True Blood 6×05 – Fuck The Pain AwayTEMPO DI LETTURA 3 min

/
0
(0)
“True Blood” è tornato. 
Si amici, con questo episodio posso dire con certezza che il
serial cha ha condito le nostre giornate estive, che ha dissetato i
nostri poveri corpi sudati è nuovamente tra noi. Non è stato un
caso dunque, le scorse puntate non erano un miraggio: “Fuck the
Pain Away” è la miscela perfetta di quello che abbiamo sempre
amato nel corso delle stagioni e

conferma l’annata positiva del
telefilm.
Come già accennato nella scorsa recensione, Jason è
ancora alle prese con il suo elemento preferito: il sesso, in chiave
ironica, spassosa e dolcemente ingenua. La scena con Sarah ci riporta
ai fasti del giovane Stackhouse, personaggio davvero delizioso che
tutti abbiamo imparato ad amare.
La leggerezza e non la
superficialità, con cui ci vengono raccontate le storie è perfetta:
il pregio più grande fino ad ora è la chiarezza e velocità con cui
si snodano le vicende, anche se assurde.
Non sono più faticose e
complicate ma fluide, si connettono tra loro convergendo sempre più
verso l’unica trama principale e il tutto funziona alla grande: basti
pensare all’appiglio trovato dagli sceneggiatori per unire la vicenda
di Sookie-Warlow a quella di Bill, quindi alla storyline-centro della
stagione: si scopre che il vampiro-fata è progenie diretta di
Lilith, creato per salvare la razza vampira, Bill lo richiama proprio
per questo scopo e in pochi minuti ecco che con un bell’espediente
anche Sookie entra nel vivo del racconto.
Ma non finisce qui:
Lafayette (finalmente!) viene coinvolto nella vicenda, non più
relegato ad aiutante di Sam; la biondina gli chiede di fare da
tramite tra lei e i suoi genitori defunti per capire se ciò che
Warlow le ha confessato sia vero. Scopriamo che l’ha sempre amata,
che voleva renderla sua regina ma i signori Stackhouse contrari e
spaventati, hanno pensato bene di rifiutare l’offerta e uccidere la
piccola “per il suo bene”. WTF???????
Cosa accadrà adesso?
Da quanto tempo non esultavamo davanti a tanti colpi di
scena?
Prosegue vertiginosamente anche la storia all’interno del
campo simil-nazista: per salvare Pam, Eric e Tara si consegnano alla
LAVFT, qui troviamo anche Jessica che, andando da Jason piena di
sensi di colpa a causa della morte delle fatine, viene fatta
arrestare dalla ex signora Newlin.
Al campo vediamo Willa,
personalmente accompagnata dal Governatore e assistiamo ad una delle
scene più belle dell’intero episodio: nelle precedenti puntate con
piccoli particolari il rapporto tra Eric e Pam è stato reso sempre
più complicato e difficile, la tensione è salita man mano ed ha
preparato perfettamente il momento in cui i due si ritrovano uno
contro l’altro nell’arena sotto gli occhi di Burrel. Stupendo il
monologo di Pam sul dolore (dalla prima puntata in cui la vampira è apparsa
sullo schermo è sempre stata una spanna sopra la media),  una riflessione che non è fuori posto,
anzi, ricalca ancora di più la forza metaforica di “True
Blood”.
La puntata termina con un interessante cliffhanger e con
la decisione di Jason di arruolarsi nella squadra anti-vampiri per
salvare la sua rossa preferita: sono convinta che ci sarà da
sorprendersi e divertirsi.
C’è ancora qualche difetto, ad
esempio: perchè esiste ancora il branco di mannari capitanato da
Alcide? Sam deve per forza essere così noioso?
Salvo solo Terry
e Arlene perchè per quanto ancora non si capisca dove si voglia
andare a parare, sono sempre tanto carini.

PRO:

  • Tantissimi colpi di scena e una bella trama principale
  • Jason, Jason e ancora
    Jason!
  • Lafayette torna nel posto
    che gli compete
  • Eric e Pam in forma smagliante
CONTRO:
  • La pesantezza e lentezza di tutto ciò che riguarda Alcide,
    lupacchiotti e Sam Merlotte.

Torniamo a ripetere enormi
WTF???? ma positivi e divertenti: le vicende sono appassionanti, la riflessione è stimolante e “True Blood” è ancora
tra noi sfiorando la perfezione.

VOTO EMMY

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

Precedente

Under The Dome 1×04 – Outbreak

Prossima

Pretty Little Liars 4×06 – Under The Gun