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“Mentre guardava il suo dolce bambino dormire Harry capì inoltre che avrebbe fatto qualunque cosa fosse in suo potere per proteggerlo e combattere per lui. Fino al suo ultimo respiro.”
Se siete appassionati di serie tv psicologiche e che tendono ad enfatizzare ed analizzare ogni aspetto di ogni singolo personaggio introdotto all’interno della trama, allora The Slap è la serie che fa per voi: con una trama semplice e quasi banale (come si era detto nella scorsa recensione, specificatamente riguardo il motore stesso della vicenda), ogni puntata ha come centro il personaggio dal quale trae il titolo e su questo si sofferma maggiormente permettendo allo spettatore di entrare quasi in contatto con lo stesso. Lasciatici alle spalle Hector ed i suoi problemi familiari, questa volta potremo conoscere più da vicino colui da cui tutto è partito: Harry.
È obbligatorio, prima di iniziare qualsiasi discorso riguardante il personaggio, sottolineare come la recitazione di Zachary Quinto sia superlativa: da un personaggio che poteva dire tutto come dire niente, riesce a tirar fuori e ad esternare ogni tipo di emozione, quasi permettendo allo spettatore di poter vivere sulla propria pelle ogni istante in cui esso compare. Dalla rabbia scaturita improvvisamente a casa dei genitori di Hugo (il bambino “schiaffeggiato”), al forte sentimento di protezione che Harry dimostra nei confronti del figlio.
Harry non sarà sicuramente il miglior padre, né marito sul pianeta, ma la cosa a cui tiene maggiormente a quanto sembra è la protezione e la salvaguardia della sua famiglia (inteso, nel caso specifico, relativamente a moglie e figlio). È un sentimento che viene più volte utilizzato in serie tv (Breaking Bad, The Shield e altre), quello del buon padre di famiglia pronto a tutto per la protezione della stessa, quindi può risultare quasi un cliché pur essendo presentato in maniera leggermente diversa dai casi precedentemente citati.
Questa serie sembra basarsi molto sul Butterfly Effect: spiegato brevemente, “piccole variazioni nelle condizioni iniziali producono grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema“, che viene appunto identificato con la frase “il minimo battito d’ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall’altra parte del Mondo“. Cosa ha a che fare questa massima della Teoria del Caos con The Slap? Riflettete riguardo lo schiaffo dato ad Hugo da parte di Harry, il tutto ha scatenato un vero e proprio uragano di emozioni, scambi di parole in tono acceso e all’arresto di Harry. L’uomo è stato però immediatamente scagionato, dopo aver pagato la cauzione e a lui ora rimane il pallino del gioco: sembra infatti deciso a vendicarsi nei confronti di Rosie e Gary. In che misura? Dalle parole e dall’animo tremendamente irascibile sicuramente non si tratterà di qualcosa di poco conto, ma saranno le prossime puntate a rivelare l’entità della portata del suo atto di ritorsione.
La puntata è risultata molto più accattivante e profonda del pilot, ciò anche perché la prima puntata serviva da introduzione alla serie e come un fiume doveva sfociare nello schiaffo dal quale poi sarebbe partita e iniziata l’intera “tragedia” (e date le premesse, una tale supposizione potrebbe anche avverarsi).
La voce narrante, in questo episodio, è parsa meno fuori contesto e più utile per chiarire i fatti narrati. Ad un orecchio più attento, e ci scusiamo per non averlo notato nella scorsa puntata, la voce narrante sembra riprendere per inciso pezzi citati dal libro dal quale la serie è tratta (The Slap, Christos Tsiolkas), il che raggiunge il culmine della bellezza scenica con il finale di puntata con il primo piano del perfetto Zachary Quinto.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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La prossima sarà la puntata incentrata su Anouk (Uma Thurman). Ci saranno nuove sorprese? Verranno scossi ancora gli animi o si cercherà di placare la voglia di vendetta di Harry?
Hector 1×01 | 5.13 milioni – 1.1 rating |
Harry 1×02 | 3.96 milioni – 0.8 rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.