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Ho iniziato
a vedere questo secondo episodio di “The Originals” non nel
migliore dei modi, vuoi perché per scaricarlo ho, di nuovo, dovuto
fare i salti mortali, vuoi perché ero arrabbiata con Julie Plec per
la delusione della 1×01.Quando io sono arrabbiata, difficilmente
sono generosa e tendo ad essere ancora più critica del normale. Di
solito,
a vedere questo secondo episodio di “The Originals” non nel
migliore dei modi, vuoi perché per scaricarlo ho, di nuovo, dovuto
fare i salti mortali, vuoi perché ero arrabbiata con Julie Plec per
la delusione della 1×01.Quando io sono arrabbiata, difficilmente
sono generosa e tendo ad essere ancora più critica del normale. Di
solito,
devo vedere un episodio più volte per raffreddare mente e
sangue a tal punto da essere il più oggettiva possibile, fermo
restando che una recensione resta pur sempre un qualcosa di
personale, per quanto noi recensori cerchiamo di rimanere freddi e
imparziali. Detto questo, voglio subito dire che ho iniziato a
perdonare la Plec, non dico che l’ho perdonata al 100%, ma siamo
sulla strada giusta perché il secondo episodio è stato
assolutamente migliore del primo e se “The Originals” continua a
migliorare, non vedo perché non dovrebbe avere successo: ha dei
buoni, anzi degli ottimi, personaggi (Klaus, Elijah e Rebekah) e la
trama che si sta iniziando a delineare sembra interessante. Certo, la
strada è ancora lunga ed è in salita, come per tutte le nuove serie
tv che devono conquistare il cuore del pubblico, ma se ci si rimbocca
le maniche, niente è impossibile.
sangue a tal punto da essere il più oggettiva possibile, fermo
restando che una recensione resta pur sempre un qualcosa di
personale, per quanto noi recensori cerchiamo di rimanere freddi e
imparziali. Detto questo, voglio subito dire che ho iniziato a
perdonare la Plec, non dico che l’ho perdonata al 100%, ma siamo
sulla strada giusta perché il secondo episodio è stato
assolutamente migliore del primo e se “The Originals” continua a
migliorare, non vedo perché non dovrebbe avere successo: ha dei
buoni, anzi degli ottimi, personaggi (Klaus, Elijah e Rebekah) e la
trama che si sta iniziando a delineare sembra interessante. Certo, la
strada è ancora lunga ed è in salita, come per tutte le nuove serie
tv che devono conquistare il cuore del pubblico, ma se ci si rimbocca
le maniche, niente è impossibile.
Tra le cose
che ho maggiormente apprezzato di quest’episodio sono stati i
flashback che ci hanno permesso di conoscere che tipo di legame c’era
tra Klaus e Marcel, e tra Rebekah e Marcel. Ci sono fin troppe cose
che non sappiamo della famiglia Mikaelson e i flashback sono un
ottimo modo per farci scoprire sempre più particolari.
che ho maggiormente apprezzato di quest’episodio sono stati i
flashback che ci hanno permesso di conoscere che tipo di legame c’era
tra Klaus e Marcel, e tra Rebekah e Marcel. Ci sono fin troppe cose
che non sappiamo della famiglia Mikaelson e i flashback sono un
ottimo modo per farci scoprire sempre più particolari.
Altra cosa
che ho apprezzato moltissimo è vedere Klaus che ammette a sé stesso
di tenere al bambino e lo fa vedere. Strabiliante, come sempre, la
perfomance di Joseph Morgan, che fa trasparire tutte le emozioni
provate da Klaus attraverso gli occhi, di un’espressività
invidiabile. Mi sono sentita sollevata quando ha rivelato a Rebekah
ed Hayley che lui ha davvero
un piano e sta facendo di tutto per portarlo a termine. Klaus ha
intenzione di fare le cose a modo suo, come ha sempre fatto.
