quanto concerne la trama che verte sui flashback, solitamente monopolio esclusivo di June.
    Dello stato di salute di Ofmatthew è stato appuntato anche nella recensione perché effettivamente è qualcosa di nuovo: da quello che fin qui è stato mostrato le Ancelle incinta ricevono un trattamento speciale e si cerca in tutti i modi di porle al di sopra di ogni tipo di punizione. Così era stato, per esempio, con June (elemento che viene ricordato nella recensione). Il perché di questo cambiamento potrebbe essere dettato dal fatto che l’agente in questione abbia sparato per difesa delle numerose Ancelle nel supermercato e di Aunt Lydia. Bisogna vedere se il fatto che Ofmatthew fosse incinta avrà oppure no un risvolto.
    Il vero problema della serie, come da te correttamente detto e più volte esposto nelle nostre recensioni, è l’attendismo snervante. Nonostante The Handmaid’s Tale sia sempre stata una serie votata al racconto intimista, questa pedanteria narrativa inizia a risultare frustrante.

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