The Originals 1×05 – Sinner And SaintsTEMPO DI LETTURA 5 min

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Quest’episodio mi ha letteralmente lasciata senza parole. Sono svariati minuti che osservo la pagina bianca senza sapere da dove cominciare questa recensione, perché è davvero difficile scrivere qualcosa quando l’unica parola che ti rimbalza in testa in continuazione è “OMG”.
Questa puntata segna lo stravolgimento totale
della situazione, o meglio, della vera natura dei personaggi. Scoprire che il vero scopo di Sophie non è avere il potere, ma tagliare la gola a Davina per far resuscitare la nipote e le altre due ragazze sacrificate per il Raccolto è stato un vero e proprio shock. In realtà tutto il rituale del Raccolto è stato uno shock. E dire che credevo che le streghe non sorpassassero certi limiti… Mi sono sbagliata, e di grosso pure! Insomma… non c’è molta differenza tra il sacrificio compiuto da Klaus per spezzare la maledizione che inibiva il suo lato “lupesco”, e il sacrificio di quattro sedicenni compiuto dalle streghe per ottenere più potere, anzi il loro è stato anche più brutale, visto che prevedeva lo sgozzamento, manco fossero maiali. Il fatto che il rituale, in teoria, preveda la resurrezione delle fanciulle sacrificate conta poco. In primo luogo, perché non si può avere la certezza assoluta che sia così, e poi perché la violenza di tale rito è assurda e, ammesso e non concesso che effettivamente le quattro vittime sacrificali tornino in vita, chi ci dice che lo facciano completamente incolumi? Il risvolto che ha preso tutta la situazione, per quanto terrificante, è apprezzabile. Di sicuro ci fa vedere le streghe sotto un’ottica completamente nuova e opposta: passano da vittime a carnefici, per dirla in parole povere.
Ora finalmente sappiamo perché Davina è così potente e, soprattutto, perché è così legata a Marcel. Avevo assolutamente mal interpretato ogni cosa riguardante il loro legame, pensando che il vampiro avesse in qualche modo manipolato Davina, approfittando della sua giovane età, invece le cose sono andate in modo completamente diverso. La streghetta, in qualche modo, rappresenta l’umanità presente in Marcel, che ha salvato la ragazza dal massacro e da allora l’ha protetta.  Un po’ come fece Klaus con lui. Insomma, questo ci fa vedere l’ex protetto di Klaus sotto una luce diversa, almeno non ci appare solo come uno stronzetto arrogante. Certo, avere Davina dalla sua ha permesso a Marcel di controllare le streghe, consolidando il suo potere in città, di certo non agisce solo per bontà d’animo, ma anche per tornaconto personale; ciò nonostante non si può dire che non nutra dell’affetto sincero per la ragazza. I cosiddetti “bad guys” sono sempre più interessanti degli “eroi buoni” proprio per l’ambiguità del loro carattere: possono sembrare mostri spietati, ma dentro di loro c’è ancora qualche spiraglio di luce, che lasciano uscire in determinate situazioni. Certo, Marcel non si avvicina nemmeno lontanamente alla complessità del personaggio di Klaus, ma adesso ha acquistato ai nostri occhi la profondità necessaria a non renderlo del tutto indifferente.
Altro punto (molto) forte dell’episodio riguarda l’elegante e onorevole (e fighissimo) Elijah. Ci era mancato ed era proprio giunta l’ora che uscisse da quella maledetta bara e si mettesse all’opera! Se c’era qualcuno che poteva guadagnarsi la fiducia di Davina, quello era proprio lui. Penso che, anche non conoscendolo personalmente, chiunque tenderebbe a fidarsi di lui. C’è qualcosa nel suo aspetto, nel suo modo di muoversi, parlare e comportarsi che ispira fiducia e rispetto. Quello che la ragazza racconta ad Elijah, oltre a farci vedere un lato nuovo e sconosciuto delle Streghe e di Marcel, ci fa conoscere anche la vera natura di Davina, dando al personaggio un background necessario per immedesimarsi con lei. E’ impossibile non provare empatia nei confronti della fin troppo giovane strega e finalmente capiamo perché odi così tanto le sue simili, che l’hanno ingannata e tradita per farla partecipare al massacro rituale del Raccolto. Fa anche tenerezza sentirla dire di volere una vita normale, aggiungendo un tocco di realismo (per quanto realista possa essere una serie tv che parla di streghe, vampiri e ibridi): Davina ha sedici anni, è in piena adolescenza e vorrebbe preoccuparsi di cose come i ragazzi o le amiche, non di come controllare la magia. E’ una responsabilità fin troppo grande per una ragazzina.
Questo quinto episodio è stato davvero pazzesco sotto ogni punto di vista. Innanzitutto per via di Elijah, che è riuscito dove suo fratello ha fallito, guadagnandosi la fiducia di Davina. (E poi, diciamocelo, è impossibile non apprezzare Elijah con la camicia un po’ più casual…), e poi per il completo stravolgimento della “posizione” delle streghe è stato un vero shock, considerando che non le ritenevo capaci di tanta brutalità. A questo punto non posso fare a meno di domandarmi come si muoverà l’Original Family a fronte delle recenti scoperte: Elijah ha fatto un patto con Davina, ma anche con Sophie, che ha legato la sua vita a quella di Hayley. Cosa decideranno di fare? Speriamo che sia Elijah a guidare l’azione, siamo stati in astinenza da Elijah per ben quattro episodi e bisogna “pareggiare i conti”!
PRO:

  • La storia di Davina: ora la ragazza ha finalmente un passato
  • Completo stravolgimento della natura delle streghe
  • In Elijah we trust
  • Il lato “umano” di Marcel
    CONTRO:
    • Niente

    Mai mi sarei aspettata di giudicare perfetto un episodio di “The Originals” così presto, ma, come si dice, “mai dire mai”. Anche sforzandomi a trovare un difetto, non l’ho trovato. TO sta dando prova di essere uno spin off “con le palle” e, pensando a come sta andando la serie madre, credo di poter tranquillamente affermare che, al momento, ha molto più potenziale di The Vampire Diaries. 

    VOTO EMMY 

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