The Innocents 1×08 – Everything AnythingTEMPO DI LETTURA 3 min

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Non parte certo col piede giusto questo season finale. Nella prima parte dell’episodio, si rischia seriamente la botta di sonno con la rappresentazione della vita sull’isola, descritta con i ritmi lenti tipici della serie. Per fortuna, a interrompere la minuta narrazione di un ambiente represso e repressivo, con gesti e parole raggelati, ci pensano rivelazioni davvero degne di un’ultima puntata e il dottor Halvorson.
Si scopre che Cam è, sostanzialmente, il diminutivo di camaleonte. Il vero nome della ragazza è Freya (come la dea nordica della giovinezza e della primavera) ed è la figlia di Runa. Lei pure, quindi, ha i nuovi poteri di seconda generazione e, come June, può leggere pensieri e ricordi delle persone di cui prende la forma. Questa parte serve giusto di contorno, irrobustisce un po’ le trame, creando parallelismi e dando profondità al personaggio di Runa, ma non risulta particolarmente interessante o avvincente. Va notato come la giovane interprete di Freya – Cam stia meglio coi capelli più corti e scuri, invece che con le treccione biondissime.
Guy Pierce, dal canto suo, fa evolvere il suo dottore da uomo a cui piace fare il guru della setta a vero e proprio scienziato pazzo, pronto a fare di tutto e a sacrificare chiunque per i suoi scopi personali. Praticamente diventa il motivo per cui seguire ben 20 minuti della puntata, culminanti in una sequenza ricca di tensione emotiva – caso raro in questo show – e in un’uscita di scena degna di una figura chiave, per quanto in linea con i toni cupi e sommessi di tutta la narrazione.
Restano invece sullo sfondo personaggi come la madre di June. Peccato: lei è un po’ l’origine di tutto, coi casini combinati in gioventù, invece non parla. Sono molto più incisivi il patrigno e il fratello della ragazza. Altro personaggio appena abbozzato è Sigrid. La poveretta va incontro ad una triste fine e dà la fastidiosa impressione di essere stata messa lì solo perché, oggigiorno, sembra obbligatorio infilare un personaggio gay a proposito e sproposito, in ogni storia che si scrive. Fin dall’inizio, è stato chiarito come la ragazza fosse lì e si fosse mostrata “devota” al dottor Halvorson più che altro per “guarire”. Sarebbe stato bello vederla alle prese con il ritorno al mondo fuori dalla comunità (si è solo accennato a come questo processo sia molto più difficile di quanto sembri) e magari anche con la dichiarazione alla ragazza di cui si era innamorata. Steinar, invece, rimane un personaggio completamente irrisolto: non si è capito bene che funzione svolga, a parte quella di prestare la propria forma alle varie mutanti dello show.
La liberazione di June dalla comunità Sanctuarium avviene a circa metà episodio. Qui la regia si prende il tempo, nella sequenza in barca, per un’ultima panoramica sugli splendidi paesaggi norvegesi, ottima cornice dell’azione lungo tutto il suo svolgersi. Si assiste dunque ad una sovrapposizione, non certo vincente, tra un finale protratto e una conclusione di stagione costruita pensando a lasciare un aggancio per un’eventuale seconda. L’unico risvolto positivo di questa scelta degli autori è il gusto amaro lasciato in bocca a chi guarda dalle concitate scene fra i due ragazzi e la madre di Harry. June credeva di saper gestire l’amore, invece si ritrova, come nelle migliori tragedie sin dall’epoca degli antichi greci, a commettere esattamente gli stessi errori di sua madre. Un solo momento simile, proprio alla fine di tutto, è un po’ poco.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La pazzia del dottore
  • Paesaggi norvegesi
  • Non buono il mix tra finale protratto e costruzione di un aggancio per un’eventuale seconda stagione

 

Per arrivare a qualcosa di nuovo, straordinario e sorprendente, da qualche parte bisogna pur cominciare. Va bene inoltre dare una chance a giovani attori come Srcha Groundsell e Percelle Ascot. Il tentativo resta dunque apprezzabile, il risultato finale potabile, ma la strada da fare per trovare una via europea alla grande serialità resta ancora lunga. Non si sente il bisogno di una seconda stagione.

 

Will You Take Me Too? 1×07 ND milioni – ND rating
Everything Anything 1×08 ND milioni – ND rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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