Perfettamente “in character” e anche prevedibile. Imprevedibile,
invece, è stata la scelta di consegnare il corpo di Elijah a Marcel.
Non è esattamente da lui consegnare un membro della famiglia come
pegno, ci sarebbero stati sicuramente altri modi più in linea con il suo carattere per
guadagnarsi la fiducia di Marcel. Mi si potrebbe obbiettare che, essendo solo al secondo episodio della prima stagione, il carattere del personaggio è ancora tutto da scrivere. L’obiezione sarebbe accolta, se non fosse che “The Originals” è uno spin-off di “The Vampire Diaries” e, come ho già detto nella scorsa recensione, il pubblico di riferimento è lo stesso della serie madre, pubblico che sa bene cosa farebbe o non farebbe Klaus, per quanto possa essere imprevedibile. Insomma è stata una scelta un po’ azzardata, forse dettata dalla necessità di movimentare un po’ la situazione, facendoci assaggiare la pericolosità della piccola ma potente strega che sta dalla parte di Marcel, facendo però perdere un po’ di coerenza al
personaggio. Agli sceneggiatori, invece, va attribuita la responsabilità di quel ridicolo “little wolf”, che Klaus dice ad Hayley nell’unica scena che, finora, hanno dedicato ai futuri genitori. Non sta né in cielo e né in terra che Klaus possa dare questo genere di nomignoli, per di più a una quasi sconosciuta, poco importa che hanno fatto sesso. Potranno
sembrare dettagli trascurabili, ma quando si tratta di personaggi del
calibro dell’Original Hybrid non lo sono. Ciò nonostante, direi che
è bene accontentarsi, almeno per il momento, perché finora hanno
decisamente rispettato il personaggio, soprattutto per quanto riguarda il modus operandi da lui adottato per riprendersi il “trono”.
che ho apprezzato moltissimo è vedere Klaus che ammette a sé stesso
di tenere al bambino e lo fa vedere. Strabiliante, come sempre, la
perfomance di Joseph Morgan, che fa trasparire tutte le emozioni
provate da Klaus attraverso gli occhi, di un’espressività
invidiabile. Mi sono sentita sollevata quando ha rivelato a Rebekah
ed Hayley che lui ha davvero
un piano e sta facendo di tutto per portarlo a termine. Klaus ha
intenzione di fare le cose a modo suo, come ha sempre fatto.
Perfettamente “in character” e anche prevedibile. Imprevedibile,
invece, è stata la scelta di consegnare il corpo di Elijah a Marcel.
Non è esattamente da lui consegnare un membro della famiglia come
pegno, ci sarebbero stati sicuramente altri modi più in linea con il suo carattere per
guadagnarsi la fiducia di Marcel. Mi si potrebbe obbiettare che, essendo solo al secondo episodio della prima stagione, il carattere del personaggio è ancora tutto da scrivere. L’obiezione sarebbe accolta, se non fosse che “The Originals” è uno spin-off di “The Vampire Diaries” e, come ho già detto nella scorsa recensione, il pubblico di riferimento è lo stesso della serie madre, pubblico che sa bene cosa farebbe o non farebbe Klaus, per quanto possa essere imprevedibile. Insomma è stata una scelta un po’ azzardata, forse dettata dalla necessità di movimentare un po’ la situazione, facendoci assaggiare la pericolosità della piccola ma potente strega che sta dalla parte di Marcel, facendo però perdere un po’ di coerenza al
personaggio. Agli sceneggiatori, invece, va attribuita la responsabilità di quel ridicolo “little wolf”, che Klaus dice ad Hayley nell’unica scena che, finora, hanno dedicato ai futuri genitori. Non sta né in cielo e né in terra che Klaus possa dare questo genere di nomignoli, per di più a una quasi sconosciuta, poco importa che hanno fatto sesso. Potranno
sembrare dettagli trascurabili, ma quando si tratta di personaggi del
calibro dell’Original Hybrid non lo sono. Ciò nonostante, direi che
è bene accontentarsi, almeno per il momento, perché finora hanno
decisamente rispettato il personaggio, soprattutto per quanto riguarda il modus operandi da lui adottato per riprendersi il “trono”.
