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Sull’onda del successo di Chilling Adventures Of Sabrina, Netflix ha pensato bene di sfruttare il filone teen drama a tinte soprannaturali rendendo disponibile The Order, già rinnovato per una seconda stagione.
Tutti gli elementi caratteristici sono presenti: rapporto conflittuale con uno dei due genitori; un protagonista che riesce sempre e comunque a porsi al centro dell’attenzione; il consueto bullismo tipico dei college americani; il sentore di una love story che non tarderà troppo ad arrivare; un passato oscuro non solo del protagonista (Jack Morton interpretato da Jake Manley, già apparso in Project Blue Book). A tutti questi elementi vanno aggiunti quelli caratteristici della serie, utili a differenziarla dalle vagonate di teen drama che di questi tempi ammorbano i palinsesti televisivi (e anche, soprattutto, le piattaforme streaming): ecco quindi fare capolino tra gli elementi della serie un’oscura setta segreta ed un’abbondante dose di arti oscure.
Nonostante questi siano elementi, come detto, “tipici” di The Order, va anche puntualizzato che non sembrano esserci poi così tante differenze tra la setta e la fantomatica Chiesa della Notte di Sabrina. Insomma, la nuova moda è calare dei personaggi relativamente giovani in un contesto oscuro ed atto a corrompere le loro giovani anime. Buffy ha fatto scuola, anche se forse con un po’ di anni di troppo.
Il plot narrativo si circoscrive alla vita del giovane Jack Morton che, con una lettera che già avrebbe dovuto far destare qualche sospetto al protagonista, viene accettato alla Belgrave University dove conta di poter entrare a far parte dell’Ordine della Rosa Blu. C’è ben poco da aggiungere alla trama, almeno per quanto visto da questo pilot, dal momento che all’infuori del personaggio di Jack, nulla è stato detto: appuntato ciò, appare chiaro che non si ha modo di vedere in scena sottotrame relative a personaggi secondari o approfondimenti di qualche tipo relativamente sia al passato di Jack, sia a quello della sua famiglia.
La deduzione più logica sarebbe quella per cui, trattandosi pur sempre di un pilot, gli sceneggiatori e la produzione abbiano deciso di lasciare almeno momentaneamente fuori dal focus narrativo ogni altro elemento per concentrarsi in modo completo sul giovane Jack. Continuando il parallelismo con Chilling Adventures Of Sabrina, prima menzionata, è corretto far notare che nel pilot di quella serie il focus era sì, ovviamente incentrato su Sabrina, ma anche i personaggi secondari (forse anche perché più importanti e più numerosi rispetto a quelli di The Order) ricevevano il giusto minutaggio per quantomeno non apparire dei puri e semplici soprammobili.
Un focus tanto completo su Jack non è però da vedersi solamente come punto negativo della storia dal momento che permette al pilot, di circa cinquanta minuti, di scorrere via senza troppi patemi d’animo riuscendo a presentare allo spettatore un grosso spaccato della vita (con il passaggio al college a fare da spartiacque) del protagonista e del suo calarsi nel nuovo contesto sociale di cui si ritrova non solo membro, ma anche adepto in un certo tal senso. A suo modo risulta comunque interessante la sequenza di prove a cui Jack si deve sottoporre per poter entrare a far parte della setta da lui tanto desiderata (e per la quale si preserva).
L’elemento soprannaturale, cardine dello show, risulta al momento solo parzialmente inserito all’interno della storia con dei rapidi, ma calibrati, momenti tra cui spicca in particolar modo il finale di puntata con l’animale/bestia evocato (ma celato dall’ombra della notte) da parte di Kyle. Valutando la nomenclatura degli episodi è prevedibile che la serie punti ad una certa proceduralità narrativa con una problematica di stampo supernatural (come per esempio la bestia) risolta a cavallo tra due episodi.
