The Shrink Next Door 1×02 – The CeremonyTEMPO DI LETTURA 3 min

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The-Shrink-Next-Door-1x02“Can I have everyone gather around? Now. Please? It is my job to guide you, my coworkers, towards successful outcomes with workplace objectives. To that end, these are ground rules I’m putting in place that will help the entire team perform at optimum…Performance.
Work begins at 9:00 a.m. sharp. No more congregating around the copier machine to talk about what happened on Falcon Crest. Uh, lunch is 36 minutes. Sorry, 30 minutes. Uh, lunch is 36 minutes. Sorry, 30 minutes. My, uh… My zero, uh, looks like a six. So I… I misread that.”

Dopo un primo episodio dedicato alla vita attuale di Marty e alle diatribe di viaggio con Deborah abilmente risolte dal dottor Herschkopf, “The Ceremony” cerca di addentrarsi nel sottile rapporto di forza che si sta lentamente costruendo tra Marty ed Isaac. Lo strizzacervelli sembra infatti cercare di dominare l’incauta e timorosa figura di Marty eliminando, in primis, un possibile ostacolo: Phyllis.

IL SECONDO BAR MITZVAH


Durante la seduta viene affrontata la tematica del distacco e della perdita del padre che fa riaffiorare ricordi e tristezza in Marty, subito dissipate dal ricordo della sorella che gli è stata accanto esattamente come al suo bar mitzvah. Proprio da questi accenni di passato, Isaac sembra concentrarsi sulla figura di Phyllis tanto che, una volta informato da parte del suo rabbino che la donna sta chiedendo informazioni su di lui, si lascia andare ad un vero e proprio attacco verbale nei confronti di Marty. Introverso, timido e restio a condividere la sua vita con gli altri, Marty accusa il colpo e per preservare l’amicizia di Isaac volta le spalle alla famiglia preferendo organizzare un bar mitzvah con degli sconosciuti totali piuttosto di festeggiare il proprio compleanno tra le mura domestiche. Una scelta che avrà sicuramente dei risvolti e che potrebbe condurre Phyllis e Marty in un allontanamento totalmente controproducente per quest’ultimo, il più vulnerabile dei Markowitz.

“I… I… I’m trying to lay down the ground rules. With the most important one being…The most important one being, at work, we…We…At work, we work. Okay. So that means no personal conversations. And no chitchatting on the phone.”

LA RIUNIONE DI LAVORO


Altro fattore di collisione tra i due fratelli è sicuramente la riunione di lavoro con cui Marty ufficializza alcune ferree regole lavorative. Nonostante le richieste siano più che comprensibili, infatti nessuno sembra questionare in merito, l’atteggiamento scontroso e scorbutico di Marty nei confronti di Phyllis lascia esterrefatti considerato il forte legame tra i due. Marty vede nel modo di fare della sorella una non considerazione del suo ruolo di “capo” quindi cerca con un maldestro tentativo di richiamarla di fronte a tutto il resto dell’azienda con un risultato a dir poco scarso e che suscita un certo imbarazzo nello spettatore occupato nella visione.
Altro elemento che fa storcere il naso è l’utilizzo di numerose soundtrack e musiche che richiamano comedy e sitcom quasi si tentasse di alleggerire la narrazione non con sketch ma con il solo mezzo musicale. Superfluo sottolineare il pessimo risultato della scelta intrapresa dalla produzione da questo punto di vista.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Will Ferrell e Paul Rudd
  • Il legame tra Phyllis e Marty
  • L’allontanamento tra fratello e sorella a causa dell’intromissione dello strizzacervelli
  • La riunione di lavoro ed il tentativo di imporsi di Marty
  • Alcune sequenze per creare una risata nello spettatore finiscono per sollevare un certo imbarazzo
  • Il cambiamento di atteggiamento di Isaac è repentino, ma non completamente giustificato durante la visione

 

Nel complesso “The Ceremony” getta le basi per quello che sarà il rapporto di forza che si instaurerà tra Marty ed Isaac, non disdegnando un certo approfondimento sul background del personaggio principale. Il minutaggio, ancora una volta ridotto, semplifica la visione che tuttavia in certi passaggi risulta complessa più per l’imbarazzo suscitato da alcune sequenze che da altro.
C’è margine di miglioramento, questo è sicuro, ma Will Ferrell e Paul Rudd salvano la situazione con estrema facilità.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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