Hanno
fatto un buon lavoro anche con Hayley, personaggio indigesto alla
maggior parte dei fan di “The Vampire Diaries”. Impossibile non
mettersi nei suoi panni: la “lupacchiotta” si trova immischiata
in una situazione decisamente più grande di lei, con un bambino in
grembo e irreparabilmente coinvolta con la famiglia Originale e i
suoi perpetui drammi, perché, diciamocelo, se tra fratelli normali i
litigi portano a periodi di mutismo e sguardi rancorosi, quando si
tratta dei fratelli Mikaelson si finisce impalati in una bara. Hayley
di sicuro non voleva essere madre e, soprattutto, del figlio di
Klaus, ma si è resa conto di voler proteggere quel bambino e se
desideri proteggere qualcuno, vuol dire che ci tieni.
fatto un buon lavoro anche con Hayley, personaggio indigesto alla
maggior parte dei fan di “The Vampire Diaries”. Impossibile non
mettersi nei suoi panni: la “lupacchiotta” si trova immischiata
in una situazione decisamente più grande di lei, con un bambino in
grembo e irreparabilmente coinvolta con la famiglia Originale e i
suoi perpetui drammi, perché, diciamocelo, se tra fratelli normali i
litigi portano a periodi di mutismo e sguardi rancorosi, quando si
tratta dei fratelli Mikaelson si finisce impalati in una bara. Hayley
di sicuro non voleva essere madre e, soprattutto, del figlio di
Klaus, ma si è resa conto di voler proteggere quel bambino e se
desideri proteggere qualcuno, vuol dire che ci tieni.
Molto
toccanti anche le scene Rebekah/Klaus: il loro è un altro legame
talmente forte da essere indissolubile: nonostante Klaus l’abbia
impalata svariate volte, le abbia fatto fuori tutti i ragazzi da lei
amati e l’abbia ferita in ogni modo possibile, Rebekah non riesce ad
odiarlo a tal punto da abbandonarlo al suo destino. L’amore fraterno
che prova per lui glielo impedisce e ormai Barbie Klaus l’ha capito.
Rebekah combattiva e cazzuta ci è piaciuta, ma ci è piaciuta anche
la Rebekah protettiva nei confronti di Hayley e del bambino.
toccanti anche le scene Rebekah/Klaus: il loro è un altro legame
talmente forte da essere indissolubile: nonostante Klaus l’abbia
impalata svariate volte, le abbia fatto fuori tutti i ragazzi da lei
amati e l’abbia ferita in ogni modo possibile, Rebekah non riesce ad
odiarlo a tal punto da abbandonarlo al suo destino. L’amore fraterno
che prova per lui glielo impedisce e ormai Barbie Klaus l’ha capito.
Rebekah combattiva e cazzuta ci è piaciuta, ma ci è piaciuta anche
la Rebekah protettiva nei confronti di Hayley e del bambino.
PRO:
-
Flashback
su Klaus, Rebekah e Marcel -
Il
piano di Klaus -
Joseph
Morgan
CONTRO:
-
“Little
wolf” -
Il
corpo di Elijah consegnato a Marcel. Scelta davvero fuori dal
personaggio
Indubbiamente
è stato un episodio migliore del precedente, ma si è lontano
dall’eccellenza che ci si aspetta da un telefilm incentrato sui
vampiri Originari. Comunque non ci sono motivi per temere il peggio,
piuttosto ce ne sono molti per aspettarsi di meglio. Julie, we are
watching you.
è stato un episodio migliore del precedente, ma si è lontano
dall’eccellenza che ci si aspetta da un telefilm incentrato sui
vampiri Originari. Comunque non ci sono motivi per temere il peggio,
piuttosto ce ne sono molti per aspettarsi di meglio. Julie, we are
watching you.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.