Tutti gli elementi caratteristici sono presenti: rapporto conflittuale con uno dei due genitori; un protagonista che riesce sempre e comunque a porsi al centro dell’attenzione; il consueto bullismo tipico dei college americani; il sentore di una love story che non tarderà troppo ad arrivare; un passato oscuro non solo del protagonista (Jack Morton interpretato da Jake Manley, già apparso in Project Blue Book). A tutti questi elementi vanno aggiunti quelli caratteristici della serie, utili a differenziarla dalle vagonate di teen drama che di questi tempi ammorbano i palinsesti televisivi (e anche, soprattutto, le piattaforme streaming): ecco quindi fare capolino tra gli elementi della serie un’oscura setta segreta ed un’abbondante dose di arti oscure.
Nonostante questi siano elementi, come detto, “tipici” di The Order, va anche puntualizzato che non sembrano esserci poi così tante differenze tra la setta e la fantomatica Chiesa della Notte di Sabrina. Insomma, la nuova moda è calare dei personaggi relativamente giovani in un contesto oscuro ed atto a corrompere le loro giovani anime. Buffy ha fatto scuola, anche se forse con un po’ di anni di troppo.
Il plot narrativo si circoscrive alla vita del giovane Jack Morton che, con una lettera che già avrebbe dovuto far destare qualche sospetto al protagonista, viene accettato alla Belgrave University dove conta di poter entrare a far parte dell’Ordine della Rosa Blu. C’è ben poco da aggiungere alla trama, almeno per quanto visto da questo pilot, dal momento che all’infuori del personaggio di Jack, nulla è stato detto: appuntato ciò, appare chiaro che non si ha modo di vedere in scena sottotrame relative a personaggi secondari o approfondimenti di qualche tipo relativamente sia al passato di Jack, sia a quello della sua famiglia.
La deduzione più logica sarebbe quella per cui, trattandosi pur sempre di un pilot, gli sceneggiatori e la produzione abbiano deciso di lasciare almeno momentaneamente fuori dal focus narrativo ogni altro elemento per concentrarsi in modo completo sul giovane Jack. Continuando il parallelismo con Chilling Adventures Of Sabrina, prima menzionata, è corretto far notare che nel pilot di quella serie il focus era sì, ovviamente incentrato su Sabrina, ma anche i personaggi secondari (forse anche perché più importanti e più numerosi rispetto a quelli di The Order) ricevevano il giusto minutaggio per quantomeno non apparire dei puri e semplici soprammobili.
Un focus tanto completo su Jack non è però da vedersi solamente come punto negativo della storia dal momento che permette al pilot, di circa cinquanta minuti, di scorrere via senza troppi patemi d’animo riuscendo a presentare allo spettatore un grosso spaccato della vita (con il passaggio al college a fare da spartiacque) del protagonista e del suo calarsi nel nuovo contesto sociale di cui si ritrova non solo membro, ma anche adepto in un certo tal senso. A suo modo risulta comunque interessante la sequenza di prove a cui Jack si deve sottoporre per poter entrare a far parte della setta da lui tanto desiderata (e per la quale si preserva).
L’elemento soprannaturale, cardine dello show, risulta al momento solo parzialmente inserito all’interno della storia con dei rapidi, ma calibrati, momenti tra cui spicca in particolar modo il finale di puntata con l’animale/bestia evocato (ma celato dall’ombra della notte) da parte di Kyle. Valutando la nomenclatura degli episodi è prevedibile che la serie punti ad una certa proceduralità narrativa con una problematica di stampo supernatural (come per esempio la bestia) risolta a cavallo tra due episodi.
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Ennesimo teen drama dalle tinte oscure e con un certo sentore di horror? Molto probabilmente sì, ma The Order ha dalla sua un forte focus relativamente al protagonista principale che potrebbe rivelarsi sia un’ottima scelta (se sapientemente posto al centro di ogni risvolto della storia), sia una pessima pensata (nel caso in cui The Order diventasse dipendente da Jack).
Tutto dipende dal livello dei prossimi episodi, ovviamente, ma le premesse non convincono troppo.
Tutto dipende dal livello dei prossimi episodi, ovviamente, ma le premesse non convincono troppo.
Hell Week, Part One 1×01 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.